L’azione del Governo Monti non convince le piccole e medie imprese ma trova consensi in ambito politico regionale. Riportiamo di seguito le note inviate da Confesercenti Matera e dal Consigliere regionale del PD Luca Braia.
Nota di Confercenti Matera
Le piccole e medie imprese avanzano una serie di dubbi e perplessità circa l’azione portata avanti dal Governo Monti che, nato per salvare l’Italia da un imminente default, non ha varato ancora alcuna misura per la tanto agognata crescita.
E’ quanto sostiene il Presidente di Confesercenti di Matera, Francesco Lisurici, che spera di avere almeno alle spalle il rischio fallimento ma resta preoccupato per i dati ufficiali diffusi da Bankitalia relativi al mese di gennaio 2012 che non sembrano affatto confortanti!
Il debito pubblico, a gennaio, ha stabilito purtroppo un nuovo record attestandosi a 1935,8 miliardi di euro, in crescita di 38 miliardi rispetto al mese precedente; il fabbisogno finanziario del mese è a 4 miliardi di euro, più elevato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso quando era di 2,5 miliardi di euro.
Per quanto concerne le liberalizzazioni, il Governo e’ intervenuto ancora una volta su attività commerciali già duramente toccate dalla crisi (giornalai, bar,ecc), aumentandone di fatto gli orari di lavoro.
L’utilizzo del contante fino a 1000 euro sta causando un crollo dei consumi e inoltre, l’inasprimento dei controlli presso le solite attività commerciali (bar, ristoranti, pizzerie, pub, locali notturni) rischia di far credere agli Italiani che la causa della crisi è da addebitare alla sola evasione fiscale delle attività commerciali.
E come se tutto questo non bastasse, con l’ultima bozza che si va delineando sulla riforma del lavoro, il prezzo più alto da pagare sarà a carico delle micro imprese: maggiori oneri per applicare contratti a tempo determinato, più denaro a favore dei nuovi fondi di disoccupazione; in cambio di cosa, visto che l’abolizione dell’art. 18 non le riguarda affatto?
Ma dove si intende arrivare con questo genere di pressione messa in atto dal Governo? Occorre attuare politiche tese allo sviluppo per far riprendere l’economia e creare nuovi posti di lavoro; ma di questo non se ne parla.
Le micro imprese costituiscono la stragrande maggioranza del tessuto produttivo esistente e meritano, ad avviso del Presidente Lisurici, maggiore attenzione.
Francesco Lisurici, presidente Confesercenti Matera
Nota del Consigliere regionale del PD Luca Braia
Le parole del presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker per il quale noi politici “Sappiamo bene cosa fare e che quello che non sappiamo è come farci rieleggere dopo averlo fatto” . e la dichiarazione di Monti al convegno organizzato a Milano da Confindustria “”Cambia Italia riforme per crescere” in cui ha ricordato che “ognuno deve cedere qualcosa rispetto al legittimo interesse di parte “, meritano una riflessione profonda anche di tutta la politica lucana , chiamata oggi come non mai ad anteporre gli interessi generali alle carriere personali.
Il paradigma secondo cui “conservare lo status quo” mette più al riparo le carriere politiche che un atteggiamento riformatore quanto mai utile al paese, non ha più ragione di esistere in un mondo che cambia e si evolve in maniera netta veloce ed incontrovertibile.
Gli interessi delle comunità oggi si difendono se in maniera netta e decisa si mettendo in atto riforme coraggiose ed incisive, in grado di rendere più semplice, trasparente ed efficiente la pubblica amministrazione, rendendone più efficace la relativa spesa , sostenendo in maniera intelligente il sistema delle piccole e medie imprese nel loro percorso di aggregazione e crescita competitiva e stabilendo con la grande impresa regole chiare e trasparenti e rapporti leali di reciproca convenienza, mettendo a loro disposizione da una parte anche strumenti di flessibilità sul lavoro possibili ma pretendendo investimenti adeguati e comportamenti eticamente corretti come quelli chiesti dal Presidente Monti a Marchionni della FIAT , nell’incontro di qualche giorno fa.
Guai se in questo contesto di grande difficoltà sociale ed economica, “noi politici” pensassimo ed agissimo inseguendo un presunto tanto facile quanto illusorio consenso, con atteggiamenti populistici e demagogici, nella convinzione di poter ottenere un effimero quanto improbabile ritorno elettorale, faremmo un danno straordinario non solo a noi stessi ma quello che più preme alla comunità che ognuno di noi è stato chiamato ad amministrare.
Al pari di un’accelerazione delle istruttorie per l’attuazione delle misure di sostegno del sistema produttivo lucano e di accompagnamento in particolare alle nostre piccole e medie imprese, anche il consiglio regionale della Basilicata e la maggioranza che la sostiene, come il governo nazionale, è chiamata, in maniera unitaria e condivisa, a concludere rapidamente, il processo di riforma in settori strategici e centrali come la sanità e l’ agricoltura, che dovranno rappresentare le nostre priorità sin dalle prossime settimane.
Per dirla con le parole dell’assessore Martorano, con l’approvazione del nuovo piano sanitario regionale si dovrà puntare, a ridurre gli sprechi , alzando il livello dell‘offerta e poiché per la gestione economica, ai trasferimenti dello stato «non si potrà che includere anche il concorso dei cittadini”, a questi dobbiamo offrire servizi e risposte, “dobbiamo chiedere e dobbiamo dare “ , puntando piuttosto che a cercare un facile riscontro, a lavorare per salvare l’intero sistema meritando un solido e duraturo consenso.
Luca Braia, Consigliere regionale e Presidente del PD in Consiglio Regionale
Braia, tante parole senza dir nulla!!! COMPLIMENTI!!!!!
Ma BRAIA sta bene, mangia e beve a spese NOSTRE! che vuoi di più?