“La Valbasento rappresenta una opportunità irrinunciabile per il Materano, bene ha fatto il sindaco di Pisticci a sollecitare la Regione rispetto alla questione bonifica e incentivi imprese.”
“Su questa vicenda, negli anni, si sono spesi passaggi significativi, anche come Provincia ci siamo fortemente impegnati per sbloccare lo status quo. Per rilanciare l’economia locale – hanno evidenziato l’assessore Giovanni Rondinone e il presidente Franco Stella – è indispensabile sostenere le imprese partendo dalle vocazioni del territorio e puntare sull’esistente, rafforzandone le prospettive, e investendo sul nuovo in maniera effettiva. In questa ottica diventa fondamentale procedere innanzitutto con la bonifica, e istituire una cabina di regia che monitori lo stato di avanzamento dei lavori diventa certamente uno strumento operativo fondamentale. Successivamente sarà importante che la Regione attivi tutti gli strumenti che riterrà opportuni, come apposite poste in bilancio, per consentire la reindustrializzazione dell’area.”
“L’area industriale Basentana – ha concluso il presidente Stella –, attende una bonifica senza la quale pensare di ripartire sarebbe velleitario. Nessuno penserebbe mai di investire in una zona contaminata. Consapevole che lo sviluppo auspicato non possa realizzarsi senza strumenti concreti, ritengo strategico accogliere le proposte avanzate dal sindaco di Pisticci al quale confermo sin da ora il mio completo sostegno.”
Il circolo Sinistra Ecologia Libertà di Pisticci e Marconia esprime la propria vicinanza ai cittadini di Pisticci Scalo, ai lavoratori delle diverse attività operanti in loco, agli operatori agricoli e a quanti, a vario titolo, trascorrono gran parte della propria giornata a Pisticci Scalo per le continue molestie a cui sono sottoposti a causa del rilascio di odori nauseabondi da parte di Tecnoparco.
La vicenda si trascina ormai da troppo tempo anche se ha preso le sembianze di una vertenza con l’intervento del sindaco Di Trani che denunciò per primo, pubblicamente, la vessazione dei cittadini e l’insopportabile lezzo che riempiva ogni spazio di Pisticci Scalo e dintorni arrivando anche a lambire i territori di Marconia e Bernalda.
Da quel momento, dopo alterne dichiarazioni si è messo in piedi un tavolo di confronto tecnico, presso il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, i cui lavori hanno portato alla adozione di provvedimenti in capo a Tecnoparco e al Consorzio Industriale di Matera.
Con un intervento di 1,4 milioni di euro, stanziati dalla Regione, sono stati appaltati la copertura e l’installazione degli scrubber sulle vasche di depurazione di Tecnoparco a maggiore criticità e la copertura e la dotazione di impianti di filtraggio su tutte le altre vasche.
Si tratta di interventi che avrebbero dovuto concludersi entro il mese di febbraio ma a tutt’oggi non sono stati completati cosicchè, salvo un breve periodo susseguente alla manifestazione voluta dal comitato Pisticci Scalo Pulita, la puzza risulta essere l’inquilino più stanziale in questo territorio.
Ma mentre i cittadini di Pisticci Scalo sono molestati in maniera sistematica e si confrontano con i problemi psico-fisici provocati dai famigerati miasmi, fa specie sentire l’Amministrazione Comunale di Pisticci, prima con le parole dell’assessore Grieco: “Il nostro impegno ha portato, nel giro di un anno, alla riduzione di quel problema, grazie alle coperture, all’uso degli additivi ed agli scrubber” e poi addirittura con quelle del sindaco: “Abbiamo semplicemente dato atto a Tecnoparco di aver mantenuto gli impegni assunti in Regione sui miasmi: l’azienda si sta mettendo in regola con la copertura delle vasche ed il sistema dei filtri. Non capisco dove sta il problema”.
Ma fa ancor più impressione constatare che, solo a seguito di vibrate proteste dei componenti del Comitato Pisticci Scalo Pulita, che sono stati ignorati negli incontri tenutisi il 18 aprile e il 20 giugno scorsi, il Sindaco sia stato incaricato da De Filippo a convocare urgentemente una riunione ad hoc, perché è come a dire che, se non ci fosse stata la protesta dei cittadini, il sindaco mai si sarebbe sognato di far partecipare il comitato (che conta oltre 200 iscritti) ai lavori del tavolo tecnico.
Ancora una volta emerge nettamente il fatto che l’amministrazione Di Trani non crede all’apporto utile e costruttivo dei soggetti sociali e politici sui temi ambientali e sociali e non si adopera affinchè si sviluppi una discussione ampia e aperta al contributo e alla partecipazione di tutte le forze interessate.
Il Consigliere Comunale di Pisticci Domenico Lazzazzera ha scritto una lettera al parlamentare lucano Cosimo Latronico, al presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, al prefetto di Matera Luigi Pizzi e al sindaco di Pisticci Vito Di Trani per denunciare i miasmi registrati dai cittadini residenti a Pisticci scalo, in prossimità dell’area industriale Val Basento.
Di seguito la nota integrale
-Ill.mo On.le Cosimo LATRONICO Capogruppo Pdl Commissione Ambiente Infrastrutture e Territorio Camera Deputati —-Egregio Presidente della Giunta Regionale dl Basilicata dr. Vito De Filippo
-Ill.mo Sig. Prefetto di Matera
-Ill.mo Sig. Sindaco di Pisticci Oggetto: Miasmi
Val Basento, denuncia pubblica dei cittadini residenti a Pisticci scalo.
La presente per denunciare ai Sigg.ri in indirizzo, ad ognuno per le proprie competenze, il procrastinarsi dello stato di disagio e di invivibilità cui è sottoposta in particolare la comunità residente presso il quartiere residenziale di Pisticci scalo e l’intera area della città. Come è noto, da tempo è stata denunciata la persistente presenza di miasmi che spesso provocano, come riportato nella denuncia dei comitati, stato di malore nelle popolazioni costrette a convivere con tali emissioni. Il Sindaco di Pisticci, responsabile cittadino della salute e di recente delegato per la questione, dal Presidente della Giunta Regionale di Basilicata, ancora non ha attivato un tavolo tra i comitati, le istituzioni e la società Tecnoparco s.p.a. a detta dei comitati, responsabile delle potenti e maleodoranti emissioni, al fine di risolvete l’incresciosa ed insopportabile situazione che espone a seri rischi la salute dei nostri concittadini e gli abitanti l’intera area valbasentana. Si sollecita il Sindaco di Pisticci, ad attivarsi immediatamente, anche nella qualità di responsabile cittadino della salute, a fare quanto di competenza al fine di assicurare la salubrità dell’ambiente cittadino, e nelle funzioni di delegato dal Presidente della Giunta Regionale, se non ritiene di emanare apposita Ordinanza Sindacale, con la quale si sospenda l’attività di smaltimento dei ref1ui da parte di Tecnoparco s.p.a. le cui attività vengono da più parti indicate come responsabili delle insopportabili e nauseabonde emissioni. Si invita l’On.le Latronico nella qualità di capogruppo PdL in commissione ambiente alla Camera dei Deputati, di interessare della grave situazione di Pisticci il Ministero dell’Ambiente per i provvedimenti del caso, e se non ritiene di voler accompagnare l’intera commissione parlamentare a Pisticci, al fine di controllare il nesso tra le emissioni maleodoranti e le attività di Tecnoparco s.p.a. ed il ruolo della regione Basilicata al fine di tutelare il diritto alla salute della nostra comunità. In attesa di urgente riscontro, si porgono distinti saluti. Pisticci 31.luglio.2013
All.to Comunicato comitato Pisticci scalo.
Il Comitato Pisticci Scalo Pulita ha inviato una lettera aperta al sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, per invitarlo a passare dalle parole ai fatti al fine di individuare davvero una soluzione ai miasmi che continuano ad asfissiare la popolazione. Ecco il documento dai toni perentori, una testimonianza di quanto sia diventata esasperante la situazione a Pisticci Scalo e dintorni nonostante promesse e rassicurazioni su tempi di intervento ormai abbondantemente trascorsi.
Signor Sindaco, il Comitato Pisticci Scalo Pulita e tutti i cittadini della vallata sono esasperati dallo stomachevole fetore che Tecnoparco, ad oggi, continua a sbuffare” giorno e notte, anche se ad orari diversi, sul territorio di Pisticci Scalo, nonostante le assicurazioni del Governatore De Filippo di promuovere un tavolo ad hoc teso ad una soluzione condivisa e definitiva di questo problema, ormai annoso, che ci ammorba oltremodo, che impatta smisuratamente, che non siamo più dispostl a tollerare e che, non è una minaccia, è ormai deflagrante. Le chiediamo di uscire da quella bolla di sapone che, forse, sta anestetizzando anche il Suo cuore, che noi sapevamo essere contro ogni ferma di indifferenza ma sensibile, invece, ai problemi dei suoi concittadini, in particolare alla tutela della loro salute perché uomo e padre di famiglia in primis, poi medico e, infine, istituzione. Non si giri dall’altra parte, signor Sindaco, esca dali indifferenza cui anche Lei è stato costretto per aver dato credito alle promesse di Tecnoparco e della Regione e mantenga fede, invece, a quell’impegno che assunse nei nostri confronti allorquando assicurò di mettersi alla nostra testa, contro causa e concausa del problema, se questi non lo avessero risolto definitivamente entro il mese di aprile (ora, è agosto). E’ un impegno ancora in piedi e da mantenere, opp ire fu fatto al solo scopo di calmare i nostri animi nell’attesa che noi tutti ci assuefacessimo, alla faccia della salute pubblica? Non lo crediamo, ma se così fosse, Sindaco, ha sbagliato. Lei, come primo cittadino di Pisticci, ha l’obbligo di tutelarci con ogni mezzo a Sua disposizione così come noi, in quanto genitori, abbiamo il dovere di garantire, ad oqm costo, salute e serenità alle nostre famiglie: il coraggio non ci manca. Con la salute non si scherza e Lei deve difenderla in quanto istituzione preposta a tale compito. Sappiamo che tenta di farlo, adoperandosi anche ir maniera forte nei confronti dei nostri interlocutori, ma non ci basta più: è il momento di aqire, ormai. Non tenti di zittirci ancora, ma si adoperi affinchè si risolva definitivamente il problema, che sta causando enormi e gravi disagi nella popolazione. La invitiamo formalmente ad assumere una posizione chiara e netta nei confronti di Tecnoparco e della Regione Basilicata. Non faccia come quest’ultima che agisce con globale indifferenza nei nostri confronti e con azioni in contraddizione tra loro in merito ai rischi ambientali e sismici generati dalla controversa questione del “fracking” e, alla faccia della coerenza, autorizza la reimmissione delle acque a Viggiano e non la consente a Grumento Nova (distanti tra loro pochissimi chilometri) causa il parere contrario, neppure vincolante, del Sindaco di quest’ultimo paese. Ma chi se ne frega: c’è “pozzo Tecnoparco”. Cui prodest, Sindaco? Sicuramente non a noi cittadini e al nostro territorio: noi non prendiamo decisioni socioeconomiche, non ne abbiamo facoltà. Non abbiamo nemmeno bisogno di essere comprati con carte idrocarburi, con qualche pianticella e senza nessuna ricaduta occupazionale sul territorio. Abbiamo bisogno di vivere in luogo sicuro, che ci ridia quella serenità venuta a mancare da quando Tecnoparco tratta i rifiuti e i reflui speciali pericolosi e produce e fornisce energia (s)vantaggiosa per le aziende(?) u1ilizzando una centrale ad olio di palma che, com’è a Lei noto, è altamente inquinante anche se, per alcuni, è fortemente redditizia. Le confermiamo a gran voce di essere stanchi, incazzati e di non voler pazientare oltre. Non siamo più in grado di aspettare e fare da pacie.i tra i cittadini che per non percepire la puzza sono costretti a tenere i balconi chiusi con la calura di questi giorni che ha causato in molti (qualcuno anche Suo assistito) diarrea, depressione, stanchezza e ansia. Non pazientiamo ancora. Non sono minacce le nostre, ma semplici avvertimenti: ci stiamo organizzando per una grossissima manifestazione che coinvolgerà anche associazioni ambientaliste e altri comitati che hanno lo scopo di rendere la Basilicata pulita e non solo dai miasmi. Le chiediamo, pertanto, anche al fine di evitare situazioni spiacevoli per chiunque, cii adoperarsi affinchè la gente possa vivere respirando aria non puzzolente, né inquinante, ma pulita. Ribadiamo l’invito ad assumere, come massima autorità istituzionale, una posizione chiara e netta nei confronti della cittadinanza, di Tecnocparco e della Regione Basilicata, affinchè l’impianto diventi veramente un organismo al servizio del territorio oppure chiuda i battenti sino a quando non abbia coperto tutte le vasche e dimostri con i fatti di non essere causa di inquinamento.