Pietro Simonetti, rappresentante del Tavono Nazionale Anticaporalato al Ministero Lavoro: “Lotta al caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura:incontro operativopresso l’OIL, agenzia dell’ONU, sul Piano Nazionale Anticaporalato. L’attuazione dei progetti finanziati in Basilicata”.
Questa mattina nella sede di Roma della Organizzazione Internazionale del Lavoro, agenzia dell’Onu, che supporta il Tavolo Anticaporalato del Ministero del Lavoro ed il relativo Piano Triennale, sono state discusse le modalità di governo per l’attività di attuazione dei progetti finanziati, circa 80 milioni di fondi Ue oltre a quelli del Pon legalità, che riguardano in particolare il Sud. Per la Basilicata oltre 16 milioni sono stati approvati anche per interventi di inclusione di migranti, l’occupazione di giovani lucani e il recupero di beni demaniali.
Abbiamo segnalato che, al termine della campagna del pomodoro nell’area del Bradano, nel dormitorio di Palazzo sono stati ospitati 280 migranti stagionali.Gli stessi hanno usufruito dei servizi di accoglienza, del Centro dell’impiego, assistenza socio sanitaria, attività ulturali previsti anche dal progetto Passim della Prefettura di Potenza.
In particolare circa 8000 passaggi sono stati effettuati dal centro e ritorno e per il Paede, nel periodo di accoglienza del trasporto con navette anche su prenotazione dei datori di lavoro. Tutti lavoratori sottratti a caporali con le modalità fissate nel piano nazionale.
In questi giorni si tratta di concretizzare l’intervento post Fellandina per dare un tetto e servizi agli stagionali dell’area Metapontina. L’incontro di domani presso la Prefettura di Matera dovrà fare il punto sull’attuazione del progetto di inclusione finanziato con circa 700 mila euro, utilizzato in parte per il Bradano e non ancora per il Metapontino nonostante gli impegni assunti nell’ultima riunione del Tavolo regionale. Le risorse ci sono:non ci sono alibi, forse manca la voglia di procedere anche a livello della dirigenza amministrativa. Un altro importante incontro e’previsto per il 15 novembre, quando si farà il punto sull’attuazione dei Progetti Pon Legalità, oltre 8 milioni previsti e garantiti dal Ministero dell’Interno sulla base della convenzione con la Regione del 2016 per il Centro di Scanzano, i lavori sono in corso e per quello di Palazzo attualmentebloccato dal Comune. L’attuale dormitorio doveva essere superato dal 2018 per ottenere servizi e accoglienza non di emergenza. Perseverare sui rinvii, in presenza di risorse e progetti e risorse, significa concretamente sostenere i ghetti, l’uso di ruderi e quindi il caporalato.
Lo smantellamento della rete di caporalato nell’area del Bradano, recentemente effettuato dalle forze dell’ordine e dalla Magistratura, deve trovare alternative strutturali che possono essere attuate con le misure inserite anche nel Piano Nazionale.