Il tragico incidente mortale nelle campagne di Miglionico è la tragica conferma che la principale causa di infortunio sul lavoro nelle aziende agricole lucane è costituita dal ribaltamento del mezzo agricolo (72 per cento dei casi) seguita, con il 12 per cento, dagli investimenti con mezzi agricoli. Tra le cause più diffuse: un parco di automezzi agricoli vecchio e obsoleto, oppure la non adeguata preparazione alla guida del mezzo e l’impiego di mezzi in terreni impervi.Lo evidenzia Cia-Agricoltori di Matera riferendo i risultati più rilevanti del progetto Agriprev, progetto di ricerca sulla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro per il settore agricolo selezionato dal ministero del Lavoro e della Politiche Sociali, che la Cia intende rilanciare insieme alla campagna “Coltiviamo la vita”. I giovani di età compresa fra i 18 e i 34 anni rappresentano la categoria meno soggetta ad incidenti mortali (appena il 7% nell’ultimo quinquennio).All’estremo opposto si colloca la classe degli “over 66” nella quale, l’incidenza degli infortuni mortali risulta pari addirittura al 47%. Se si considera che la categoria dei conducenti con età compresa fra i 50 e i 65 anni rappresenta un ulteriore 26% degli incidenti, si evince come più di due incidenti su tre vede coinvolti operatori sopra i 50 anni. Nel primo trimestre del 2019, in Italia, il numero degli infortuni sul lavoro in agricoltura denunciati sono stati 7.500, con un aumento del 9,3% rispetto allo stesso periodo del 2018, e ventidue vittime sul lavoro.E la principale causa degli infortuni in agricoltura è data dal ribaltamentodei mezzi meccanici.
Promosso dal 2011 dalla Cia di tre regioni (Umbria, Basilicata, Toscana), Fondazione Labos, Ispesl-Inail e ItaliaInnova, il progetto e la campagna di prevenzione da infortuni e malattie professionali hanno come obiettivo quello di diffondere concretamente, nella pratica reale, la cultura della sicurezza nelle aziende agricole. La ricerca, che costituisce la parte essenziale del progetto, è stata condotta su un campione di oltre 900 agricoltori operanti in Basilicata (250), Toscana ed Umbria. In particolare, la disattenzione o la stanchezza magari abbinata all’età avanzata – è emerso dall’indagine – sono elementi di criticità che si aggiungono alla presenza nelle nostre aziende agricole di mezzi meccanici inadeguati e comunque non dotati o addirittura privi di protezioni. La Cia rilancia la proposta di un provvedimento per la rottamazione dei vecchi automezzi agricoli e di aiuti per l’acquisto di automezzi nuovi. Per quanto riguarda le malattie professionali anche se l’agricoltura lucana resta un settore lontano dai livelli del settore industriale, per lavorazioni che comportano l’uso di prodotti chimici o movimentazione di carichi, i dispositivi di protezione individuali ed il rispetto di comportamenti idonei a salvaguardare la salute – è stato evidenziato – devono diventare motivi di attività formative degli agricoltori.
“L’agricoltura – sottolinea la Cia di Matera – non necessita di grandi e sofisticati sistemi di prevenzione e controllo della sicurezza ma piuttosto di buone pratiche, di giuste precauzioni tecniche e di una razionale organizzazione del lavoro, elementi di forte incidenza sull’abbattimento dei rischi. Inoltre è necessario investire, in via prioritaria, sulla formazione e l’informazione dei datori di lavoro e dei lavoratori. Oggi, con le nuove norme in materia di sicurezza sembra affermarsi finalmente il concetto di una sicurezza sostanziale, più che formale. Uno degli obbiettivi che si prefigge il progetto Agriprev è proprio la semplificazione e la modularità degli adempimenti in base alle tipologie dei destinatari. “Il nostro obiettivo – continua la nota – è quello, attraverso la diffusione di semplici e buone pratiche di lavoro, di far in modo che la prevenzione all’interno delle aziende agricole sia sempre più efficace ed efficiente. La nostra regione è caratterizzata dalla presenza di numerose micro aziende agricole, o meglio aziende familiari, che necessitano di una normativa specifica in campo di sicurezza e prevenzione.
Per la Cia è importante fare rete per una maggiore prevenzione, attraverso la formazione e la divulgazione delle buone pratiche, ma anche migliorando la qualità degli strumenti utilizzati e con l’ammodernamento di impianti e attrezzature. Sono quindi auspicabili tutti quegli interventi finanziari che possano favorire l’adozione da parte delle imprese di misure che elevino le condizioni di sicurezza rafforzando anche la figura del responsabile dei lavoratori per la sicurezza.
Giu 23