La condizione dei pensionati e degli anziani delle nostre aree interne è sempre più difficile. Lo sostiene in una nota Filippo Massaro, rappresentante di Csail. Di seguito la nota integrale.
Non bastano i dati dell’Inps a registrare che a livello nazionale quattro pensioni su dieci sono sotto i 1000 euro. Perché da noi, nelle aree interne, il rapporto è di gran lunga maggiore. Tra indennità di vecchiaia, anzianità, invalidità, pensioni sociali nei piccoli paesi lucani si deve campare anche con 500 euro nette al mese. Sono dati che solo in parte fotografano la condizione di autentica miseria dei nostri anziani. Per questo il Csail lancia una campagna di iniziative perché tra le misure di coesione sociale e di sostegno al reddito individuate dal Presidente Pittella con la manovra di bilancio 2014-2016 si individuino forme specifiche di sostegno per i nostri pensionati ed anziani. E’ sicuramente significativo di una volontà di non abbandonare al proprio destino gli under 60enni attraverso il fondo di 20 milioni di euro nell’intero triennio 2014-2016 per i Piani Sociali di zona che in buona parte si riferiscono ai servizi socio-assistenziali per anziani e disabili. Come è significativo il rifinanziamento del Programma Copes (Cittadinanza Solidale) per altre cinque mensilità. Dobbiamo fare di più utilizzando al meglio le royalties del petrolio. Uno strumento immediato c’è: tra breve si sbloccherà il fondo che alimenta la card carburante (il famoso 3%). Noi siamo stati da sempre contrari alla card ( da noi ribattezza “card elemosina” ) che consente al massimo un pieno e mezzo di autonomia alla propria auto e continuiamo a rivendicare l’utilizzo di queste risorse finanziarie a fini sociali a favore delle categorie più deboli di cittadini.