“Abbiamo testardamente perseguito e conquistato un obiettivo che deve essere certamente consono alle nostre forze: ora Matera deve trovarsi ed essere messa a proprio agio per rappresentare degnamente il nostro Paese proiettandoci in una dimensione europea con la Città dei Sassi Capitale della Cultura Europea 2019”.
E’ quanto hanno affermato i segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano da Matera per la rappresentazione del presepe vivente più grande del mondo.
Per i sindacalisti, “incanta, desta diletto, stupore ed ammirazione vedere Gesù che nasce tra i sassi della terza città più antica del mondo dopo Aleppo e Gerico nel percorso, di cinque chilometri, che si snoda tra i vicoli e le piazze della città, collegando i due Sassi, Caveoso e Barisano. L’ambientazione richiamerà la Galilea dei tempi di Gesù, catapultando il visitatore a duemila anni fa con il Presepe vivente più grande del mondo. Matera 2019 deve essere, però, non solo festeggiamenti ma, l’occasione giusta per dare risposte anche a tutte le persone che sono in mobilità, ex lavoratori di imprese che hanno chiuso i battenti dopo aver usufruito di contributi regionali e statali. Per l’Ugl – continuano i segretari – fa sorridere a Matera sapere che in Italia si dibatte di alta velocità o alta capacità quando in Basilicata il treno non c’e’ oppure e’ lentissimo, come a Matera, oppure quel che c’e’ ha rischiato anche di essere soppresso, come per alcune corse dell’Eurostar Potenza-Roma. Ripristinare la stazione, oggi fabbricato vuoto, pronta per l’uso quando e’ stata realizzata per essere al servizio della linea Ferrandina-Matera La Martella che però non e’ mai arrivata. Non sono stati realizzati nemmeno i binari. Matera 2019 vorrà significare anche risolvere la situazione occupazionale e produttiva che da anni investe la Basilicata, indispensabile ridefinire con estrema chiarezza il ruolo degli osservatori provinciali sulla reindustrializzazione, conditio sine qua per il rilancio definitivo di tutto il territorio, cuore e motore del nostro futuro economico. A Matera è toccato un prestigioso riconoscimento, dobbiamo sfruttarlo affinché possano aprirsi e essere volano di prospettive di sviluppo dove la governance regionale deve saper programmare e governare per utilizzare nel migliore dei modi questa occasione. Ciascuno di noi – concludono i segretari Ugl, Tancredi e Giordano -, dal sindacato, alla politica ed alle istituzioni, dovrà lavorare per far diventare la capitale della cultura europea 2019 un esempio virtuoso di nuova programmazione e di utilizzo al meglio delle risorse che ci verranno dalla nuova programmazione comunitaria e che impongono una svolta rispetto a quanto è accaduto nel sessennio precedente”.