“La Regione Basilicata ha partecipato con Puglia, Calabria, Sicilia e Campania, con i vertici dei ministeri dell’Interno e del Lavoro, i Commissari di Foggia, Castelvolturno e San Ferdinando all’incontro con la delegazione della Commissione Europea, per l’attività istruttoria del progetto interregionale “Suprime ” per la lotta al caporalato e l’eliminazione dei ghetti del Mezzogiorno dove sono schiavizzati oltre 18 mila migranti”. Lo rende noto Pietro Simonetti (Coordinamento politiche migranti Regione Basilicata).
“Un tetto, un contratto di lavoro regolare con salario contrattuale, il trasporto nei luoghi di lavoro e l’assistenza socio sanitaria. Da schiavi a cittadini. Ecco – spiega Simonetti – l’obiettivo della misura europea. La Commissione Europea entro il prossimo luglio validerà il progetto che si collega alle altre risorse complementari del Pon Legalità, Inclusione e dei Por regionali. Nel corso dell’incontro romano, inoltre, l’Ispettorato nazionale del lavoro ha informato che è operativa la fornitura da parte di Agea, ente pagatore, dei dati relativi alle aziende agricole che ricevono contributi comunitari per i diversi prodotti coltivati con la relativa produzione ed etteraggio ai fini del controllo incrociato per addetti assunti”.
Valuto importante – ha aggiunto – la rinnovata attenzione della Unione europea sulla questione centrale del superamento dei ghetti, della liberazione dei nuovi schiavi e degli investimenti per la legalità, accoglienza e giusto salario. L’esperienza della Basilicata, prodotta dal tavolo di Coordinamento regionale che lavora presso la Prefettura di Potenza, è stata assunta a riferimento come buona ed innovativa pratica a livello nazionale”.
“Stamani in Prefettura a Potenza – ha continuato Simonetti – il Coordinamento esaminato il piano 2018 per le due aree assumendo le decisioni di merito anche con i Comuni interessati. Per quanto riguarda i nuovi centri di accoglienza per i lavoratori stagionali (fondi Pon Legalità) il Comune di Scanzano ha approvato gli atti amministrativi per l’uso dei finanziamenti accordati e la conclusione dei lavori. Il sindaco di Palazzo S. Gervasio, che più volte ha partecipato e condiviso, assieme al Tavolo prefettizio la candidatura del sito per il nuovo centro, ha chiesto alla Regione – ha concluso – la redazione di un progetto inclusivo che veda ricadute sull’intera Comunità. Il Tavolo ha indicato il percorso per l’uso di importati risorse, come ha fatto il Comune di Scanzano”.