“Il corpo dell’ultimo disperso nel cantiere di via Mariti a Firenze è stato recuperato dai vigili del fuoco, affidato all’autorità giudiziaria per l’identificazione e il riconoscimento nell’istituto di Medicina legale dove ci sono le salme degli altri quattro lavoratori deceduti nel crollo del 16 febbraio. Questa tragedia riaccende i riflettori sul tema della sicurezza sul lavoro. L’Italia secondo gli ultimi dati Inail, non può consolarsi: le cifre nel rapporto riferiti al 2023 affermano che, prosegue ininterrottamente la strage sui luoghi di lavoro, una piaga sociale che uccide lavoratori e che distrugge le famiglie”.
Lo dichiara con immensa tristezza Pino Giordano, Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, dopo il recupero del V° operaio morto nel cantiere di un supermercato in costruzione a Firenze.
Per l’Ugl Matera, “il nostro territorio lucano è in zona rossa per incidenza di incidenti sul lavoro di circa il 30% rispetto alla media nazionale relativamente al 2023. Una enumerazione che non è per niente ammissibile. La scarsa o inesistente attenzione al tema della sicurezza sul lavoro, che viene messa in atto in ogni singola attività lavorativa, è un tratto comune che lega la maggioranza dei casi. Come sindacato – prosegue Giordano – riteniamo che vada intensificato il lavoro fra istituzioni, parti sociali e datoriali per definire le proposte volte a implementare gli investimenti sulla sicurezza, rafforzare le norme di contrasto al caporalato e al lavoro nero, potenziare il coordinamento delle banche dati e degli organi di vigilanza e aumentare l’organico del personale ispettivo indispensabile per effettuare i controlli a 360°. O non si rispettano le norme e i protocolli o questi non ci sono. In entrambi i casi non si può parlare di fatalità. Di fronte a questi numeri che la nostra provincia registra è intollerabile parlare di tragica fatalità: a tutti noi italiani –aggiunge Giordano – il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ci dà insegnamento sostenendo che, le morti sul lavoro siano un oltraggio alla convivenza civile, e per l’Ugl Matera è così. Da anni attraverso manifestazioni e mobilitazioni, l’Ugl porta all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni il drammatico fenomeno delle cosiddette ‘morti bianche’ e per dire basta infortuni mortali sul lavoro. Il tema della sicurezza – conclude Giordano – deve continuare ad essere sempre al centro dell’agenda politica e rappresentare la priorità in un Paese che fonda la propria Costituzione sul diritto al lavoro”.