I sindacalisti Felice Dileo, Giovanni Rivecca e Francesco Maresca in rappresentanza dell’area sindacale “Il sindacato è un’altra cosa-opposizione Cgil” in una nota giudicano legittima e condivisibile la manifestazione autorganizzata per il 22 luglio 2014 dai lavoratori della Natuzzi, per dire No agli esuberi e conseguenti licenziamenti. Di seguito la nota integrale.
MAI PIU’ ACCORDI AD NATUZZIUM
E’ dal 1996, con il Contratto di programma “Progetto 2000”, che portò nelle casse della Natuzzi 311 miliardi di vecchie Lire, passando per i vari provvedimenti di Cassa integrazione ordinaria, straordinaria, in deroga e arrivando all’Accordo di programma 2013, che Istituzioni e sindacati confederali firmano protocolli come se fossero abiti da adattare ad ogni misura e volontà dell’azienda santermana. Adesso, francamente, riteniamo sia giunto il momento di cominciare ad adottare disposizioni favorevoli ai lavoratori.
Dal 1959, anno in cui fu fondata, la Natuzzi ne ha fatto tanta di strada, affermandosi come una multinazionale quotata a Wall Street e aprendo punti vendita in ogni parte del mondo. Non va però dimenticato che il merito è anche dei lavoratori e non vanno omesse altre considerazioni: dopo anni di sacrifici e sudore, qual è lo status dei capi e quadri aziendali? Quale, invece, quello di operai e impiegati? Le loro condizioni di
salute? Il loro stato patrimoniale? Le prospettive per il futuro?
Pertanto, gli scriventi ritengono che la manifestazione autorganizzata per il 22 luglio 2014 dai lavoratori della Natuzzi, per dire No agli esuberi e conseguenti licenziamenti, sia legittima e condivisibile. Per questo l’area sindacale “Il sindacato è un’altra cosa-opposizione Cgil” sarà al loro fianco, come sempre.
A quelli che in questo periodo sono alla spasmodica ricerca del padrone buono, disposto a dar vita alle tanto evocate New Co., diciamo che i lavoratori non sono buoi da portare in fiera sperando che qualcuno li compra, offrendogli per giunta un incentivo di 101 milioni di Euro. Quindi, anziché continuare in questo grottesco peregrinare, ritirassero piuttosto la firma dagli Accordi del 10/10/2013 (gli stessi che, per intenderci, formalizzano per la Natuzzi più di 1500 esuberi e solo una parte di questi riassorbibile nella nuova società) e si unissero alla lotta delle maestranze, per non consegnare un territorio desertico e mortificato alle generazioni future.
Felice Dileo, Giovanni Rivecca e Francesco Maresca