Giovedì 16 aprile, alle ore 11, nei pressi della rotonda che separa il Paip 1 dal Paip 2 (Parco IV Evangelisti) si terrà la inaugurazione della nuova area mercatale di via Granulari dove, dal 18 aprile si svolgerà il mercato del sabato. Interverranno il sindaco, Salvatore Adduce, l’assessore comunale alle Attività produttive, Giovanni Scarola, autorità civili e religiose.
Sabato 18 aprile 2015 è una data storica per il mercato del sabato di Matera. L’Amministrazione comunale dopo aver concluso i lavori alla zona Paip 2 darà il via al trasferimento del mercato del sabato obbligando quindi gli operatori commerciali ambulanti a non posizionarsi più all’interno del quartiere San Giacomo ma nell’area industriale a nord della città. Una decisione già contestata dagli operatori commerciali pugliesi, già sul piede di guerra.
Di seguito la nota inviata alla nostra redazione dall’Area di coordinamento comitati e associazioni di categoria, operatori del commercio su aree pubbliche che hanno aderito alla difesa dei diritti acquisiti dagli operatori a Matera.
“Asse culturale Andria-Matera, idillio già finito? Gli ambulanti del mercato settimanale trasferiti sotto i tralicci dell’alta tensione.
Sarebbe questa la capitale della cultura? L’assemblea ad Andria ha deciso: “Oggi al Comune di Matera per incontrare le autorità che non hanno mantenuto gli impegni assunti con le organizzazioni sindacali. A rischio il brand turistico-culturale tra le due città? Avviate anche le procedure per il ricorso al Tar”.
Dall’Assemblea di lunedì 13 aprile, ad Andria, è emersa con forza la rabbia dei commercianti ambulanti, moltissimi dei quali di Andria, di Bisceglie, del barese e del foggiano, che si sentono completamente defraudati dei propri diritti anche a Matera, in quella che dovrebbe essere ormai la culla della Cultura tanto da averne ottenuto il riconoscimento di Capitale Europea 2019.
Poiché il 2019 è ancora lontano mentre i problemi ed i fallimenti aziendali, come i drammi provocati dalla crisi e dalla malapolitica, non aspettano, qualcuno, nella città dei Sassi, deve essersi completamente dimenticato che se la bella città Patrimonio Mondiale Unesco ha ottenuto tale riconoscimento ciò è stato possibile anche grazie al suo tradizionale Mercato che identificava anche i Rioni della città ma forse gli amministratori che si sono succeduti nel tempo questa storia non l’hanno approfondita e quindi, in modo populistico, pensano che trasferire il mercato sia solo necessità di spostare i problemi da un luogo all’altro senza valutarne attentamente le conseguenze, forse anche attuando la politica del “ma noi non ci saremo!”.
Poiché c’è qualcuno che ancora ha il coraggio di dire NO, accade anche che grazie a quel coraggio qualcuno dica che non intende essere discriminato né emarginato o vedere violate le minime norme, anche precauzionali, previste dalle vigenti leggi.
Si intende trasferire il mercato di Matera in un’area già scartata per motivi di sicurezza vent’anni fa ed oggi riproposta, con forte rischio dal punto di vista dell’esposizione sia alle fortissime intemperie ma soprattutto all’inquinamento elettromagnetico visto che la nuova area è posizionata al di sotto di enormi tralicci dell’alta tensione.
Questa operazione evidentemente finalizzata non rende merito alla splendida città di Matera che ha deciso di “sbarazzarsi” del mercato relegandolo all’estrema periferia con grandi difficoltà per operatori ed utenti.
Lo scorso 25 marzo si è svolto il primo incontro tra i tre siti Unesco di Puglia, Andria, Monte Sant’Angelo e Alberobello, e il sito Unesco della Basilicata, Matera, nonché Capitale Europea della Cultura 2019. Insieme al direttore generale di Pugliapromozione, Giancarlo Piccirillo, una delegazione dei tre comuni pugliesi ha incontrato il Sindaco di Matera, Salvatore Adduce ed è stato detto: “stiamo pensando di unire le nostre forze per creare un grande brand turistico-culturale tra Puglia e Basilicata sotto la bandiera del massimo riconoscimento internazionale, l’Unesco.”
Di fronte a questi intenti nobili e lungimiranti, però, oggi centinaia di imprenditori ambulanti andriesi e delle altre città, il cui “peso” è anche determinante per quanti si sono sempre avvantaggiati della loro utilità politica, non solo numerica, si sentono mortificati ed abbandonati al proprio destino. Per questa ragione la richiesta di intervento delle Istituzioni, a tutti i livelli sopratutto locali, è giunta fortissima anche nel corso della movimentata serata andriese del 13 aprile ed è anche per capire qualcosa in più del triste destino che questo pomeriggio, alle ore 16,30 presso il comune di Matera, giungerà una delegazione composta da Ambulanti del mercato guidati dai loro rappresentanti di Categoria.
Una questione scottante dove l’aspetto Culturale diventa quasi più importante di quello puramente “economico”.
Matera rischia la compromissione del prestigioso Titolo? Siamo convinti che non accadrà ma il rischio reale c’è!
Intanto sono state avviate le procedure per il ricorso al Tar, anche per vedere riconosciuti i diritti acquisiti visto che si intende procedere con assegnazioni dei posteggi d’ufficio, venendo meno al principio democratico della scelta del posteggio sulla base dell’anzianità.
Anche questo, nella Capitale della Cultura, è inconcepibile!
Bari 14 aprile 2015
Se a qualcuno non sta bene, andasse ad Altamura !!! Le pretese le ho sempre odiate !! Anzi, sono stati ascoltati fon troppo! L’interesse della città prima di tutto!
Premesso che faccio fatica a comprendere il nesso tra capitale europea della cultura ed il mercato del sabato, direi molto semplicemente che se la nuova destinazione non piace possono tranquillamente andare altrove
Cose da pazzi, siamo capitale della cultura grazie al mercato ambulante! Di tutte le assurdità sentite sull’argomento, questa mi sembra la più grossa. E poi diritti acquisiti, si vede che i politici con il loro vitalizio per diritto acquisto fanno scuola. Non si può essere ostaggio delle pretese di chicchesia, se i vantaggi per la città superano gli inconvenienti il mercato si trasferisce e gli ambulanti esterni o si adeguano o possono scegliere piazze migliori.