“Oggi inizia il viaggio verso il futuro. Una risposta reale, già in atto, a chi ci chiede quale é la visione strategica per uno sviluppo economico e sociale dopo il 2019”. Con questa dichiarazione l’assessore all’innovazione del Comune di Matera, Enzo Acito, ha inaugurato in mattinata a Matera il convegno “Una strategia di sviluppo tecnologico e per l’innovazione del Comune di Matera e del territorio sovraregionale limitrofo”, promosso in mattinata nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi.
Dopo i saluti del sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri e l’intervento introduttivo dell’assessore all’innovazione del Comune di Matera, Enzo Acito sono intervenuti i seguenti relatori: Adriano Giannola, presidente Svimez, Massimo Inguscio, presidente Consiglio Nazionale delle Ricerche, Aurelia Sole, rettore Unibas, Giorgio Ventre, Direttore Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Tecnologiche dell’Informazione Università Federico II di Napoli, Antonio Felice Uricchio, rettore Università di Bari, Eugenio Di Sciascio, Rettore Università Policnico di Bari, Vincenzo Zara, Rettore Università di Lecce, Gianpietro Lotito, Ceo e Founder di FacilityLive, Lucy Lombardi, Rappresentante RTI 5G per TIM, Fastweb e Huawei, Alessandro Zerboni, Responsabile Comunicazione Open Fiber. I lavori, coordinati dalla giornalista Maria Pia Ebreo, sono stati conclusi dal governatore lucano Marcello Pittella.
Enzo Acito illustra i contenuti del convegno “Oggi portiamo a termine un lavoro silenzioso di un anno finalizzato a raggiungere risultati importanti. I soggetti che partecipano sabato hanno deciso di condividere questo progetto. Spiegheremo i meccanismi che hanno portato a questa proposta condivisa da tutte le prestigiose università meridionali e che vede per la prima volta una Pubblica Amministrazione, nel nostro caso il Comune di Matera impegnata a coordinare questa rete di università, che funzionano da supporto scientifico al nostro progetto. Nell’immobile di San Rocco ci sarà l’hub della ricerca tecnologica. La struttura è dotata di 2400 metri quadrati di cui 1700 calpestabili. Ospiteremo società di co-working, start-up, centri di ricerca e aziende hi-tech. Il bando è stato già redatto in italiano, domani arriverà anche il testo in inglese e nei prossimi giorni lo pubblicheremo sul sito del Comune di Matera. Ci sono già aziende di Cina, Israele, Canada e Inghilterra che hanno deciso di sposare il nostro progetto. Con la fibra alla velocità di 1 giga e la sperimentazione del 5G con un’antenna già installata nella città di Matera è evidente che l’hub di via San Rocco diventerà il catalizzatore per le imprese che vorranno aderire al bando. Sono disponibili sui fondi strutturali 1 milione di euro per i ricercatori, 2 milioni per le aziende che hanno partecipato al bando start & go, 2 milioni e mezzo di euro per le imprese culturali e creative e dell’industria cinematografica, sulle quali puntiamo moltissimo. Altri finanziamenti serviranno per attrarre investimenti di aziende, in questo caso società di servizi che dovranno fornire assistenza alle imprese che si insedieranno nell’hub di San Rocco. Il bando scade il 31 luglio 2018. A seguire sarà costituito un comitato promotore con tutti i soggetti interessati. Hanno deciso di aderire anche l’Università di Pavia, una società collegata all’Università La Sapienza di Roma, una società collegata all’Enea per la valorizzazione dei beni culturali. Il comitato promotore sarà supportato da un comitato scientifico che sarà composto dai rettori delle Università che fanno parte della rete coadiuvata dal Comune di Matera, dal presidente del CNR, dal materano Alberto Acito e da Frank Miele dell’Università di Toronto. La strategia legata all’innovazione per questa città è tracciata. Se arriveranno più domande da parte di imprese rispetto ai finanziamenti disponibili contiamo di far partire un altro bando per insediare le altre aziende negli immobili di proprietà comunale presenti nei rioni Sassi e già mappati, che dispongono di fibra a 1 giga e di 5G”.
Il sindaco De Ruggieri: “Si tratta di una tappa strategica per il futuro della città di Matera. Nel 2017 la nostra città ha perso 5 mila posti di lavoro. il Comune di Matera dovrà essere il catalizzatore di imprenditori e produttore di imprese. Non è un progetto improvvisato ma frutto di un progetto politico presentato in occasione della campagna elettorale, che ha trovato il consenso dei cittadini quando mi hanno eletto sindaco. Già nella primavera 2015 abbiamo individuato nell’alta tecnologia, nell’hi-tech e nei nuovi percorsi digitali i settori fondamentali per far assumere alla città di Matera un centro di riferimento dell’innovazione tecnologica. Matera deve essere non solo attraente per il suo patrimonio storico rappresentato dai Sassi e dall’habitat rupestre ma anche attrattiva per gli investimenti. Sabato 17 marzo quello che era un pensiero si tradurrà in azione. Matera è stata già individuata come una delle città in cui si sperimenta il 5G, è stata scelta come zona economica speciale e zona franca urbana e ora deve cominciare l’arruolamento delle forze di autorevolezza del Mezzogiorno che hanno deciso di sposare questo progetto, che vede Matera punto di fissaggio legato all’economia digitale. Se va in porto questo progetto Matera aprirà varchi positivi per l’occupazione”.
Antonio Uricchio, rettore Università degli Studi della Basilicata: “Credo che le Università possano svolgere insieme a Cnr ed Enea un ruolo importante nel catalizzare processi di ricerca. In particolare l’Università di Bari per la sua possibilità geografica e per il forte legame con l’area materana può offrire un contributo prezioso. C’è una forte coesione con l’Unibas per costruire un modello integrato che possa promuovere anche lo sviluppo dell’area della ricerca in questa parte importante del nostro territorio”.
Massimo Inguscio, presidente Consiglio Nazionale delle Ricerche: “Il ruolo della ricerca è sempre quello di fare da collante tra le istituzioni che vogliono fare grandi imprese per il futuro perchè la ricerca è il futuro. Il Cnr è presente in tutta Italia. E il ruolo di Matera capitale europea della cultura si può legare a cose concrete come le attività digitali importantissime che fa il Cnr sia nel campo delle comunicazioni con le nuove tecnologie, sia nel campo dei beni culturali. Matera può andare al centro dell’Europa non solo per questa iniziativa ma per sviluppare ricchezza economica che nasca dall’innovazione”.
Si può parlare di Matera capitale dell’innovazione oltre che della cultura europea per il 2019? “Matera è una delle cinque città italiane indicate dal Governo che sperimentano le comunicazioni a 5G. Comunicare è fondamentale come ha insegnato il predecessore antico del Cnr, Marconi, che ha per primo fatto comunicare a distanza con le onde radio mentre ora si comunica con la luce. Intorno a questo Matera potrà costruire attività di alta formazione ma anche attività per sviluppare nuove industrie e nuove competenze che si possono trasformare in ricchezza. Qui c’è un humus, un’organizzazione della città che permette questo e il Cnr farà di tutto per aiutarla”.
Michele Capolupo