Miele (Rete Imprese Italia di Potenza): accelerare l’iter per l’approvazione della nuova Legge Quadro in materia di artigianato.
“I dati del Cerved sulla scomparsa in Basilicata di pmi specie nei settori artigianato e commercio confermano gli anni orribili che abbiamo trascorso: al 2014 il 19,8% delle pmi lucane attivate nel 2007 hanno cessato l’attività”. Lo sottolinea Antonio Miele presidente di Rete Imprese Italia Potenza e di Confartigianato riferendo che in dettaglio “l’ecatombe di laboratori, ditte artigiane, esercizi commrciali in sette anni è stata causata da 46 fallimenti decretati, 23 altre procedure fallimentari, 96 ditte sono state messe in liquidazione e 137 soono interessate da altre procedure di crisi. Il 2015 – dice Miele – per noi si apre con una priorità da scrivdere nell’agenda della politica e della Regione: accelerare l’iter per l’approvazione della nuova Legge Quadro in materia di artigianato con l’obiettivo di adeguare la normativa, migliorare l’erogazione del credito, rafforzare la formazione e l’apprendistato per favorire nuova occupazione ed autoimprenditoria giovanile. L’ho definita una sorta di “tela di Penelope” ricordando che dal 2012 è stato predisposto un testo che, proprio come la “tela di Penelope” è stato rivisto, rinviato ad approndimenti e non ha avuto alcun esito conclusivo, mentre anche di recente le associazioni di categoria su invito del Dipartimento Attività Produttive hanno fatto pervenire le proprie osservazioni. Siamo l’unica Regione d’Italia che non dispone di una normativa quadro aggiornata e per l’introduzione delle procedure telematiche per l’iscrizione agli Albi le Camere di Commercio di Pz e Mt si sono sostituite alla carenza. Quanto al credito il recente grido d’allarme del Presidente della Camera di Commercio di Potenza Lamorte a cui va tutto il riconoscimento per il lavoro svolto a tutela delle pmi non può essere ulteriormente sottovalutato. Va ribadita l’esigenza di rafforzare gli strumenti Cofidi affidando a Sviluppo Basilicata, rinnovata e riadeguata nelle sue funzioni, solo il ruolo di “conto garanzia” mentre oggi accade che alcuni Cofidi extraregionali hanno funzioni e compiti di credito artigiano per conto della Regione Basilicata. L’artigianato, che nella nostra regione conta circa 11.361 imprese e da sempre considerato settore trainante dell’intera economia regionale ha subito una fase di stagnazione, proprio per le persistenti difficoltà di accesso al credito a causa delle eccessive garanzie che vengono loro richieste dagli istituti di credito, nonostante la pratica sia assistita dalla garanzia dei Confidi, senza riservare la necessaria importanza ai progetti d’investimento”.