Gli operatori turistici lucani non si facciano trovare impreparati a cogliere le nuove opportunità della “Misura 22” quella che si occupa specificamente del turismo all’interno del documento di attrazione di investimenti e rilancio dell’economia approvato dal Governo Letta che va sotto il nome di ‘Destinazione Italia’. E’ l’appello del Centro Studi Turistici Thalia.
Intanto, se su un intero documento che comprende 50 misure una sola riguarda nello specifico il turismo, è anche vero che sono almeno 10 le iniziative previste nella road map dell’esecutivo che andranno a interessare anche le aziende del settore. In specifico, il capitolo dedicato al settore pone come obiettivi la destagionalizzazione dei flussi, la riqualificazione dell’offerta ricettiva e la crescita dimensionale delle aziende. Per fare questo, si propone di riconoscere per 3 anni benefici fiscali per le imprese che si aggregano, di rafforzare gli incentivi alle reti di impresa e di concedere incentivi a investimenti greenfield e brownfield di sviluppo turistico. Inoltre, si prevede la nascita di una normativa nazionale unitaria per la classificazione alberghiera e incentivi economici per investimenti dedicati a poli turistici soprattutto nel Mezzogiorno. E ancora, misure per la destagionalizzazione, con la creazione di un calendario di eventi sul territorio e una serie di accordi con i tour operator, la riqualificazione dell’istruzione turistica, lo sviluppo di una strategia digitale, con al centro il portale Italia.it e l’incentivazione di attività turistiche a basso impatto ambientale.
“A conferma che il turismo è un bene sempre più irrinunciabile, nonostante il perdurare dell’instabilità economico-finanziaria in Europa, il nervosismo delle Borse, la crisi politico-religiosa sulla sponda africana del Mediterraneo e la destabilizzazione nel Medio Oriente – commenta Piero Scutari, presidente del C.S. Thalia – c’è lo studio sul “Pil del turismo italiano incoming” realizzato dal Ciset, Centro internazionale di studi sull’economia turistica, presentato in occasione del lancio del nuovo progetto di Confturismo. A livello mondiale l’andamento del turismo, nei primi 6 mesi dell’anno – dice lo studio – e’ stato superiore alle attese, sia in termini di movimento (+5%) che di spesa; l’Europa meridionale e mediterranea ha fatto segnare un +6%. La domanda turistica mondiale è infatti in costante aumento con più di 1 miliardo di arrivi internazionali ogni anno destinati a raddoppiare entro il 2030. Sia in Europa che in Italia il turismo incoming (stranieri che arrivano in Italia) è in espansione e di questo trend beneficia anche il turismo organizzato che rappresenta circa il 20% del movimento complessivo. In frenata, invece, il turismo organizzato outgoing: le offerte sul web penalizzano i pacchetti e vince il “fai da te”.
“Il turismo – aggiunge Giuliano Scavetta, consulente del C.S. Thalia e titolare Camartour – potrebbe essere il motore della ripresa ma in Italia siamo in presenza di una crisi che non ha precedenti, mentre la politica dovrebbe dedicarsi di più a questa grande opportunità, innanzitutto con lo stop alla “enorme tassazione”, che ha ridotto investimenti e competitivita’. Non si può nascondere l’andamento non brillante dell’estate che si avvia alla conclusione, caratterizzata dalla crescita dell’incoming e dalla sofferenza del turismo italiano. Se ad agosto e’ arrivato il primo segnale di recupero, infatti, cio’ non e’ servito a bilanciare la perdita degli altri mesi. I dati, purtroppo, non sono positivi. Un bilancio piu’ scuro che chiaro, insomma, che peraltro arriva dopo ben cinque anni di crisi.
Quanto alla Misura 22 Scavetta insiste: “ l’Italia rimane in cima ai desideri di viaggio, deve ora essere posta in condizione di intercettarli pienamente, puntando a una destagionalizzazione del flusso turistico, a una riqualificazione dell’offerta ricettiva, a una crescita dimensionale delle aziende del settore. Per questo molta attenzione va mostrata in direzione dello sviluppo di una strategia digitale per il turismo per fare in modo che il portale Italia.it come piattaforma di comunicazione e di promo-commercializzazione comprenda anche portali regionali adeguati come nel nostro caso. Infine bisogna aumentare la presenza sui social network e adottare misure volte a incentivare l’innovazione nel settore turismo, sia per i prodotti, sia per i servizi; incentivare le attività turistiche a basso impatto ambientale, quali il cicloturismo e il trekking, capaci di generare forti flussi economici con limitati investimenti pubblici”.