La medicina naturale costituisce uno dei punti di forza delle nuove branche della scienza. Un punto di forza tutto da scoprire grazie alla presenza di personale specializzato capace di irrobustire il panorama nazionale e regionale. La Basilicata in questo contesto non fa eccezione e guarda con fiducia alle prossime tappe che consentiranno al settore di crescere e far breccia nel campo sanitario e della ricerca. Greenpharma Potenza e Accademia Tiberina seguono costantemente questo settore che fa leva sull’esperienza collaudata di Rocco Carbone, farmacista e titolare di farmacia dal 1976, Carbone ha svolto vari incarichi professionali quali ad esempio quelli di consigliere e successivamente vice presidente di Federfarma Potenza dal 1980 al 1998, consigliere e tesoriere dell’ordine dei Farmacisti della Provincia di Potenza dal 1988 al 1995 e ha avuto varie esperienze professionali in Italia e all’estero nel campo della produzione nella distribuzione all’ingrosso di farmaci, di detergenti per l’ambiente e la persona e la produzione di fito-cosmetici. Laureato in farmacia presso l’Università degli studi di Bari nel 1976, perfezionato in fitoterapia presso l’Università degli Studi di Salerno, specialista in scienza e tecnologia presso la Scuola di Specializzazione in scienze e tecnologia cosmetiche dell’Università degli Studi di Salerno. Carbone ha ricevuto titoli accademici, il Nobile Collegiale Universitas Aromatoriarum Urbis a Roma e l’Accademia di Scienza, Arte e Cultura presso l’Angelica Costantimiana di Roma. Con l’esperto di medicina naturale abbiamo approfondito le dinamiche e le strategie future del settore. Cos’è la medicina naturale? “La medicina naturale si divide in più aspetti con una parte della medicina in se che utilizza rimedi e prodotti naturali e c’è una medicina più olistica in cui vive la persona, l’ammalato nel suo aspetto più completo e utilizza la medicina energetica. I mezzi utilizzati nella medicina naturale sono ovviamente sempre mezzi di provenienza naturale, potremmo avere la fitoterapia, quindi l’uso delle piante medicinali, il cui riferimento principale è terapeutico e il principio attivo della pianta, potremmo avere anche la gemmoterapia cioè l’utilizzo di quella parte della pianta in fase di accrescimento che contiene fitormoni le cui sostanze che non vengono riprodotte durante il ciclo di vita della pianta stesso, c’è la romaterapia che utilizza gli oli e gli aromi delle piante. Poi abbiamo la olganoterapia, la litoterapia, alle rocce, ai minerali, l’omeopatia, la omotossicologia.”. La Basilicata come si pone in questo contesto? “Non essendo la maggior parte di queste discipline riconosciute dal mondo scientifico l’applicazione e l’approvazione di questa medicina è di tipo soggettivo, il professionista decide di fare l’omoterapia e la fisioterapia. Quindi in regione non c’è diffusione di queste medicine. Viene praticata da medici che decidono di praticare questa disciplina. In Basilicata non è diffuso. Mentre è molto ma molto più sviluppata al nord Italia, in Germania e in Francia, ci sono pochi medici omeopati che praticano questa disciplina”. I presidi sanitari hanno le strutture necessarie per supportare tale disciplina? “Direi di no. Nell’Università e a livello ospedaliero vengono associate e affiancate da questi operatori e professionisti sanitari. In Basilicata non è diffuso”. A chi è rivolta la medicina naturale? “Alle persone che hanno un grado culturale sensibili”, Quali sono le prospettive? “La medicina naturale è diffusissima, supera il 75%, le prospettive sono in crescita per un fattore ulteriore, più si sviluppa la tecnologia, più di sviluppa il digitale, più le tecnologie avanzano, più queste discipline vengono comprese. Il paziente ha tutte le possibilità di ricevere cure”.