Decreto Ristori, indicazioni per quanto possibile tempestive sulla ripresa delle attività del settore e coinvolgimento nei protocolli sanitari. Sono le richieste avanzate al nuovo governo da Federmep, la federazione che raccoglie imprese e liberi professionisti del comparto matrimoni ed eventi, tra i più colpiti dalle chiusure imposte dall’inizio della pandemia. “Siamo consapevoli che la priorità è arginare la diffusione del virus, ma è necessario che il nuovo governo sia consapevole che ci sono decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di lavoratori fermi da mesi, senza alcuna certezza su quando potranno tornare a svolgere la loro professione, e per di più senza ristori. Per mesi abbiamo invocato di abbandonare la strada dei codici Ateco e del parametro di aprile, ottenendo dal precedente governo la garanzia che il decreto Ristori 5 sarebbe andato in quella direzione. La crisi di governo ha causato un ritardo che ora chiediamo venga recuperato”, spiega la presidente Federmep Serena Ranieri. “Il cinque marzo scadrà il divieto di tenere feste: salvo auspicabili quanto improbabili miglioramenti della situazione epidemiologica temiamo che sarà prorogato. La richiesta che avanziamo è che lo si comunichi tempestivamente, non come accaduto per lo sci e per San Valentino. Hanno diritto di saperlo gli operatori economici del settore così come le decine di migliaia di coppie, alcune giunte al terzo o quarto rinvio, che non sanno come comportarsi chiedendo a noi quel che noi non sappiamo. Se dev’essere aprile – prosegue Ranieri – che aprile sia, ma lo si dica da subito”. Infine i protocolli per la ripartenza: “Sottoporre tutti i partecipanti a tampone rapido prima della festa, come proposto da alcuni, è impercorribile. Chiediamo sin da ora al governo di aprire un confronto con le principali associazioni nazionali del settore perché si arrivi a un protocollo sulla base delle linee guida già in essere che riesca a conciliare le esigenze degli operatori e degli sposi. Senza illuderci che possa essere tutto come prima, ma neanche imporre assurde e infattibili misure”, conclude la presidente di Federmep.
Sabrina Cannas, referente Federmep per la Basilicata esprime l’auspicio che “le nuove condizioni di governo portino il neo-Ministro per il Turismo Massimo Garavaglia all’attenzione delle problematiche di un comparto importante per Destination Wedding Tourism legato ai flussi di visitatori esteri ed italiani per wedding ed eventi privati. Un settore fermo dal 2019 e senza alcuna prospettiva di ripresa nel 2021 , ma che assicurava occupazione e reddito nel 2019 a 50.000 imprese e partite IVA, per un totale di 250.000 impiegati stabili e oltre 150.000 lavoratori stagionali durante i mesi più richiesti (da metà primavera a inizio autunno). Una filiera estremamente professionale e interamente italiana che ha un valore, nel suo indotto primario, di oltre 15 Miliardi di Euro, e nel suo Indotto Globale di oltre 25 Mld di Euro”. Cannas riferisce che si sta lavorando al progetto di FederMEP a supporto del settore “Destination Wedding Tourism” e ripresa degli eventi privati. Al centro la proposta di un disegno di legge regionale dedicato alla “ripartenza” degli eventi ed un decalogo di circa 7 punti in merito all’argomento.