Pubblichiamo la nota congiunta degli Ordini delle Professioni Sanitarie a seguito del mancato invito di una rappresentanza istituzionale degli Ordini delle Professioni Sanitarie all’incontro, dello scorso 7 aprile 2024, con il Ministro della Salute Orazio Schillaci nella sede dell’AOR San Carlo di Potenza. Di seguito la nota integrale inviata da Rocco Paternò, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Potenza.
In qualità di Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Potenza, acquisito il benestare dei colleghi Presidenti dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Matera, degli Ordini delle Professioni Infermieristiche delle province di Potenza e di Matera, dell’Ordine degli Psicologi della Basilicata, dell’Ordine Professionale Interprovinciale dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione di Potenza e Matera, dell’Ordine dei Farmacisti delle province di Potenza e di Matera, esprimo quanto segue: Abbiamo appreso dell’importante incontro che si è svolto lo scorso 7 aprile 2024 presso l’AOR San Carlo di Potenza, alla presenza del Ministro della Salute, il dr. Orazio Schillaci. Una grande opportunità, indubbiamente, che ha riguardato la nostra regione, in considerazione della firma del protocollo d’intesa con l’ospedale di Leopoli, finalizzato alle attività riabilitative per i feriti di guerra. Il nostro grande rammarico abita nel fatto di non essere stati coinvolti e invitati ufficialmente a partecipare, in qualità di rappresentanti istituzionali della Sanità. È opportuno ricordare che nelle nostre nobili professioni la collaborazione, la reciprocità e la condivisione, sono elementi cardine per la risoluzione dei problemi: senza il colloquio trasversale tra le diverse parti in gioco, non si raggiunge l’efficacia e l’efficienza nelle risposte. E quando ciò non avviene, oltre a rendere precario un equilibrio, un’armonia tra le voci, si agisce a svantaggio della collettività. L’auspicio è che ci si apra a modelli comprensivi, in cui si ripristini il rispetto dei ruoli, includendo in tal senso soprattutto il rispetto della missione, che è alla base delle nostre professioni. Siamo disponibili, come sempre, a essere interlocutori diretti, in qualità di rappresentanti della Sanità, con l’unico obiettivo di essere garanti di sicurezza e di benessere di tutti coloro che a noi si affidano.