La manifestazione nazionale, ideata dall’Associazione nazionale Città dell’Olio per promuovere l’olio extravergine d’oliva, ha preso avvio in piazza San Pietro Barisano nei Sassi di Matera con il saluto del presidente Associazione nazionale Città dell’Olio Enrico Lupi e l’alza bandiera accompagnato dalle note dell’Inno d’Italia eseguito dagli allievi del Conservatorio Duni di Matera.
Alla presenza dei sindaci delle Città dell’Olio (con quello di Matera rappresentato dal presidente del Consiglio comunale Angelo Tortorelli, per la prima volta con la fascia da tricolore su delega del primo cittadino Raffaello De Ruggieri), del Prefetto di Matera Antonella Bellomo, del deputato e componente della Commissione Agricoltura Maria Antezza, di Luca Braia e Giovanni Oliva, assessore e dirigente generale del Dipartimento Politiche agricole e Forestali della Regione Basilicata e di Angelo Tortorelli, presidente della Camera di Commercio di Matera e coordinatore regionale Città dell’Olio Basilicata, è stata inaugurata oggi a Matera “Girolio d’Italia speciale Expo 2015”.
La manifestazione nazionale, ideata dall’Associazione nazionale Città dell’Olio per promuovere l’olio extravergine d’oliva, ha preso avvio in piazza San Pietro Barisano nei Sassi di Matera con il saluto del presidente Associazione nazionale Città dell’Olio Enrico Lupi e l’alza bandiera accompagnato dalle note dell’Inno d’Italia eseguito dagli allievi del Conservatorio Duni di Matera.
L’evento nazionale, organizzato dal Dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata insieme alla Camera di Commercio di Matera e all’Associazione Nazionale Città dell’Olio, in collaborazione con i Comuni di Matera e Miglionico, Alsia Agrobios, Gal Bradanica e condotta Slow Food, è proseguito all’auditorium Casa Cava con la conferenza nazionale: “Paesaggio e produzione olivicola: difesa e valorizzazione attraverso le innovazioni tecnologiche”. Moderato da Michele Mirabella, l’incontro è stato aperto dal sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri. Il binomio cultura prodotti agroalimentari del territorio, sono stati al centro degli interventi del dirigente generale Giovanni Oliva, che ha sottolineato come dall’Expo e da Milano si giunge a Matera e alla Basilicata tutta per contribuire alla promozione delle eccellenze produttive delle filiere agroalimentari e alla valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico del territorio lucano. “Fra le eccellenze dell’agroalimentare lucano – ha detto Oliva – il comparto olivicolo rappresenta una fetta importante della produzione lorda vendibile regionale”.
Maria Antezza, della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, nel suo intervento ha rimarcato come questa manifestazione sia una buona occasione per mettere insieme l’eredità di Expo, la Carta di Milano, e i territori. “Alimentazione e Matera 2019, natura e cultura, corretto stile di vita e tutela delle risorse del pianeta sono elementi che dobbiamo coniugare – ha detto Maria Antezza – in questo il Parlamento offre un importante contributo con una legislazione che tutela sempre più l’olio extravergine italiano (con misure di anticontraffazione) e con il Piano olivicolo nazionale che prevede stanziamenti di 32 milioni di euro per il triennio 2017 – 2020. Non da ultime le due proposte di legge sull’agricoltura sociale e su quella biologica”.
I lavori della conferenza sono stati conclusi dal video messaggio del presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella e dall’intervento del vice ministro alle Politiche Agricole, Andrea Olivero.
“Matera e Girolio d’Italia sono un bell’esempio del cambio di passo che l’agricoltura deve fare – ha detto il vice ministro Olivero – non dobbiamo solo puntare sull’alta qualità delle nostre produzioni, ma sull’esperienza che possono offrire coniugandoli con la storia, la cultura e le tradizioni dei nostri territori. Matera ha la capacità di evocare tutto questo, è una città che ha innovato sulle sue tradizioni. La Carta di Milano, che domani sarà firmata qui a Matera, pone al centro la connessione fra produzioni e sostenibilità. Il nostro Mezzogiorno sta investendo su un modello di agricoltura sostenibile e ad alta qualità. Oggi parliamo dell’Olio in particolare, ma nel Sud sono tante le produzioni di eccellenza come il grano, che si giovano della positiva interazione fra innovazioni tecnologiche e cultura dei territori”.