Bari – Lotta al lavoro sommerso. Questo il fermo proposito del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, con l’assessore al Lavoro Leo Caroli firmatario di un protocollo d’intesa dedicato alla materia, e redatto proprio durante questi primi giorni d’agosto.
Un’emergenza, quella del lavoro nero, molto avvertita dal governatore pugliese, sia sul piano personale che su quello ideologico.
L’importante atto è stato siglato presso la Prefettura di Bari, al cospetto del viceministro agli Interni Filippo Bubbico, ed ha avuto come oggetto specificato quello della “costituzione di rapporti di collaborazione interistituzionale contro l’illegalità e il lavoro sommerso”
“Voglio ringraziare” – ha dichiarato il Presidente Vendola – “il viceministro Bubbico che, con la sua presenza, dà un tono di solennità e dichiara la vicinanza del governo nazionale.
Variamo una forte sinergia tra le diverse istituzioni, lo Stato e la Regione, per iniziare un corpo a corpo contro un fenomeno, quello del lavoro nero, troppe volte giustificato da chi viola le norme del diritto del lavoro”.
Ed inevitabile l’affondo verso coloro che, storicamente, si fanno mediatori dello sfruttamento delle masse lavoratrici più inermi: “qui in Puglia abbiamo visto episodi di riduzione in schiavitù di extracomunitari impegnati nella raccolta di angurie e pomodori in un quadro di barbarie medievale. Il caporalato non può essere sottovalutato, come capitò anni fa al contrabbando di sigarette: è un fenomeno che consolida le mafie. I caporali sono forze a disposizione delle mafie. Diventa schiavitù e mafia quando al bracciante, invece di pagare un pugno di riso, gli si mostra il revolver per non pagarlo”.
E conclude: “chi fa il caporale svolge concorrenza sleale contro chi è in regola. E formiamo una task force che significa mettere in circolazione le informazioni per rendere univoca e intelligente la repressione. Non vogliamo più la vergogna della lesione di diritti fondamentali nel nostro territorio”.
L’assessore al Lavoro Leo Caroli ha assicurato che presto partiranno i controlli anche tra le imprese del salotto della Murgia.
Roberto Berloco