Il turismo religioso è in forte crescita in Basilicata: nel giro di un paio di anni gli itinerari spirituali e di fede hanno registrato una tendenza di richieste del 20% superiore, con un incremento annuo dell’ordine del 10-15%. A rilevarlo è il Centro Studi Turistici Thalia sottolineando che secondo una recente indagine, la compagine più numerosa dei pellegrini è formata da donne (57%), età compresa tra 51 e 65 anni (42%). La maggior parte dei viaggiatori religiosi è diplomata e sposata con figli. Per quanto riguarda la professione, la prevalenza dei partecipanti dal punto di vista occupazionale è composta per il 42% da pensionati, il 16% da impiegati che comprendono anche religiosi, il 18% da casalinghe, il 7% da lavoratori autonomi, l’8% da operai, il 2% da artigiani, il 3% da dirigenti e il restante 4% da imprenditori. Il 55% dei pellegrini compie un solo viaggio all’anno, mentre il 27% ne effettua due, il 12% tre viaggi ed il 6% più di tre. Per la scelta degli itinerari del pellegrinaggio, nel 68% prevale la fede nella religione di appartenenza, nel 14% dei casi incide l’aspetto prettamente culturale, minori sono invece le motivazioni di svago (1%) e la curiosità (4%).Il turismo religioso non riguarda soltanto mete di pellegrinaggio e percorsi di fede, ma richiama anche turisti che vogliono viaggiare per motivi culturali, i cosiddetti “turisti della fede”, che scelgono, per le loro vacanze, di soggiornare in monasteri, eremi, case d’ accoglienza, santuari, conventi.
Il turismo religioso verso itinerari spirituali e di fede muove più di 300 milioni di persone l’anno, con un giro di affari di oltre 18 miliardi di dollari, di cui 4,5 generati solo dall’Italia. Le agenzie di viaggio dunque si stanno specializzando più di recente anche da noi per poter al meglio soddisfare ogni tipologia di richiesta, sia che si tratti di viaggi singoli spirituali che in gruppo. Spesso i pernottamenti avvengono in strutture ricettive apposite, anche in conventi o monasteri. La meta più richiesta in Basilicata è Medjugorje. E per soddisfare le maggiori richieste il T.O. Camartour con agenzia a Potenza nella storica agenzia Bestway di viale Marconi ha definito vari pacchetti sia in autobus e nave (da Bari) che in aereo da Napoli. C’è chi organizza gite e visite in luoghi cristiani, noi – spiega Giuliano Scavetta, titolare Camartour e consulente del C.S. Thalia – puntiamo a far vivere il pellegrinaggio in maniera intensa come esperienza a 360 gradi di turismo dell’anima e del corpo, attraverso una guida che accompagni i fedeli motivati dall’interesse principale della spiritualità profonda del Santuario di Medjugorje. Di qui alcune proposte rivolte in particolare a parrocchie e gruppi di fedeli che ci chiedono di curare tutti gli aspetti del viaggio e del soggiorno. E’ un lavoro più impegnativo perché – aggiunge Scavetta – non si tratta del solito viaggio a scopo edonistico o comunque di benessere individuale e per noi ancora più esaltante per le motivazioni dei nostri clienti che riguardano il benessere spirituale e di pace interiore.,
Le motivazioni per intraprendere un viaggio verso un luogo spirituale di fatti sono varie e strettamente collegate alle condizione soggettive del “turista” o del pellegrino: ricerca di emozioni forti, sensazione di appartenenza ideologica, desiderio di stare insieme, intenzione di incontrare un leader religioso carismatico, atto di fede o penitenza. Accanto alle motivazioni spirituali i dati del turismo religioso in Italia testimoniano il potenziale del bene religioso come risorsa per lo sviluppo sostenibile del territorio. L’attenzione ai santuari e ai luoghi di culto costituisce una valida occasione di interesse per le opere d’arte in essi presenti e rappresenta anche la possibilità di conoscenza del territorio all’interno del quale essi insistono, diventando la destinazione di un turismo colto e di qualità
Ma il richiamo delle testimonianze culturali, spesso connesse agli interessi religiosi, emerge anche come attrattiva e motivazione di scelta: infatti, il 42,4% dei turisti sceglie le località italiane anche per la ricchezza del patrimonio artistico e monumentale, esprimendo il desiderio di conoscere nuovi luoghi (26,3%) oltre che gli usi e costumi della popolazione locale (21,1%). Nonostante non si tratti di un turista high-spender il pellegrino viaggia principalmente in bassa stagione e, come buona parte della domanda di turismo sociale, contribuisce alla destagionalizzazione delle destinazioni. In Italia i turisti motivati da convinzioni religiose spendono mediamente 51 euro pro-capite al giorno, una spesa che risulta complessivamente più alta per i turisti italiani (59 euro) rispetto agli stranieri che spendono 46 euro al giorno (47 euro per gli europei e 43 euro per chi proviene da oltre i confini europei).
Ott 18