Con una nota indirizzata al presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, che tiene ad interim la delega delle Politiche di Sviluppo, e al dirigente del Dipartimento, Giandomenico Marchese, il presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo, ha chiesto nuovamente di rifinanziare le due misure del Microcredito e del Tranched Cover.
La sollecitazione, che fa seguito a quella inviata dall’Associazione già lo scorso 1° settembre, si basa sul fatto che i due strumenti finanziari a favore delle pmi lucane hanno riscosso un notevole successo, grazie anche al ruolo svolto da Sviluppo Basilicata, favorendo l’accesso al credito delle imprese esistenti e agevolando la creazione di nuova imprenditoria.
Purtroppo, l’avviso pubblico per l’erogazione di microcrediti è scaduto lo scorso 30 giugno e il fondo per il Tranched Cover è ormai esaurito, con il risultato di rischiare di vanificare la domanda proveniente dalle aziende e dagli aspiranti imprenditori, molti dei quali giovani che necessitano del supporto regionale.
Per questo motivo il presidente di Confapi Matera ha chiesto alla Regione di incrementare la dotazione finanziaria del Tranched Cover e di rifinanziare la misura del Microcredito, al fine di dare risposte concrete e soddisfacenti ai tanti che lo richiedono. “Ci fa piacere – commenta De Salvo – che il presidente Pittella abbia giudicato positivamente questi strumenti, confermando sostanzialmente i nostri auspici espressi sin dal 1° settembre 2016 come risposta alla riduzione del credito alle imprese da parte delle banche”.
“Entrambe le misure regionali – dichiara il presidente di Confapi Matera – sono state gestite da Sviluppo Basilicata, società in house della Regione, che ha operato in stretta sinergia con il sistema imprenditoriale locale e con particolari ricadute positive in provincia di Matera”.
Il Tranched Cover, operativo dal 15 marzo scorso presso tutte le filiali della Banca Popolare di Bari, contava su una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro per concedere alle imprese finanziamenti da 50 a 500mila euro per investimenti o per il circolante con la garanzia regionale a copertura delle perdite. Grazie a questo strumento di ingegneria finanziaria le pmi lucane hanno potuto accedere al credito bancario per ricorrere a nuovi investimenti, capitalizzare l’azienda, rientrare dalle esposizioni debitorie o più semplicemente acquisire liquidità nelle casse aziendali. Oggi il fondo è esaurito.
Del tutto chiuso, invece, è l’avviso pubblico sul Microcredito, scaduto il 30 giugno scorso perché legato al Programma Operativo 2007-2013, ma rifinanziabile con la nuova programmazione 2014-2020. La finalità è quella di concedere prestiti a tassi agevolati per creare nuove imprese, sostenere l’impresa giovanile, consolidare quella femminile, agevolare il trasferimento familiare.