Rete Imprese Italia commenta le misure contenute nella manovra correttiva che sta per varare il Governo Gentiloni: “Non si va verso lo sviluppo aumentando la pressione fiscale”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Al Paese ora serve una marcia in più, con azioni coraggiose e mirate a rilanciare l’economia.
Questo il giudizio di Rete Imprese Italia sulla manovra correttiva del Governo espressa nel corso di una audizione presso le Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato.
Rete Imprese Italia, afferma Leo Montemurro Presidente provinciale di Rete Imprese, sottolinea la necessità di scongiurare l’aumento della pressione fiscale e delle aliquote Iva con misure che puntino alla revisione della spesa pubblica improduttiva. A tal fine un segnale importante in tale direzione è stato dato con l’avvio della sterilizzazione delle clausole di salvaguardia.
In tema di fisco, Rete Imprese Italia continua Montemurro esprime totale contrarietà all’estensione del meccanismo dello split payment ed al contestuale aumento degli oneri amministrativi necessari per compensare crediti Iva di importo ridotto. Lo split payment toglie liquidità alle imprese ed, inoltre, i rimborsi Iva non sempre sono erogati entro i previsti 3 mesi. Per combattere l’evasione dell’Iva – sottolinea Montemurro – sono stati introdotti altri adempimenti costosi per le imprese quali l’obbligo di fatturazione elettronica verso la PA poi l’obbligo di trasmissione periodica dei dati di fatture emesse e ricevute e dei dati delle liquidazioni Iva ogni trimestre. Inutilmente, vien da dire, se ora la manovrina estende lo split payment a tutti i fornitori di beni e servizi verso la PA e le principali società quotate e carica le imprese di nuovi oneri e adempimenti, come quelli che verranno provocati dalla misura che limita la compensabilità dei crediti tributari. Estensione dello split payment e stretta sulle compensazioni sono una ‘tenaglia’ che rende le imprese prigioniere dei propri crediti IVA che in nessun Istituto di Credito è, tra l’altro disponibile, a finanziare; e quando ciò avviene a costi proibitivi per le nostre Imprese.
Inoltre, per evitare penalizzazioni a carico delle piccole imprese, abbiamo sollecitato nel corso della audizione modifiche ad altre misure fiscali contenute nella manovra, in particolare le novità per la detrazione dell’IVA, la disciplina dell’ACE e la definizione agevolata delle controversie.
Apprezzamento, inve, è stato espresso per il completamento della disciplina dell’imposta sul reddito d’impresa (IRI). Altrettanto necessario e urgente che si completi la riforma del nuovo regime di tassazione per cassa dei soggetti in contabilità semplificata.
Infine, ci siamo espressi positivamente sull’intervento il cui obiettivo è consentire alle imprese che aderiscono alla rottamazione delle cartelle esattoriali di ottenere il Durc e sulle misure per le aree del Centro Italia colpite dal terremoto, in particolare per l’introduzione delle Zone Franche Urbane nei Comuni del cratere, ma vanno snellite le procedure burocratiche che continuano ad ostacolare le iniziative per la ricostruzione.