Il 28 agosto scorso SassiLive pubblicava la lettera aperta di Mario Scalcione, un commerciante materano che si è ritrovato senza lavoro dopo aver perso il locale che gestiva con la legge sulle confische alla mafia. La lettera è stata inviata anche al presidente della Provincia di Matera, al presidente della Regione Basilicata, ai Consiglieri comunali e al Sindaco Adduce. A distanza di qualche settimana l’unico risultato è rappresentato dalla completa indifferenza di questa classe politica, con una dovuta eccezione, la risposta ricevuta dal Presidente della Provincia di Matera, Franco Stella. Riportiamo di seguito la nuova denuncia inviata da Mario Scalcione alla nostra redazione.
Il contrario dell’amore non è l’odio, ma l’indifferenza. L’odio è spesso una variante impazzita dell’amore. L’indifferenza invece riduce a nulla l’altro, non lo vedi neppure, non esiste più. E nessuno ha il diritto di ridurre a nulla un uomo. L’indifferenza avvelena la terra, ruba vita agli altri, uccide e lascia morire; è la linfa segreta del male.
Ecco di che pasta sono fatti la nostra classe dirigente” di indifferenti”. Mi approprio di uno scritto di Andonio Gramsci per inviarli tutto il mio Odio.
Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L´indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L´indifferenza è il peso morto della storia. L´indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l´intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l´assenteismo e l´indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un´eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch´io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l´attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c´è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”. per questi” Indifferenti”
Ps giusto per essere corretti solo la Presidenza della provincia, ma inviato una risposta, comune e regione Basilicata, hanno dimostrato di che pasta sono fatti.di “Indefferenti”. Ho appesso un altro manifesto nei Sassi affinche i turisti possono conoscere cosa si nasconde dietro la facciata dei Sassi, ho ottenuto maggiore solidarietà dai turisti di passaggio che dai Materani, principi dell’apatia e dell’indifferenza.
Cordiali saluti, Mario Scalcione
In seguito a questa nota Mario Scalcione ha inviato un altro comunicato in cui sono inserite alcune precisazioni su questa vicenda alla nostra redazione, che riportiamo integralmente.
Anche se se il mio caso è un caso personale, nel suo piccolo è uno scrigno di tutti i mali del sud.Dal clientelismo, dalla cattiva gestione dei fondi europei, della mancata applicazione della legge 109/96, nella cattiva gestione del patrimonio dei Sassi,dell’inerzia e del parassitismo di una burocrazia attentà solo ai propri interessi, ma sicuramnete la cosa più deplorevole è la nostra mentalità, la nostra cultura di meridionali, che abbiamo fatto dell’indifferenzà, dell’ipocrisia la nostra principale qualità.—
Sono più di 5 anni che va avanti che la mia protesta. Io non mi ergo a giudice, ma di una cosa sono certa o abbia ragione o torto, il comportamento degli uomini delle istituzioni.
Su questa vicenda è la prova evidente della loro incapacità nel gestire la cosa pubblica, inoltre arrecano discretito sia alle istituzioni, ma pricipalmente infanfano e infrangono tutti i giorni la nostra costituzione, nata dalla lotta partigiana.
Per tutti i materani che credono che la mia battaglia sia per ottenere l’immobile in questione, si sbagliano, perchè pure che io ottenga quello che secondo me, non era un diritto acquisito, ma iun diritto conquistato con il lavoro e con l’impegno, solo con le proprie forze economiche, pur se dovessi vincere questa battaglia, quello che mi aspetta dopo è ancora più difficile.Non è dall’oggi al domani si ricrea un impresa o un inziativa, se uno fa affidamento solo sulle sue forze economiche e professionali, ci vuole impegno e sacrificio. Ma la mia battaglia non è per un bene materiale, ma per un bene più prezioso e raro, è una battaglia di dignità e di Libertà,un uomo non è uomo se non lotta,si sacrifica per la sua dignità e per la sua libertà.
P.s. Il mio cartello fara pure schifo, ma non arriva allo schifo delle auto in piazza san pietro
Mario Scalcione
Clicca qui per consultare la lettera aperta inviata da Mario Scalcione agli organi di stampa
Domandone: cosa ci stai a fare ancora a Matera? I difetti li hai elencati, la situazione l’hai ben descritta; ergo: emigrazione! Matera non è mai cambiata e non cambierà mai! Non bastano quattro turisti con il cappellino per illudere i veri osservatori che siamo la stessa città che visitò De Gasperi e che venne dichiarata vergogna d’Italia. Oggi, se possibile, siamo ancora più vergognosi di allora, in quanto abbiamo avuto tutti i mezzi per cambiare, migliorare, fare il saldo di qualità e invece abbiamo continuato a crogiolarci nella nostra mediocrità e indifferenza, caratteristiche tanto care alla maggior parte dei materani. Dai retta a me, non vivere di speranze: vai via.
hai ragione cosa ci sto a fare a Matera?io ho vissuto per anni fuori, se devo ripensare alla mia vita è stato il mio più grosso errore ritornare, ma ad ogni errore, c’è sempre qualcosa di positivo, se non fossi ritornato non avrei i miei due bambini, non avrei mia moglie.Ho pensato di andare via e lasciar perdere, ma io appartengo alle persone che non si arrendono, non saranno quattro mascalzoni, che mi costringeranno ad andare via, ma se me andrò via sarà una mia scelta Libera, non condizionata da questa classe dirigenziale collusa. Il mio impegno la mia lotta, spero che a Matera ci sia qualcuno ancora che crede in un futuro migliore per la nostra città e per i nostri figli, i quali non devono essere costretti ad andare via, lo possono fare in Iibertà, per acquisire esperienze, per studiare, per cambiare lavoro ,ma deve essere una scelta di libertà, non di necessità o di costrizione.
Il nostro impegno e la nostra lotta deve portarci che devono essere loro ad andare via, devono essere loro che devono emigrare e darsi pane da un’altra parte, che qui non possano più nuocere.
Chi ha paura di lottare per i propri diritti e per la propria libertà non è un uomo. Nel mondo c’è tanta gente che lotta e muore per la propria libertà, non sono solo.
Ma mica lo dite che cosa è successo? Il cittadino aveva i titoli per esercitare? Quali sono stati i motivi che hanno portato le autorità a togliergli il locale? Mica lo dice! Se ne aveva diritto va bene ma se non ne aveva …..
http://www.liberoquotidiano.it/lettere/6822/Oltre-l-evasione-fiscale-una-burocrazia-inetta-e-parassitaria.htm
caro Mario, la tua tenacia ci fa onore. Per quel che può servire hai il mio plauso per aver dimostrato di credere veramente nelle potenzialità della città, a differenza dei vari mestieranti della politica locale che purtroppo sono stati votati e questo è ancora più grave in quanto essi sono espressione della parte più meschina e indegna della comunità. Tu invece hai dimostrato veramente di avere passione ed impegno. Speriamo la situazione si risolva al meglio e non sia costretto ad andar via di nuovo come hanno fatto già tanti altri