Intercettare le risorse dell’accordo di programma sul salotto siglato l’8 febbraio scorso dal Ministero dello Sviluppo Economico del Governo Monti e dalle Regioni Puglia e Basilicat per rilanciare il comparto del mobile imbottito e favorire nuove iniziative imprenditoriali nell’area murgiana e investire parte di questi fondi nella riqualificazione di tre siti dismessi situati nella zona franca urbana di Matera. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione materana ZFU – MateraSinnova nel corso di un incontro pubblico presso la sede di via Giardinelle, nella zona paip 1 di Matera.
L’Amministrazione comunale guidata da Nicola Buccico era riuscita ad estendere i benefici delle Zone Franche Urbane anche alla città di Matera ed in particolare alle aree produttive della zona nord di Matera, alle zone Paip 1 e 2, alla zona industriale La Martella e all’area di Serritello La valle. Un’impresa vanificata dall’applicazione di una normativa europea che ha cancellato la Zona Franca Urbana di Matera a seguito dell’uscita della Basilicata dall’obiettivo 1. Pur in presenza di un numero elevato di disoccupati secondo l’Unione europea il nostro territorio ha superato i parametri di ricchezza e pertanto non può disporre dei finanziamenti legati alla Zona Franca Urbana, poi definita Zona Burocrazia Zero.
L’associazione materana ZFU, che ha scelto il proprio nome ispirandosi a questo meccanismo di incentivi già sperimentato con successo in Francia, adesso punta a drenare parte dei fondi dell’accordo di programma sul salotto per attuare in Zona Franca Urbana tre progetti che puntano a rilanciare tre siti dismessi della zona nord di Matera in vista di Milano Expo2015.
Dopo l’introduzione di Nino Liantono è stato Giuseppe Di Lecce ad illustrare le idee progettuali partorite dall’associazione materana ZFU in vista di Expo 2015 a Milano: “ZFU ha individuato tre aree in cui andare a riqualificare tre strutture abbandonate che potrebbero essere ristrutturate e restituite alla comunità locale per rilanciare occupazione e sviluppo: si tratta della biblioteca rionale di San Giacomo, del centro polivalente di formzione in via dell’Artigianato nella zona Paip 1 e del Casino Dragone, nell’area che affaccia su via Fermi e via Trabaci al quartiere San Giacomo. Nella biblioteca rionale di San Giacomo, si proprietà comunale, si intende allestire un’antenna imprenditoriale tecnologica per attrarre stakeholders che volessero investire nella Zona Franca Urbana di Matera passando dall’Expo2015 Milano verso Matera, candidata a capitale europea della cultura nel 2019, nel centro polivalente della formazione si punta ad insediare un centro servizi polivalente, struttura regionale, si intende insediare un centro servizi polivalente e nel Casino Dragone si vuole costituire un Cineporto della Film Commission Lucana, che avrà il compito di valorizzare le proposte cinematografiche italiane ed estere, attraverso l’utilizzo di talenti prevalentemente locali, con la fruizione delle naturali ambientazioni spettacolari del paesaggio, a partire da Matera, dell’intera Basilicata, vendendone i diritti e distribuendone opportunamente le produzioni cinematografiche più qualificate, dalla filmografia tradizionale alla documentaristica televisiva, oltre ad altre forme di produzione artistica destinate al pubblico nazionale ed internazionale”.
All’incontro promosso da Materinnova hanno partecipato rappresentanti del mondo politico, sindacale, imprenditoriale e della libera professione della città dei Sassi. Una discussione interessante che merita un approfondimento al fine di trovare le risorse necessarie per sostenere gli investimenti attraverso meccanismi di project financing, unica strada percorribile per mettere insieme imprenditori interessati ad investire su questi siti e gli enti pubblici che risultano proprietari degli immobili abbandonati.
Michele Capolupo
La fotogallery della presentazione delle tre iniziative progettuali di ZFU (foto www.sassilive.it)