La Total ha presentato in mattinata a Matera nella sala conferenze di Palazzo Viceconte l’esperienza di Lucanica: una riflessione sulle strategie di export delle piccole e medie imprese agroalimentari. L’incontro è stato promosso in collaborazione con Unioncamere Basilicata, Confapi e Confindustria Basilicata con la partecipazione di esperti in materia e la testimonianza delle aziende che hanno partecipato al progetto, in una tavola rotonda condotta da Luca Orlando, giornalista de Il Sole 24 Ore.
Lucanica è un progetto di sviluppo sostenibile con cui Total E&P Italia ha supportato aziende agroalimentari lucane in un proficuo percorso di internazionalizzazione, ma anche proporre una riflessione più generale sulle strategie e gli strumenti per l’internazionalizzazione delle PMI.
Lucanica si inserisce nell’ambito della politica di Sviluppo Sostenibile che Total E&P Italia persegue in Basilicata, dove è impegnata nello sviluppo di Tempa Rossa, uno dei progetti on shore del settore petrolifero tra i più importanti d’Europa. E nell’ambito delle azioni che sostanziano la sua politica attenta al rispetto dei territori e delle comunità locali, Total E&P Italia dedica una particolare attenzione al supporto alle PMI, con la programmazione di attività che volte al sostegno dell’export.
Nel 2012 ha preso dunque il via Lucanica, progetto focalizzato sul settore agroalimentare, realizzato in collaborazione con le Associazioni di categoria degli imprenditori della Basilicata (Confindustria Basilicata e Confapi) e con Unioncamere. Il progetto ha avuto l’obiettivo di supportare imprese produttrici di specialità tipiche lucane ad affrontare le sfide e le complessità dell’internazionalizzazione e ha portato diverse di esse ad effettuare missioni di export in Germania e ad avviare contatti con buyer esteri, a dimostrazione della validità dell’iniziativa e della capacità delle aziende di collocare i propri prodotti anche sui mercati esteri.
“Abbiamo scelto il settore agroalimentare poiché rappresenta una risorsa tradizionale della regione, di cui sono espressione le diverse eccellenze enogastronomiche oggi presenti, e perché crediamo che questo settore possa promuovere e veicolare positivamente l’immagine del territorio lucano all’estero” – spiega Nathalie Limet, Amministratore Delegato di Total E&P Italia. “Gli obiettivi del progetto, definiti in armonia con le Associazioni di categoria – alle quali va il ringraziamento per la proficua collaborazione – consistevano nell’offrire un supporto specializzato, utile al posizionamento delle aziende lucane sui mercati esteri ed a stimolare l’aggregazione fra le PMI. Le aziende hanno manifestato grande interesse a intraprendere con noi questo percorso e si sono rese protagoniste di un positivo processo di crescita e sviluppo” – continua Nathalie Limet, Amministratore Delegato di Total E&P Italia.
Il progetto si è sviluppato in più fasi progressive:
– La scelta del Paese “di destinazione”, selezionato in base a dove vi fosse un maggiore potenziale di successo dei prodotti lucani. La selezione, che ha visto la scelta della Germania, è avvenuta attraverso uno screening preventivo sul potenziale di diversi Paesi in termini di attrattività del Made In Italy, crescita del settore agroalimentare, struttura della vendita al dettaglio dei generi alimentari.
– La selezione, all’interno di un panel di 30 aziende proposte da Confindustria e API Basilicata, delle 15 aziende con maggiori potenzialità in termini di sviluppo dell’export. La selezione è avvenuta attraverso diversi parametri tra cui la struttura dell’azienda, i prodotti e i processi produttivi, le capacità e le competenze informatiche (IT).
– Un seminario di training sul processo di internazionalizzazione per fornire alle aziende selezionate le conoscenze necessarie per partecipare al progetto. La formazione ha visto una fase teorica generica su argomenti chiave per l’internazionalizzazione (es. legislazione, contratti, pagamenti, trasporti, marketing, vendite.) e un focus specifico sulla Germania, con analisi specifiche al fine di evidenziare le principali caratteristiche del Paese, con particolare riferimento al settore agro-alimentare.
– La realizzazione di 2 missioni in Germania, una nel novembre 2012 (Dusseldorf e Berlino) e una nel luglio 2013 (Monaco e Francoforte), con l’organizzazione e realizzazione di 165 meeting B2B delle diverse aziende lucane con buyers tedeschi. Per le missioni è stato inoltre realizzato un kit di comunicazione ad hoc (brand design, brochure, materiali promozionali)
– Un fase di follow up in cui per 6 mesi Total ha continuato a fornire supporto alle aziende in termini di consulenza di supporto linguistico, informazioni commerciali sulle controparti, management commerciale.
Ritenendo poi strategica l’aggregazione fra le PMI al fine di contenere gli investimenti e gli sforzi necessari all’internazionalizzazione, sempre con la consulenza e il supporto di Total E&P Italia le aziende sono state incoraggiate a creare un network. Questo ha dato vita ad un’A.T.I. tra 5 delle PMI partecipanti a LUCANICA, che si sono messe insieme in un progetto di posizionamento dei loro prodotti in Germania, Canada e Cina.
Per Paride Leone, Sales Manager delle Cantine “Terra dei Re” di Rionero In Vulture (PZ) “Il supporto di Total E&P Italia, la parte formativa e organizzativa, tutto ha contribuito alla messa in campo di un progetto di internazionalizzazione valido da cui abbiamo tratto benefici. Potrei riassumerli con l’acquisizione e scambio di esperienze con i colleghi dell’agroalimentare lucano, con cui a seguito dell’azione di internazionalizzazione abbiamo stretto rapporti di collaborazione concreta. Dal punto di vista del business sono in corso trattative con buyer e importatori, i segnali sono positivi. Il contributo di Total è stato determinante: avere al proprio fianco persone altamente qualificate e professionalmente molto preparate favorisce la crescita non solo dal punto di vista strettamente economico ma soprattutto della professionalità”.
Il progetto di supporto di Total E&P Italia giungerà a conclusione verso la metà del 2014, quando diverrà operativo anche il sito internet Lucanica, ad oggi in fase di realizzazione.
Ma per Lucanica non si tratterà di una fine, ma di un nuovo inizio, come spiega Luisa Tammone, Responsabile Commerciale del “Forno delle Sorelle Palese” di Potenza: “Quello che Total ha fatto con questo progetto è da prendere ad esempio, poiché ci ha dato la possibilità di conoscerci, confrontarci e collaborare, superando anche gli individualismi di noi aziende che spesso si traducono in limiti difficili da superare da sole. Con la creazione del sito web Total conclude il suo progetto. Per Lucanica non deve essere che un inizio. E abbiamo bisogno che si lavori con la stessa sinergia, come Total ci ha insegnato, avvalendoci di supporti professionali specializzati, di metodologia puntuale rispetto al settore di intervento, le dimensioni delle aziende e il canale di distribuzione più adatto per il quale noi aziende possiamo garantire volumi di produzione e assistenza post vendita. Il collante però deve essere il Nostro splendido territorio. Ognuno di noi dovrà metter il proprio sapere e la propria volontà in Lucanica, coscienti che nessuno ci terrà ad esso più di chi ne farà parte. Oggi si parla tanto di rete ed è ora che cominciamo a relazionarci perseguendo un primo grande obiettivo che è quello di valorizzare la nostra terra in cui si celano le nostre creazioni, uniche nel mondo, al fine di curare e amare la Basilicata e di non abbandonarla più”.
L’importanza di fare rete, l’aggregazione di imprese, gli strumenti più efficaci per l’internazionalizzazione sono i temi affrontati anche nella seconda sessione del workshop, con una tavola rotonda alla quale partecipano esperti di economia internazionale e internazionalizzazione delle imprese.
Ne parlano infatti: Roberto Lovato, Dirigente Ufficio Agroalimentari e Vini dell’Agenzia ICE; Giovanni Ajassa, Responsabile del Servizio Studi BNL – Gruppo BNP Paribas; Pasquale Lamorte, Presidente Unioncamere Basilicata; Monia Monti, Marketing Manager Cooperativa “La Guardiense”.
PMI CHE HANNO PARTECIPATO A LUCANICA
Bontà Lucane
Cantina Terra Dei Re
Frantoio Oleario Pace
Forno delle Sorelle Palese
Italmiko
Olearia Lallo
Oleifici Fratelli Masturzo
Oroverde Lucano
Paternoster
P.A.C. – Pastificio Carbone
Salumificio della Lucania
Società Agricola Masseria del Mezzano
Società Agricola Taverna
Soc. Coop Agricola Agriter
Vigne del Vulture
Nicola Benedetto su iniziativa Lucanica. Export agroalimentare lucano: “Non è più tempo di iniziative estemporanee scollegate con i soggetti istituzionali e il mondo agricolo”.
“Come testimoniano gli imprenditori agricoli lucani della Coldiretti che hanno partecipato al presidio al valico del Brennero per difendere l’agroalimentare italiano dalle contraffazioni ed aiutare, in concreto, produttori e pmi di trasformazione e commercializzazione a reggere crisi e competizione di mercati interni ed internazionali, non è più tempo di iniziative estemporanee, tanto più se scollegate con i soggetti istituzionali e sociali che si occupano di agro-alimentare. E’ il caso dell’incontro promosso oggi a Matera della Total che vede tra gli assenti il Dipartimento Agricoltura e il mondo agricolo lucano”.
E’ quanto dichiara l’Assessore Regionale all’Agricoltura Nicola Benedetto, che sottolinea il lavoro svolto, sia pure in pochi mesi, sul fronte dell’agroalimentare lucano per il quale si è reso necessario un Tavolo specifico che – ricorda – “ho insediato per allargare ad altre categorie produttive che operano nell’agro-alimentare e in stretta sinergia con il mondo agricolo. Inoltre, il Dipartimento sta dispiegando il massimo impegno per accelerare i programmi PIF e con essi la spesa del Psr 2007-2013.
Ma – aggiunge – evidentemente la Total ignora tutto questo e le vere problematiche che stiamo affrontando e preferisce promuovere l’ennesima passerella autocelebrativa forse per tacitare la propria coscienza sul cosiddetto “impegno sociale” della compagnia petrolifera nel territorio dove punta ad estrarre petrolio e con esso ad incrementare i profitti. Se pensa di poter rispondere alle legittime richieste delle nostre comunità con le briciole la Total – dice l’assessore – si sbaglia di grosso perché la nuova legislatura regionale segnerà una svolta nella gestione delle risorse petrolifere per benefici ben più consistenti delle attuali. Anche sull’occupazione il programma Total, ribadito nell’incontro di Matera, non può soddisfarci perché si limita ancora a qualche decina di posti di lavoro.
Quanto alle problematiche dell’export da affrontare, se si vuole realmente supportare le pmi lucane, sono ben altre e ben più complesse di qualche relazione teorica o della presentazione di qualche pur interessante esperienza imprenditoriale. Intanto il Made in Italy agroalimentare e con esso il made in Basilicata hanno un grande potenziale: esso conquista l’estero e nel 2013 l’Italia segnerà un record nel valore delle esportazioni agroalimentari a 34 miliardi di euro per effetto dell’aumento del 7 per cento delle esportazioni. Il prodotto piu’ esportato è il vino che nel 2013 fa segnare il record storico con un valore delle vendite che raggiunge per la prima volta i 5 miliardi di euro per effetto di un aumento del 9 per cento degli acquisti oltre confine. Dunque tradizione ed innovazione possono rappresentare la chiave di svolta per il rilancio del comparto agroalimentare lucano che per l’export continua a dare segnali incoraggianti: oltre 16 milioni di euro al terzo trimestre 2012 e più 2,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sono una buona base di partenza. Abbiamo un potenziale enorme – non a caso indicato dal Rapporto Censis come “energia positiva” – tenuto conto che la quota dell’export alimentare del “made in Basilicata” è appena dello 0,1% dell’ammontare complessivo delle Regioni del Sud e che la tendenza del “mangiare italiano”, nonostante la crisi dei consumi, è comunque positiva con 25 miliardi di fatturato nel 2012. Tanto più che l’unica del “made in Basilicata” che tira rispetto ad auto (Fiat) e salotti.
Per questa ragione – continua – non si possono sprecare occasioni e tempo alla ricerca di strategie di export mentre altri sono da tempo attrezzati per vendere di più nei mercati e si devono individuare gli strumenti e le azioni concrete per sostenere produttori e pmi. La Total e le altre società petrolifere possono dimostrare il proprio impegno non limitandosi alla convegnistica ma finanziando alcune di queste azioni che intendiamo mettere in campo. Infine – conclude – mi pare strano che il neo Governatore Pittella abbia delegato a farsi rappresentare l’Assessore alle Infrastrutture Braia pur in presenza dell’assessore tuttora in carica all’Agricoltura”.
La fotogallery di Lucanica (foto www.sassilive.it)
Pittella non ha capito tante cose.
Credo sia uno di quelli che: io speriamo che me la cavi
Incomincio a rivedere la mia posizione sulle attività estrattive e di “sfruttamento” delle risorse minerarie, non sono contrario all’industrializzazione della zona del Sauro, ma credo che i Sindaci (alcuni Sindaci, anzi i soliti Sindaci) si siano accontentati di qualche moviere, di qualche favore spendibile in termini elettorali e la Total, di fronte a tanta spicciola capacità politica ed amministrativa, ha tirato fuori gli artigli da vera Company e, al pari delle strategie messe in campo nei paesi del terzo mondo, ha ramificato la sua azione e sta proseguendo il suo cammino mentre le popolazioni del Sauro non possono programmare niente che non sia di lungimiranza limitata (uno,due, forse tre anni) nè cosa sarà questo territorio rispetto a ciò che è oggi (perchè nessuno lo sta monitorando) in termini sociali (perchè dal punto di vista ambientale sarà facile fare le comparazioni tra 30 anni). Ancora una volta stiamo dimostrando di essere un popolo piccolo piccolo e, grazie alla schiacciante necessità di lavoro, ci stanno beffando. Benedetto ha fatto bene a mettere a fuoco le contraddizioni, ma la cosa singolare, a mio parere, resta : una terra che ha velleità di fare sistema intorno al turismo, ai paesaggi, all’enogastronomia d’eccellenza, ovvero tutte prospettive in antitesi allo sfruttamento minerario (che per natura è inquinante), per lanciarsi e sfondare i mercati ha bisogno dei soldi della Total e del Know How delle company per darsi un tono e potersi affacciare sui mercati esteri ( tra l’altro in un periodo che l’economia Lucana è già sfinita e l’economia mondiale non assorbe le produzioni a causa della tremenda crisi economica), Dov’è stata la politica in questi venti/trenta anni addietro? Un comico simpatico diceva, parafrasando i leghisti degli anni d’oro : non siamo noi che siamo razzisti, siete voi che siete meridionali. Ecco credo che non sono moro che sono furbi e scaltri, siamo noi che siamo scarsi e scadenti e ci accontentiamo del posto di lavoro da moviere, facchino o donna delle pulizie. (tutti lavori nobili, per carità, ma tremendamente legati a fenomeni di congiuntura).
Incomincio a rivedere la mia posizione sulle attività estrattive e di “sfruttamento” delle risorse minerarie, non sono contrario all’industrializzazione della zona del Sauro, ma credo che i Sindaci (alcuni Sindaci, anzi i soliti Sindaci) si siano accontentati di qualche moviere, di qualche favore spendibile in termini elettorali e la Total, di fronte a tanta spicciola capacità politica ed amministrativa, ha tirato fuori gli artigli da vera Company e, al pari delle strategie messe in campo nei paesi del terzo mondo, ha ramificato la sua azione e sta proseguendo il suo cammino mentre le popolazioni del Sauro non possono programmare niente che non sia di lungimiranza limitata (uno,due, forse tre anni) nè cosa sarà questo territorio rispetto a ciò che è oggi (perchè nessuno lo sta monitorando) in termini sociali (perchè dal punto di vista ambientale sarà facile fare le comparazioni tra 30 anni). Ancora una volta stiamo dimostrando di essere un popolo piccolo piccolo e, grazie alla schiacciante necessità di lavoro, ci stanno beffando. Benedetto ha fatto bene a mettere a fuoco le contraddizioni, ma la cosa singolare, a mio parere, resta : una terra che ha velleità di fare sistema intorno al turismo, ai paesaggi, all’enogastronomia d’eccellenza, ovvero tutte prospettive in antitesi allo sfruttamento minerario (che per natura è inquinante), per lanciarsi e sfondare i mercati ha bisogno dei soldi della Total e del Know How delle company per darsi un tono e potersi affacciare sui mercati esteri ( tra l’altro in un periodo che l’economia Lucana è già sfinita e l’economia mondiale non assorbe le produzioni a causa della tremenda crisi economica), Dov’è stata la politica in questi venti/trenta anni addietro? Un comico simpatico diceva, parafrasando i leghisti degli anni d’oro : non siamo noi che siamo razzisti, siete voi che siete meridionali. Ecco credo che non sono loro che sono furbi e scaltri, siamo noi che siamo scarsi e scadenti e ci accontentiamo del posto di lavoro da moviere, facchino o donna delle pulizie. (tutti lavori nobili, per carità, ma tremendamente legati a fenomeni di congiuntura).