Una prima risposta dei lavoratori lucani e di Cgil e Uil alla “tragedia” del cantiere di Firenze con la morte di 5 operai: con lo sciopero nazionale di due ore oggi si sono svolti sit-in davanti le Prefetture di Potenza e di Matera. Come ha sottolineato Giuseppe Galgano responsabile sicurezza della Uil Basilicata “una giornata di sconfitta per lavoratori, sindacati e Paese, ma – ha aggiunto – anche per rinnovare il nostro impegno che non verrà mai meno. Non abbiamo più alcuna voglia di manifestare dopo la morte di lavoratori perché la vita delle persone è il bene supremo e dobbiamo rafforzare ogni sforzo facendo di tutto perché non accada più”. Vincenzo Esposito, segretario Cgil Potenza, ha denunciato la causa principale che è il subappalto, “uno strumento perverso – ha detto – che mette i lavoratori in una condizione di insicurezza. Gli operai sono l’anello debole del sistema del risparmio sui costi come se la vita avesse un costo. Il numero molto limitato delle ispezioni riprova che anche lo Stato punta al risparmio e non ce la fa”. Poi ha chiesto l’istituzione del reato di omicidio sul lavoro e di modifiche alla normativa in vigore. Della specifica “questione di genere” ha parlato Sofia Di Pierro, della segreteria confederale Uil: “La promozione dell’uguaglianza di genere e le iniziative volte a colmare il divario occupazionale tra uomini e donne devono prestare particolare attenzione anche alla sicurezza sul lavoro”. Di Pierro fornisce alcuni dati: nel corso dell’ultimo quinquennio la quota degli infortuni in itinere sul totale dello stesso sesso è stata sempre più elevata per le donne rispetto a quella degli uomini (mediamente 21% contro 11%) e anche per i casi mortali questo rapporto è risultato sempre più alto per la componente femminile rispetto a quella maschile (mediamente 40% contro 21%). Poi ci sono i disturbi muscoloscheletrici e la necessità di una prevenzione specifica per genere. Anche nel 2021 a colpire i lavoratori nel complesso sono state soprattutto le malattie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, che insieme a quelle del sistema nervoso raggiungono l’82% del totale delle denunce. Dietro a questo risultato medio si nasconde, però, una differenza ben marcata tra uomini e donne: se le patologie citate rappresentano il 78% delle denunce dei lavoratori, la stessa percentuale, infatti, sale al 92% tra le lavoratrici (13.705 delle 14.878 denunce femminili complessive). Di Pierro ricorda il Progetto Essere In-Sicuri che la Uil sta realizzando come iniziativa pilota al Liceo Scientifico Galilei di Potenza per coinvolgere gli studenti. Per Michele Palma (Fillea-Cgil) e Carmine Lombardi (Feneal-Uil) ” proprio perché i cantieri sono i luoghi dove si verifica il maggior numero di incidenti bisogna accrescere ogni attenzione sul sistema subappalto e sulla formazione degli edili. La carenza di manodopera italiana costringe le imprese ad assumere specie extracomunitari senza alcuna informazione e formazione”.
Il presidio si è concluso con un incontro in Prefettura con il Prefetto Michele Campanaro che ha ricevuto la delegazione di Cgil (Esposito, Giorgia Calamita, Michele Palma, Antonio Lamorte) e di Uil (Galgano, Di Pierro, Carmine Lombardi). Al tavolo sono stati ricordati Carmine Picerni, morto alla Dalmine nel 2018 e Rosella Mastromartino investita da un autobus nel 2021 mentre era alla fermata dei bus nell’area industriale di Melfi. E’ stato lo stesso Prefetto Campanaro a sottolineare l’azione svolta dopo la morte di Mastromartino convocando un incontro e chiamando tutti gli enti responsabili ad intervenire per superare la grave situazione di servizi primari a San Nicola di Melfi. Il Prefetto ha ricevuto il documento consegnato ed ha ribadito l’impegno costante ad affrontare le questioni sollevate. L’attenzione che il Governo e la ministra del Lavoro Marina Calderone stanno riservando alla sicurezza sul lavoro – hanno sostenuto i dirigenti di Cgil e Uil – è certificata dagli inesistenti interventi in manovra e dal numero degli incontri che si sono svolti con le parti sociali: l’ultima convocazione risale addirittura allo scorso mese di luglio. Un silenzio assordante, nonostante sia stata presentata unitariamente una piattaforma sul tema sin dal novembre del 2021.
Al presidio di piazza Prefettura Potenza il candidato presidente della Regione Angelo Chiorazzo è venuto per testimoniare innanzitutto solidarietà ai sindacati per il “grave tributo di padri di famiglia e lavoratori” e per ascoltare, con un confronto diretto con dirigenti e delegati di Cgil e Uil, cosa accade in Basilicata e le proposte di cosa è possibile fare. “La Regione – ha detto Chiorazzo – non può tirarsi fuori e scaricare su Governo ed enti preposti”.