Tre giorni dedicati alla riflessione sulla meccanizzazione sostenibile per la cerealicoltura in Basilicata, ovvero ai processi in grado d’influenzare, come dimostrato dalle recenti sperimentazioni, le ricadute ambientali dei cicli produttivi delle colture agricole: è l’obiettivo del ciclo d’incontri “Meccanizzazione sostenibile per una cerealicoltura efficiente in Basilicata”, in programma dal 15 al 17 ottobre in diverse location, organizzati dall’Università della Basilicata, dal Dipartimento Agricoltura della Regione e da “L’Informatore Agrario”.
Il primo appuntamento delle giornate informative è quello di giovedì 15 ottobre a Rionero in Vulture (Potenza), dove dalle ore 17 (Palazzo Giustino Fortunato) si parlerà del progetto “Innovative tillage: Macchine e tecnologie per lo sviluppo dell’agricoltura conservativa nei sistemi cerealicoli in Basilicata” con la partecipazione di alcune aziende lucane. Si prosegue venerdì 16 ottobre quando, nell’ambito dell’edizione 2015 di Agrilevante – l’esposizione delle macchine, degli impianti e delle tecnologie per la filiera agricola che si svolge nella Fiera di Bari – alla Basilicata sarà dedicato un convegno specifico sulle sperimentazioni scientifiche sull’agricoltura conservativa e sul “sod-seeding”, un processo che ottimizza l’impiego di macchine e manodopera, garantendo la salvaguardia delle produzioni agricole. La ricerca ha offerto un confronto tra la tecnica tradizionale, il “minimum tillage” e la semina diretta. I risultati sono stati estremamente interessanti a livello economico con contrazioni ottenute con le tecniche più innovative sono arrivate al 30-40% dei costi, e incrementi produttivi hanno segnato incrementi del 20-30% nel “sod-seeding”. L’incontro vedrà la presenza di studiosi nazionali e internazionali e delle Università di Foggia e Napoli che hanno partecipato come partner scientifici ai progetti di ricerca.
Terzo appuntamento a Matera, sabato 17 ottobre nel Palazzo Lanfranchi dalle ore 10, dove si discuterà delle “Tecnologie satellitari Network Rtk a supporto dell’agricoltura” ovvero del “precision farming”, i servizi satellitari a supporto dell’agricoltura, con docenti universitari provenienti dall’Università di Padova, Foggia, Napoli e con aziende leader mondiali nel settore: “L’impiego delle tecnologie satellitari – ha detto il responsabile scientifico dei progetti, la docente Unibas Paola D’Antonio – può ottimizzare l’uso di macchine per la distribuzione dei prodotti diserbanti, evitando distribuzioni di dosi inutili e in eccesso per la coltura, l’ambiente e l’uomo”. I progetti sono stati finanziati nell’ambito della misura 124 del Psr Basilicata 2007-2013. Ad essi hanno partecipato anche aziende agricole lucane come partner, le Aziende Dalbega, Mecca e Bonacaro per il progetto InnovativeTillage e la Masseria Lopinto per il Progetto Rtk satellitari.