Le segreterie provinciali Sicet, Sunia e Uniat hanno inviato una nota che denuncia alcune riflessioni rispetto a quanto già contestato in merito il bando relativo ai 113 alloggi di edilizia convenzionata “Social Housing”. Di seguito la nota integrale.
Le considerazioni, le perplessità e le anomalie segnalate dalle Segreterie Provinciali delle OO.SS. degli Inquilini SICET, SUNIA ed UNIAT di Matera riguardo il bando di social housing (Manifestazione di interesse per l’assegnazione di alloggi in locazione) risultano essere confermati. Riguardo le precedenti note date alla stampa e oggetto, di richieste di incontro alle istituzioni interessate, nessuno dei soggetti (Sindaco di Matera, Presidente della Giunta Regionale di Basilicata) ha ritenuto, di dover rispondere alle richiesta di intervento inoltrate dalle OO.SS. degli Inquilini SICET- SUNIA ed UNIAT in ordine alle anomalie presenti nel bando. Tutto questo nella considerazione che le sopracitate istituzioni, avrebbero dovuto a nostro avviso, preoccuparsi della palese elusione e violazione da parte del Comune di Matera e la società Matera 90 poi ceduta a Fabrica Immobiliare SGR S.P.A. del contenuto e disposto, dell’Accordo di Programma sottoscritto il 23/01/2015 e pubblicato sul BUR n° 11 in data 10/03/2015 dall’allora Sindaco di Matera e dall’allora Presidente della Giunta Regionale di Basilicata. Risulta che l’Accordo è tuttora vigente e vincolante. La prima questione su cui ci preme ritornare è quella che inizialmente, nella Convenzione stipulata tra il Comune di Matera e, la società Matera ’90 s.r.l. in data 23 maggio 2015 denominata “Social housing città dei Sassi” risulta chiaramente riportato che gli alloggi, sarebbero stati posti in vendita a riscatto dopo 10 anni dalla assegnazione o, anche in locazione per 10 o 25 anni. Stranamente, nel Bando del Social Housing, particolare confermato anche a voce a coloro che sono stati convocati per visionare gli alloggi che gli stessi, non sono in vendita. Inoltre, per quanto attiene la vendita degli immobili questa prescrizione, è riportata dal D.L. 22 aprile 2008 art. 2 comma 5 convertito nella Legge 133 del 6 agosto 2008. L’altra anomalia, “se così la si vuole definire” è quella, che gli alloggi, sempre riportato nella citata Convenzione tra il Comune di Matera e la società Matera ’90, dovevano essere locati a canoni rapportati all’Accordo Territoriale sottoscritto nel 1998 tra le OO.SS. degli Inquilini e della Proprietà. Tale obbligo è sancito dall’art. 2 comma 3 del D.L. del 22 aprile 2008 convertito nella legge 133 del 6 agosto 2008. Lo stesso bando al punto 1 lo riporta. Per quel che è dato sapere, stanno preannunciando a coloro che vengono chiamati per la eventuale assegnazione e successiva stipula dei contratti canoni di locazione che sarebbero ben lontani, da quanto previsto nelle normative di riferimento ed il contenuto delle stesso bando. Tutto quanto sottolineato ha causato la rinuncia all’assegnazione da parte di diversi cittadini chiamati per visionare gli alloggi. Anche i criteri di assegnazione risultano poco chiari in considerazione che i destinatari che dovrebbero avere priorità nella assegnazione, così come stabilito dalle norme vigenti e nello stesso bando al punto 6 sono: 1) nuclei familiari parentali a basso reddito, anche mono parentali o mono reddito; 2) giovani coppie a basso reddito; 3) anziani in condizioni economiche a basso reddito; 4) studenti fuori sede; 5)soggetti e procedure esecutive di rilascio; 6) altri soggetti in possesso dei requisiti di cui all’articolo 1 della Legge 9 dell’08/02/2007; 7) immigrati regolari a basso reddito invece, in pratica, sono criteri in tutto o in parte disattesi. Il modus operandi, premesso che rimangono molti misteri a proposito, sembra che stia andando in ben altra direzione in quanto, se il reddito è basso rispetto ai parametri stabiliti dal bando che certamente non sono riferiti a redditi bassi corrispondono alla esclusione della assegnazione. Non parliamo poi dei disabili in quanto, ci risulta il caso di un richiedente, invalido al 100% che è stato escluso perché la sua domanda, sembra essere pervenuta dopo altre considerando come priorità, l’ordine cronologico della presentazione delle domande e non, il requisito soggettivo. In sintesi il bando, così come già considerato da parte degli scriventi nelle precedenti note, si può considerare un capolavoro di machiavellismo. Appare evidente che questi problemi legati alla emergenza abitativa della città, sembrano non coinvolgere e non interessare il Consiglio Comunale di Matera e le forze politiche nella considerazione, che così come ampliamente emarginato, sono stati calpestati e lo continuano ad essere, i diritti dei cittadini più bisognosi ed indifesi. Noi, per quel che ci riguarda, continueremo a denunciare questi abusi nella speranza che altri, possano seguire la stessa strada.