Il Consigliere regionale Gianni Rosa di Fratelli d’Italia–Alleanza Nazionale ha inviato un’interrogazione in Consiglio regionale per chiedere chiarimenti sul master annuale di secondo livello in “petroleum geoscience”, che l’Università degli Studi di Basilicata, in collaborazione con Total e Shell, ha attivato per preparare esperti nell’analisi geologica delle aree da cui si estrae il petrolio, master comprensivo di seminari e campagne di studio nell’Appennino lucano e nei giacimenti lucani. Di seguito la nota integrale.
Un altro piccolo passo per tutelare i nostri giovani, per evitare la fuga di cervelli dalla Basilicata, per cercare di promuovere l’occupazione nella nostra terra.
Ho presentato, lo scorso 25 febbraio, un’interrogazione in Consiglio regionale per chiedere chiarimenti sul master annuale di secondo livello in “petroleum geoscience”, che l’Università degli Studi di Basilicata, in collaborazione con Total e Shell, ha attivato per preparare esperti nell’analisi geologica delle aree da cui si estrae il petrolio, master comprensivo di seminari e campagne di studio nell’Appennino lucano e nei giacimenti lucani.
Il bando di partecipazione non prevedeva riserve, o comunque preferenze, a favore di laureati residenti in Basilicata o laureati che hanno conseguito il titolo presso l’Università della Basilicata, presso cui è attivo il corso di laurea in Scienze Geologiche che ha prodotto numerosi laureati in cerca di prima occupazione. Insomma il bando, che già destava perplessità perché era pubblicato in piena campagna elettorale, è diventato una vera e propria beffa poiché non ha previsto alcuna preferenza per i giovani lucani.
Considerando che la Regione sostiene, con oltre 10 milioni di euro all’anno, l’Università lucana e che contribuisce in maniera notevole al portafoglio energetico nazionale – il tutto con scarse ricadute economiche sul territorio in termini di sviluppo, innovazione e soprattutto occupazione – mi sembrava doveroso chiedere la posizione della Giunta Regionale in merito alla mancanza, nel bando, di regole di preferenza per i giovani laureati residenti in Basilicata o per i giovani che in Basilicata si sono laureati ed intendono rimanerci. E soprattutto mi sembrava doveroso porre l’accento sulla necessità che l’azione politica regionale, nei confronti dell’UNIBAS, debba svolgersi favorendo la formazione e l’occupazione dei giovani laureati lucani.
L’assessore Liberati nella sua risposta, ammettendo il fallimento del comitato misto tra Regione, Miur ed Università, che, come da lui stesso sostenuto, “da un po’ di tempo” non si riunisce e riconoscendo che il Master non è stato tra le misure migliori per favorire la specializzazione e l’occupazione dei nostri giovani lucani, si è dichiarato perfettamente d’accordo con quanto sostenuto nell’interrogazione. Si è impegnato porre sul tavolo del comitato il problema di un utilizzo dei fondi regionali da parte dell’Unibas che sia di reale supporto alla formazione e all’occupazione dei laureati lucani.
Esprimo tutta la nostra soddisfazione per la risposta dell’assessore che è in linea rispetto all’obiettivo dell’interrogazione, ovvero provare ad utilizzare le nostre risorse, le nostre ricchezze per promuovere occupazione in Basilicata e, soprattutto, occupazione dei giovani lucani.
Noi non abbasseremo la guardia e continueremo a stimolare la Giunta affinché quelle risorse, le risorse dei lucani, servano, prioritariamente, al benessere dei lucani.
Gianni Rosa, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale