Sono 16 le aziende del comparto turistico che hanno aderito al progetto Marchio di ospitalità italiana (Moi), promosso dalla Camera di Commercio di Matera, attraverso l’Azienda speciale Cesp e con la collaborazione dell’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche (Isnart), che consentirà di migliorare l’offerta turistica delle aziende materane, accrescendone competitività e presenza sui mercati delle vacanze . Tredici aziende hanno chiesto l’adesione per il rinnovo dei marchi e tre si sono candidate a fregiarsene. Del primo gruppo fanno parte gli Hotel del Campo, Sant’Antangelo, La Casa di Lucio, Palazzo Gattini, Palazzo Viceconte e San Domenico al Piano di Matera, i ristoranti Baccanti, Da Mario, Le Botteghe, Le Spighe di Matera, gli agriturismi L’Orto di Lucania di Montescaglioso,Masseria Cardillo di Bernalda e Torre Spagnola di Matera. Le nuove strutture aderenti sono l’Hotel Giardino Giamperduto di Bernalda, i ristoranti Pane Cotto di Matera e Alla Corte del Conte di Nova Siri. Una Commissione di valutazione composta dai rappresentanti di Camera di Commercio di Matera, ISNART, Associazioni dei consumatori e di categoria, APT Basilicata e Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata (solo per gli agriturismi),in base ai contenuti di schede tecniche e dei punteggi ottenuti durante le visite di controllo, individuerà le imprese ritenute idonee all’ottenimento o mantenimento del Marchio. Le strutture che si candideranno all’ottenimento del Marchio dovranno rispondere a specifici requisiti, previsti dai relativi disciplinari, dal Bando nonché dal regolamento, quali ad esempio l’architettura esterna, dagli interni e dall’arredamento, dovrà essere garantito il rispetto delle condizioni di igiene, ordine e di buon funzionamento degli impianti e delle attrezzature ecc. Le strutture fregiate con il Marchio riceveranno un attestato, una vetrofania e, per le strutture di prima candidatura una targa personalizzata da collocare all’ esterno. I fruitori del marchio potranno usufruire, per un anno, della campagna promozionale promossa a livello nazionale e locale.
Durante questo periodo, che non esclude visite di controllo a campione e senza preavviso a tutela della credibilità del livello qualitativo attestato dal marchio, le imprese sono tenute a esporre l’attestato, la targa e la vetrofania rispettivamente all’interno del locale e sulla porta di ingresso principale della struttura. La promozione di alberghi, agriturismi e ristoranti, beneficiari del marchio potrà contare sull’inserimento nel sito internet ISNART www.10q.it, su attestati e vetrofanie dal apporre nelle strutture, con la fruizione di un apposito applicativo per iPhone, iPad e iPod, sull’inserimento nella guida Viaggiarbene di Gambero Rosso e con la partecipazione a Borse e Fiere del Turismo, con i vantaggi promozionali che queste opportunità comportano.
“ Fregiarsi dei Marchi di Ospitalità Italiana –ha detto il presidente della Camera di Commercio Angelo Tortorelli – significa per le nostre aziende avere maggiore visibilità sul mercato delle vacanze, in una fase difficile dell’economia, utilizzando un logo che negli anni ha acquistato sempre più riconoscibilità anche all’estero. Allo stesso tempo il progetto consentirà di attivare una incisiva promozione del sistema turistico locale, garantendo ai consumatori alcuni standard qualitativi, che le strutture devono impegnarsi a mantenere e a migliorare nel tempo’’. Gli operatori fruitori del marchio di ospitalità,infatti, dovranno impegnarsi per un anno a rispettare quanto previsto dal Disciplinare, pena la revoca della attestazione.“ Accanto al Marchio di ospitalità – ha aggiunto il Presidente del Cesp Giovanni Coretti – si aggiunge l’impegno della Camera di Commercio e dell’Azienda speciale nel sostenere le strutture turistiche a partecipare , Borse e Fiere del Turismo e nella promozione dell’intero settore turistico, come stiamo facendo con il Siaft, la Borsa delle città Siti Unesco e con altre iniziative promozionali”.