Garantita anche per il 2013 la prosecuzione delle attività dei lavoratori socialmente utili impegnati negli enti pubblici (Comuni, Aree programma, ecc…). La Giunta regionale, ha infatti approvato, su proposta dell’assessore alla Formazione, Vincenzo Viti, il provvedimento in cui si stabiliscono le misure di incentivazione. La copertura finanziaria per il prosieguo delle attività è di 1 milione e 600 mila euro. Agli enti utilizzatori che nel periodo compreso dal 1 gennaio al 31 dicembre 2013 impiegheranno lavoratori socialmente utili destinatari di piani di stabilizzazione a carico del Fondo Nazionale per l’Occupazione sarà corrisposto un contributo del 100 per cento, ossia di 572 euro mensili per ciascun lavoratore.
E’ del 75 per cento, invece, il contributo corrisposto sia per gli enti che, nello stesso periodo, consentiranno la prosecuzione delle attività socialmente utili di soggetti destinatari di piani di stabilizzazione a proprio carico e sia per quelli che impiegheranno soggetti che, pur avendo perso lo status di lavoratori a carico del Fondo a causa dell’interruzione delle attività, sono stati successivamente recuperati in virtù della legge regionale n. 2 del 19 gennaio 2005. In questo ultimo caso, il contributo sarà riconosciuto per il periodo successivo alla scadenza della mobilità o di disoccupazione speciale edile.
E’ del 90 per cento, inoltre, il contributo per quei comuni con popolazione inferiore ai 3000 abitanti. Lo stesso è riconosciuto per gli Lsu trasferiti dalle Comunità Montane ai Comuni con popolazione superiore ai 3000 abitanti. Stessa percentuale è corrisposta ai Comuni con popolazione superiore ai 3000 abitanti che, nel periodo di riferimento del provvedimento, attestano lo stato di dissesto finanziario o che presentano una condizione di squilibrio di bilancio, certificato con l’ultimo rendiconto della gestione, superiore a un milione di euro.