Mobilitazione precari scuola, intervento Uil Scuola Potenza. Di seguito la nota integrale.
Per la UIL, una scuola che stenta a partire, tra carenza di banchi, mascherine insufficienti, alunni in quarantena, contenziosi su chi deve gestire eventuali casi di infezioni, non va ulteriormente stressata. E’ un’avventura che può finire male.
Molti docenti si sposteranno da una città all’ altra, da una regione ad altra, nella speranza di maggiori “chances”, coinvolgendo nelle procedure migliaia di componenti delle commissioni, gli addetti alla vigilanza individuati tra il personale scolastico ed infine gli addetti alla sanificazione dei locali e delle attrezzature tecnologiche necessarie, implementando così le possibilità di entrare in contatto con altri possibili contagiati.
Tale sorte toccherà anche a tutti i docenti precari Lucani che, a causa delle aggregazioni territoriali, per cui saranno costretti a recarsi in Sicilia, Puglia, Campania, Lazio e Lombardia, ossia nelle regioni che, al momento, registrano un alto tasso di positivi, per cui sarà inevitabile l’essere esposti al rischio di contagio; rischio che sarà potenziato anche dalla necessità di utilizzare i mezzi di trasporto pubblici, che, come ben sappiamo, al momento, non riescono a garantire la sicurezza e a limitare il contatto tra i passeggeri.
Anche chi non vede o non sente si rende conto che il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina sta conducendo una battaglia personale contro i precari e chi li rappresenta. La fretta di mettere in piedi un concorso senza le dovute garanzie è emersa di fronte alle domande dei sindacati.
Sono circa 70.000 gli aspiranti divisi in tutte le regioni; saranno sottratti al loro lavoro scolastico, come lo stesso sarà per i commissari (se li trovano o li obbligano), che si dovranno dividere tra lezioni al mattino e correzioni il pomeriggio. Una confusione che ricadrà sugli studenti che rischiano di vedere un altro anno andare in fumo. E’ così difficile capire che sotto pressione non si lavora bene.
Sul corpo debilitato della scuola si vuole, dopo le graduatorie provinciali, introdurre un altro stress che il sistema non potrà reggere.