Nuovi Centri per migranti di Boreano e Gaudiano, Pietro Simonetti (Csres): “Si ricomincia da capo per responsabilità della Regione Basilicata”. Di seguito la nota integrale.
Durante la riunione del Tavolo anticaporalato della scorsa settimana Il Capo gabinetto della Giunta Michele Busciolano, che dovrebbe gestire le politiche migranti, dopo che Bardi ha disapplicato tutte le norme e le strutture previste dalla legge regionale in vigore ,aveva annunciato la sottoscrizione di una convenzione con l’ Ater di Potenza.
La convenzione prevedeva la realizzazione delle strutture di accoglienza di Boreano e Gaudiano, ora circa 10 milioni di investimenti UE dopo la ristrutturazione dei costi per aumenti materiali e servizi per 300 posti e servizi.
Il 3 aprile scorso Busciolano ha cambiato idea:ha deliberato, “motu proprio”, di ricercare professionisti interni alla Regione per gli adempimenti progettuali e attuativi di rito.
Atto che doveva essere predisposto dal 2021 per l’area di Venosa e successivamente per Lavello.
Perchè non e stato fatto prima? Il 2022 e trascorso per confezionare una convenzione con Ater.
Perchè non è stata sottoscritta? Cosa e accaduto dopo la riunione in Prefettura?
Si tratta dell’ennesimo atto di cattiva amministrazione che danneggia lavoratori ed imprese impegnate nella lotta contro il Caporalato e per la realizzazione di nuove strutture per l’accoglienza e servizi.
Dalla Regione intanto nessuna misura per individuare il gestore del Centro di Palazzo,350 posti e servizi che dovrebbero aprire il prossimo giugno.
Silenzio anche per gli interventi nel Metapontino dopo il fallimento della iniziativa della Arlab/Alsia del 2022 sempre finanziata dalla UE.
Nonostante le iniziative dei Prefetti Lucani continuano la cattiva amministrazione, le omissioni ed i ritardi che aiutano anche i caporali nella gestione e sfruttamento dei lavoratori anche lucani.
Non ancora pubblicato il rendiconto delle spese pari ad oltre 4.5 milioni del Progetti Su.Pr.Eme e finanziamenti della UE. per la lotta al caporalato e l’inclusione.
Nullafacente si conosce di come sono stati spese le risorse e di quanto perso o trasferito ad altre Regioni del Sud.
Forse occorre che i Prefetti ed il Ministero organizzino un incontro,chiudendo a chiave i partecipanti in una sala,fino alla conclusione di cosa fare per non perdere i finanziamenti traslocando anche i progetti nel Poc che scade il 31/12/2025 e per chiedere conto della gestione dei fondi UE programmati nei tavoli regionali con le parti sociali,gli Enti locali e del Volontariato:complessivamente oltre 18 milioni compresi i fondi PON Legalità.