Tonio Acito dal cielo avrà certamente apprezzato la “festa” organizzata in suo onore questa sera sulla terrazza del complesso Le Monacelle a Matera per ricordarlo ad un anno dalla sua prematura scomparsa. Il 16 giugno l’architetto condotto Antonio Mattia Acito, per tutti Tonio, avrebbe compiuto 67 anni.
Non è stato un luogo casuale quello scelto per l’evento: quest’anno si celebrano i 25 anni dalla realizzazione del recupero e ristrutturazione delle Monacelle progettato con orgoglio da Tonio in occasione del Giubileo del 2000.
Durante l’incontro sono stati ripercorsi i tratti caratterizzanti dell’attività di Tonio attraverso immagini scelte dagli Archivi di Trm network e testimonianze di alcuni compagni di viaggio.
A partire proprio dalle immagini relative al progetto delle Monacelle.
La storia professionale e sociale di Tonio Acito è legata alla storia di riscatto della città di Matera, scaturita dall’idea di rivitalizzare gli antichi rioni Sassi, un “sogno” diventato realtà con la manifestazione “I Sassi a Carnevale” nella prima metà degli anni Ottanta. E con le matinate in cui era stato coinvolto in una lunga notte anche Renzo Piano, archistar dell’epoca. La testimonianza è in questo caso è arrivata dall’editore di Trm, Angelo Tosto, in video-collegamento.
Tonio Acito è stato l’artefice della riqualificazione di piazza Vittorio Veneto con la scoperta degli ipogei e del palombaro lungo, è stato l’autore del progetto di riqualificazione di Cava della Palomba e di Cava del Sole poi intitolata a David Sassoli con l’installazione amovibile di Serra del Sole e di tutti i servizi a supporto per i grandi eventi nell’arena. Tonio Acito ha vinto con la sua Acito & Partners un progetto di rigenerazione urbana per la città messicana Monterrey, unico italiano tra i 132 progetti selezionati (gli altri 131 tutti americani) rispetto agli oltre 500 studi che avevano presentato richiesta di presentazione. Tonio Acito è stato protagonista di un’altra bellissima avventura professionale, MateraHavana, con l’esperienza della rigenerazione urbana dei Sassi di Matera trasferita a Cuba. Quelle raccontate questa sera sono ovviamente solo alcune delle numerose esperienze professionali di Tonio Acito. Immagini e interviste che hanno fatto emergere anche l’uomo oltre che il professionista.
E’ stato il giornalista Antonello Lombardi di Trm a condurre la serata in onore di Tonio Acito attraverso le testimonianze della moglie Silvia Padula e di Giovanni Scandiffio, Saverio Acito, Salvatore Adduce, Alberto Giordano, Silvia Orlando, Anna Ferrara, Francesca Padula, Piero Caforio, dal figlio Mauro che ha raccontato con un pizzico di commozione il percorso che ha portato alla nascita del contenitore culturale TAM (Tower Art Museum), dal fratello Gigi, anche lui architetto, che ha rico
rdato due colleghi illustri prematuramente scomparsi, Antonio D’Elia e Adriano Olivetti e dalla figlia Laura, che si divide nella sua professione di architetto tra Torino e Matera e a cui è toccato il compito di chiudere la celebrazione attraverso la lettura di alcuni pensieri dedicati al papà che ha commosso davvero tutti.
Michele Capolupo
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La fotogallery dell’evento (foto www.SassiLive.it)