Pasquale Faraco, operatore balneare di Policoro, ha inviato alla nostra redazione il testo di una lettera aperta relativa al ritardo e al mancato rilascio dell’estensione delle concessioni demaniali marittime in Basilicata. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Uno stato (Nazione Italia, Regioni Italiane, Comuni Italiani, Uffici Pubblici del Demanio Marittimo ecc.), che mira a distruggere le categorie di piccole e medie imprese Italiane, realtà economiche e ricchezza dell’Italia, mentre in altri stati della comunità Europea mirano a difendere le loro realtà economiche e ricchezze (Spagna, Portogallo, Croazia, ecc.), ed semplificare le cose, e già da qua ci sarebbe la disparità di trattamento. E uno Stato Discriminatorio e Vessatorio per non dire altro. Sorge spontaneo un dubbio, in caso di aste per le concessioni demaniali marittime, ma se arrivano le Multinazionali con sedi estere quindi che non portano nulla in termine di tasse allo stato Italiano, organizzazioni Malavitose che hanno denaro da riciclare, Grandi Evasori Esteri che potranno ritornare ripulendo i loro soldi, ecc. , dove stà la parità di trattamento e la libera circolazione, in cui vi cercate di nascondervi per spazzare via e mandare al fallimento le piccole medie imprese Italiane, realtà economiche ed ricchezza di questa Italia. Arriveranno le Multinazionali magari facendo capo alle grandi aziende Petrolifere ecc. , che potranno tranquillamente accaparrarsi interi tratti di costa, e magari poi trivellare i nostri mari senza opposizioni di Imprenditori Balneari e Cittadini che vivono di turismo, e col rischio di trivellazioni in mare di fare un danno ambientale ed economico col rischio che dovrebbero risarcire, mentre se ci sono le Multinazionali Petrolifere ecc. , sulle nostre coste, mica queste protesteranno per la trivellazioni dei nostri mari, come dire mica si danno la zappa sui piedi. Anzi ci sarebbe anche il trucco da prestigiatore, che una volta che le Multinazionali petrolifere ecc. , accaparrate le nostre coste per fare turismo balneare in caso di trivellazioni in mare, che facciano un danno ambientale al nostro territorio e alle loro imprese turistiche, questi potranno chiedere anche un risarcimento danni?, ed quindi prendere due piccioni con una fava, anzi ci sarebbe anche il terzo piccione con una fava, quello che consentirebbe che tutto questo si realizzasse , accidenti che genialità hanno realizzato. Ed occhio qualcuno in gerco calcistico gioca scorrettamente entrando a gamba tesa con una circolare contraria all’estensione delle concessioni demaniali marittime (che non è un atto normativo) credendo di poter vincere la partita, che non inficia una legge di stato n. 145 del 30 dicembre 2018, occhio anche perché se c’è un arbitro con gli attributi, che vede la gamba tesa del giocatore (della circolare contraria all’estensione delle concessioni demaniali marittime) ci sta l’espulsione dalla partita (ruolo) di giocatore che ha commesso il fallo. Ma forse mi sbaglio io credendo di essere in uno Stato con Giocatori ed Arbitri Onesti, ah ma sono in Italia!!
Piena validità della Legge n. 145 del 30 dicembre 2018 (estensione concessioni demaniali marittime al 31 dicembre 2033), ad oggi le disposizioni di legge in oggetto non sono sottoposte al vaglio di legittimità Costituzionale o del Diritto Eurounitario (Infatti negli ultimi otto mesi la Commissione Europea ha intrapreso ben 22 procedure di infrazione a carico del nostro Paese, per violazione del diritto dell’UE o per il mancato recepimento di sue direttive: il 24 gennaio 2019 sei; il 7 marzo 2019 quattro; il 6 giugno 2019 due e il 25 luglio u.s. dieci. Nessuna di queste ha significativamente riguardato l’art. 1 comma 682 e segg. della legge 30 dicembre 2018 nr. 145. A ciò si aggiunga che non vi è stata alcuna sentenza, amministrativa, civile o penale, che abbia disapplicato la disposizione normativa in questione.)
Piena validità della delibera Regione Basilicata n. 155 del 25 Febbraio 2019 pubblicata sul BUR Online il 1 Marzo 2019 ( che applica la legge nazionale n.145 del 30 Dicembre 2018 per l’estensioni delle concessioni demaniali marittime al 31 Dicembre 2033). Quindi la Regione Basilicata avendo a capo la gestione del demanio marittimo, con questa delibera ha una disposizione di normativa esecutiva, valida
Ad oggi siamo ancora senza Titoli per l’estensioni delle concessioni demaniali marittime qua in Basilicata mentre in altre Regioni hanno già rilasciato i Titoli per l’estensione ed altre stanno per farlo!!
Qua in Basilicata, non si può nemmeno cercare di chiedere che intervenga l’organo capo, Dipartimento Infrastrutture è Mobilità che a capo dell’ Ufficio Demanio Marittimo, perché sia per il Dipartimento Infrastrutture e Mobilità che l’ Ufficio Demanio Marittimo hanno lo stesso Dirigente, in pratica un Dirigente per i due settori citati. Se non erro uno stipendio di dirigente supera i € 4000 mensili , mi chiedo a cosa serve un dirigente che non espleta la sua funzione su una disposizione di normativa.
P.S. Giunta Regionale della Basilicata, al vostro paese ci credete (Potenza). Siete Assessori e Consiglieri Regionali e non Comunali.