Una valanga. Hanno già superato quota mille, in una sola settimana, le adesioni alla petizione online lanciata dalla CNA per difendere e tutelare gli interessi dei carrozzieri, oggi duramente colpiti dalle disposizioni contenute nel Disegno di legge sulla Concorrenza, approvato dalla Presidenza del Consiglio lo scorso 20 febbraio.
“E’ la terza volta che dobbiamo far fronte ad un attacco diretto – è scritto in una nota dell’Unione CNA Autoriparazione – che rischia di relegare il mercato della riparazione sotto l’inaccettabile controllo del mondo assicurativo. Un’operazione che è l’opposto esatto della concorrenza”.
La CNA e il mondo delle carrozzerie indipendenti sono in mobilitazione. Si stanno moltiplicando in questi giorni gli incontri tra le imprese e i Parlamentari in tutta Italia, per approfondire e discutere l’impatto negativo del provvedimento e per individuare i necessari correttivi”.
“Il divieto di cessione del credito e il risarcimento in forma specifica del danno, presso le carrozzerie convenzionate con le assicurazioni violano gravemente la libertà di scelta dell’automobilista, e determinano un evidente condizionamento del mercato da parte delle mondo assicurativo. Si consegnerebbe il mercato della riparazione alla rete delle officine convenzionate, sulle quali le assicurazioni hanno un controllo pressoché totale, in termini di tariffe, costi e tempi di riparazione, mettendo in serio pericolo la qualità e la sicurezza delle riparazioni”.
“Per la CNA – ha concluso Renato Zaccagnino presidente CNA Potenza – la concorrenza si regge sulla garanzia di libertà di scelta, garantita da regole costruite sulla trasparenza e sulla piena responsabilità degli operatori economici”. Non sono certo queste invece le condizioni per garantire l’uscita dalla crisi e il recupero della competitività del sistema Basilicata, a cui guardiamo e per rilanciare le micro e piccole imprese. Per noi gli interventi mirati vanno quindi accompagnati da adeguate politiche che migliorino il contesto in cui operano le imprese”.
Sono complessivamente 1.154 le ditte di settore in Basilicata (tra commercio al dettaglio e riparazione) e a fine 2014 il saldo è stato negativo di 26 unità (20 immatricolazioni contro 46 cancellazioni).