Luigi Veltri è il nuovo Segretario Regionale della UIL Scuola della Basilicata. Subentra a Vitina Galasso, a cui sono stati espressi sentimenti di ringraziamento per il lavoro svolto in questi anni, insieme alla Segreteria Regionale, a partire dal 2004, quando la Uil Scuola aveva pochi iscritti e portandola alla situazione attuale di radicamento tra il personale degli istituti scolastici lucani. L’elezione di Veltri è avvenuta al termine dell’assemblea regionale – in videoconferenza – alla quale ha preso parte il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli.
Il lavoro che ci attende – ha detto il neo segretario Uil Scuola – è intenso e complesso. Intanto, dopo il Dpcm diventa sempre più essenziale ed urgente un confronto operativo non solo a livello nazionale con Governo e Ministro Azzolina ma anche e soprattutto con chi governa sul territorio.
C’è una differenza di visione e di cultura politica rese ancora più evidenti con il perdurare dell’emergenza che si credeva superata, ancora drammaticamente presente. Un’emergenza che qualcuno pensava di aver messo alle spalle che invece è ancora drammaticamente presente.
Tutti si assolvono: il ministro dell’Istruzione, quello della Sanità, quello dei Trasporti. E poi assistiamo al solito “scarica barile” tra Regioni Governo come sta accadendo in queste ore sui trasporti scolastici per riorganizzare gli orari delle lezioni.
La politica – ha aggiunto Veltri – ha perso di vista la realtà. Quella realtà dalla quale i dirigenti territoriali non possono fuggire. Allora bisogna fare, non apparire. E cruciale diventa il nodo delle risorse.
Serve il rinnovo del contratto per adeguare le retribuzioni, diventate veramente inadeguate rispetto a quanto si chiede. Va operato uno scambio tra maggiore flessibilità (come se quella attuale fosse poca) e garanzia delle lezioni in presenza e sicurezza per il personale.
Non riusciamo però a capire se la richiesta di un accordo è rivolta al sindacato – che in ogni occasione non si è mai sottratto alle proprie responsabilità – o al governo che di fatto e di diritto snobba qualunque confronto di merito, sia generale che particolare.
Gli studenti lucani hanno protestato già più volte specie per la situazione del servizio di trasporto, non cambia nonostante le ripetute promesse.
Ora tutti si accorgono che solo con le persone, con i lavoratori, si possono superare le crisi e non contro di loro.
Ricordiamo – ha sottolineato il segretario confederale della Uil lucana – che la scuola è comunità educante e in questo momento cruciale regge sulla responsabilità professionale di chi ci lavora. Per questo insieme a Cgil e Cisl abbiamo rinnovato l’appello al Presidente Bardi: serve il coinvolgimento del personale della scuola che non è un filtro operativo delle decisioni di altri. Il lavoro fatto a scuola “è scuola”. Servono – ha detto Tortorelli – strumenti di condivisione e contrattazione per definire il quadro di regole in cui le singole scuole autonome si devono muovere.
La UIL e la UIL Scuola hanno sempre anteposto l’idea di scuole aperte in presenza e in sicurezza. Seguendo questa bussola hanno fatto proposte coerenti, raccomandazioni rivolte a realizzare tale obiettivo. Invece si è sottovalutato il momento. Si è governato il sistema scolastico, come se non ci fosse l’emergenza. Da ultimo il concorso riservato che sta assorbendo energie e con le inevitabili conseguenze di carattere legale, rappresenterà un ulteriore problema sulla strada per combattere la pandemia che è ancora il problema più urgente da risolvere.