“Il progetto di un’Agenzia regionale agro-forestale con ampie finalità di tutela e valorizzazione degli ecosistemi regionali secondo la proposta definita in tutti i suoi aspetti normativi, tecnici, finanziari e, soprattutto occupazionali, dal Centro Studi Uil Basilicata e illustrata dal segretario Uil Carmine Vaccaro, va condiviso e sostenuto perché risponde all’obiettivo che ripropongo da troppi anni: unificare le competenze e ripolarizzare gli addetti alla forestazione nel servizio idrogeologico, ambientale, paesaggistico, di protezione civile, culturale ed economico, specie per superare frammentazione di soggetti e di interventi”. E’ il pensiero del consigliere regionale del Pdl Franco Mattia per il quale “l’iniziativa progettuale, che ha trovato la convinta adesione degli altri sindacati, è ben definita attraverso l’istituzione di una struttura dotata di un trust manageriale di elevata qualità che può assicurare apporti tecnico-operativi, interventi promozionali, azioni di sostegno lungo tutti i punti decisivi e critici dello “schema di funzioni e di azione” dell’agro-forestale. L’agenzia può contribuire a definire le “Linee guida regionale”, a costruire i Piani di assestamento forestale, i Piani di gestione comunale e così pure ad assistere i comuni nell’attività di messa in valore dei sistemi boschivi e di uso corretto dei prodotti del sottobosco. Altro strumento individuato è la Carta dei boschi in stretta sintonia con bandi di uso e valorizzazione degli stessi boschi”.
Secondo il consigliere del Pdl “diradare i poteri ed infittire i boschi, occuparsi seriamente della sistemazione dei bacini idrici per evitare le ricorrenti alluvioni significa investire nella realtà territoriale con vantaggio per tutti, e al contempo investire in alberi e in boschi vuol dire anche coltivare la speranza, vuol dire anche essere solidali con le future generazioni. Di qui la necessità di incoraggiare e sostenere la funzione produttiva nella gestione forestale, esaltare la diversità biologica o la bio diversità, come si dice oggi, negli eco-sistemi forestali, che per le funzioni protettive si riflettano nella difesa del suolo e nella regimazione delle acque. Invece, le solite buone intenzioni di programmazione si frantumano negli obiettivi e – continua il consigliere del Pdl – si frantumano nell’efficienza produttiva e protettiva nello sviluppo socio economico che ricalca ormai schemi decennali, privi di qualsiasi rilancio produttivo ed occupazionale. Una situazione ormai stabilizzata che si rinnova da 30 anni con dispendio di notevoli risorse finanziarie e questo senza distinzione di aree territoriali, senza o al di là di ogni programma predisposto per il raggiungimento di obiettivi predeterminati, laddove sarebbe stato più utile finanziare con le risorse impiegate, forme di occupazione stabili ed aggiuntive nel contesto di una gestione forestale più economica e più ecologica”.
Per Mattia “quando il sindacato dimostra di essere soggetto sociale autenticamente riformista, come in questo caso, diventa un efficace sostegno alla politica che, specie per quanto riguarda la maggioranza di governo regionale, in tutti questi anni si è limitata a firmare documenti con le parti sociali e quindi ad assumere impegni mai mantenuti. Il rilancio di un grande progetto di salvaguardia e valorizzazione delle risorse territoriali ed ambientali, inoltre, corrisponde agli obiettivi di recuperare altre risorse umane disponibili, oltre i quattromila addetti alla forestazione, da impegnare in un processo innovativo di progresso e di civiltà funzionale allo sviluppo della società di Basilicata sino a toccare quella quota di 10mila unità indicata come traguardo da raggiungere”.
Lug 06
progetto vecchio solo di 30 anni! segue intervento