M.A.A.V.I. (Movimento Autonomo Agenzie di Viaggio Italiane): Habemus “Turismo” Ministerium. Di seguito la nota integrale inviata da Giovanni D’Angelo, delegato regionale Basilicata e Maria Ramaglia, delegato provinciale Matera.
Il Presidente del Consiglio, prof Mario Draghi, nelle sue ultime dichiarazioni ha indicato il turismo uno dei settori al centro della ripartenza nazionale.
Nella composizione del nuovo governo non ha avuto dubbi, ha finalmente ridato dignità al comparto economico italiano che contribuiva, prima del Covid-19, al 13% del P.I.L. diretto e indiretto.
Il Ministero del Turismo (e Spettacolo) nasce nel 1959: il Presidente del Consiglio Antonio Segni ritenne indispensabile istituire il diciannovesimo dicastero perché l’anno dopo a Roma si sarebbero tenute le XVII Olimpiadi: Roma60.
Nel 1993, tra gli otto referendum proposti, gli italiani votano anche quello per l’abolizione del Ministero turismo e Spettacolo.
Con 82,28% di SI favorevoli all’abolizione, il Ministero scompare e le competenze turistiche passano alla Direzione del turismo, dipendente dal Ministero dell’Industria e Attività Produttive.
Nel 2006 il dipartimento passa alla Presidenza del Consiglio fino al 2014 quando, 21 anni dopo, finalmente ritorna ad essere comparto ministeriale accorpato con l’istituzione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del Turismo del Ministro Franceschini.
Oggi, nel 2021, dopo 28 anni ritorna il Ministero del Turismo in Italia, una necessità evidenziata e sollecitata da tutte le Associazioni di categoria produttive e sindacali.
Buon lavoro a Massimo Garavaglia, il nuovo Ministro del Turismo: l’Italia ha bisogno di progettare il Turismo del futuro dopo la pandemia Covid-19.