“La protesta dei lavoratori di Poste Italiane che oggi, su iniziativa dei sindacati, si sono ritrovati in piazza per manifestare contro l’ipotesi di privatizzazione del servizio postale, trova la mia piena solidarietà e quella del Consiglio regionale che rappresento”. Così si è espresso il presidente dell’Assemblea, Francesco Mollica, dopo aver preso parte allo sciopero generale per dire no alla decisione del Consiglio dei Ministri di quotare in borsa un ulteriore 29,7% e di uscire definitivamente dall’azionariato di Poste italiane, mutando completamente gli assetti societari in e il controllo pubblico in Poste.
“Una migliore riorganizzazione – afferma Mollica – sarebbe funzionale per garantire la qualità del servizio. Il Consiglio regionale continuerà a sostenere la vertenza per evitare che i cittadini lucani, fra cui tanti anziani residenti in piccoli Comuni, vengano privati di servizi pubblici essenziali per la loro vita quotidiana”.
Successivamente il presidente del Consiglio regionale ha partecipato alla manifestazione indetta dai lavoratori della Clean Company, azienda aderente al consorzio Thesis che si occupa del servizio di pulizia dell’ospedale di Villa d’Agri. Questi lavoratori protestano perché non hanno percepito cinque mensilità.
Insieme al direttore generale dell’Asp Giovanni Battista Bochicchio e al direttore amministrativo Cristiana Mecca, Mollica si è impegnato perché “venga trovata a stretto giro una soluzione per garantire la dignità dei lavoratori che operano nel presidio ospedaliero e, non percependo lo stipendio, subiscono conseguenze serie sull’intero assetto familiare. I diritti dei lavoratori – conclude il presidente – devono necessariamente e prontamente essere garantiti”.