Il Festival della Crescita fa tappa nella giornata di mercoledì 31 maggio anche a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019. L’evento è promosso in collaborazione con l’azienda Mosaico Digitale e con il sostegno della Fondazione Matera-Basilicata 2019.
PerFormare le Culture. Territori in crescita è il titolo del programma e obiettivo della condivisione aperta al pubblico, mettendo in scena visioni e progetti che connettono la “crescita” di città, territori e persone, tra formazione e best practice, nuova imprenditorialità e turismo. Con il meglio dell’innovazione digitale che attraversa e implementa ogni ambito di vita e di lavoro.
Dopo le prime tre tappe del Festival, a Oderzo, Roma e Siena, che hanno rispettivamente visto un’articolazione in chiave di visioni e progetti d’impresa, di focus sulle generazioni e di frontiere della comunicazione, a Matera i tre nuclei di “crescita, sviluppo e innovazione” sono declinati nella dimensione di territori e talenti da valorizzare, quali contesti umani, culturali e geografici.
“Credo non ci sia termine più coerente di crescita, con ciò che è avvenuto a Matera, una città che ha lasciato l’abito della miserabilità per indossare quello europeo”. Lo ha sostenuto oggi il sindaco Raffaello de Ruggieri aprendo i lavori del Festival della Crescita a Casa Cava.
“ E’ questo il senso della crescita di questo territorio, avvenuta attraverso un’operazione di socializzazione della cultura. Lentamente – ha aggiunto – attraverso una operazione educativa e informativa, la comunità ha cominciato a comprendere che non viveva in un luogo definito in passato vergogna nazionale, ma che, al contrario, possedeva valori territoriali straordinari. I materani, dunque, sono diventati consapevoli della qualità territoriale, hanno vissuto la militanza civica, il protagonismo che è diventato orgoglio di appartenenza.
La cultura, a Matera- ha sottolineato inoltre il sindaco – non è segno dell’effimero ma della produzione e della diffusione. Siamo consapevoli che la cultura sia energia, propellente sociale, capacità di trasformare il pensiero in azione. La nostra è una cultura praticata, operaia.
Matera, una città che ha 8000 anni, ma che si muove sulla piattaforma sociale del futuro, un itinerario su cui stiamo lavorando con iniziative come la sperimentazione della tecnologia 5G che ha scelto proprio la nostra città come una delle 5 in Italia in cui avviare questo processo.
In termini di crescita, inoltre, la data del 5 giugno sarà importante perché sarà a Matera il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che traccerà i nuovi processi per il rilancio del Mezzogiorno in cui, siamo certi, il digitale sarà elemento forte di questo momento per ottenere la crescita mentale, essenziale nel nostro tempo. Abbiamo l’ambizione di fare di Matera – ha concluso il sindaco – un luogo in cui i vicinati contadini diventino vicinati digitali”.
“La città più antica d’Europa che diventa cula delle moderne innovazioni, mantenendo forte l’identità dei luoghi”. Così Antonio Nicoletti, dirigente di staff per la Programmazione Strategica e i Fondi europei, tra l’altro, ha illustrato il percorso di Matera Intervenendo ai lavori del Festival della Crescita promosso da Future Concept Lab.
Nicoletti ha infatti intitolato il suo contributo parlando di Matera da “Città di pietra a città digitale e ritorno”.
“Stiamo vivendo una trasformazione che cerchiamo di indirizzare, anche grazie alle sollecitazioni del Dossier di candidatura, nelle politiche delle pratiche quotidiane. La città di pietra indica un’immagine evocativa che ha sollecitato creativi e artisti nel corso degli anni. Il momento che viviamo oggi segna una transizione, dopo un altro momento della nostra storia in cui Matera visse una fase di visibilità internazionale – ha spiegato Nicoletti con riferimento al secondo Dopoguerra. – Oggi è ancora simbolo di riscatto di una città del sud, che vive un’epoca di transizione, ma verso un’economia digitale. Lo dimostrano i grandi numeri in termini di investimenti infrastrutturali e la velocità dell’incremento dei flussi turistici: dal 2014 al 2015 abbiamo registrato un aumento che ha superato quello di Glasgow nell’anno della sua designazione a Capitale europea della Cultura.
La crescita è importante – ha aggiunto – ma questo fenomeno produce effetti non sempre positivi che conducono, in alcuni casi, a due tipi di inerzia: istituzionale ed economico-sociale. L’anticipazione del cambiamento, dunque, non appartiene ancora al dominio del territorio e non ha superato ancora le difficoltà della congiuntura economica”.
Con riferimento agli effetti positivi, Nicoletti ha poi sottolineato: “Per quanto riguarda gli investimenti, nei prossimi 5 anni, si parla di cifre importanti soprattutto da privati che riguardano anche il digitale e le nuove tecnologie a testimonianza della capacità attrattiva di Matera che noi cerchiamo di trasformare in politiche di sviluppo urbano, sociale ed economico. Sono oltre 80 infatti i progetti che Matera sta gestendo in questi mesi senza però trascurare le criticità legate alla crescita: pochi mesi dopo la designazione a Capitale europea della Cultura, l’incremento del valore immobiliare nel centro storico infatti, aveva determinato una gentrification culturale, con l’allontanamento dai luoghi propri delle associazioni e le imprese culturali che li avevano caratterizzati. Un campanello d’allarme importante che si è verificato ad una velocità incredibile, come accade con la trasformazione di uno dei luoghi più identitari della città, in un agglomerato di b&b e ristoranti. Abbiamo vissuto in pochi mesi ciò che altre città hanno vissuto nel corso di decenni. Un fenomeno – ha chiarito – affrontato con le armi spuntate dell’amministrazione pubblica in un regime di concorrenza fra Stato e mercato. I cambiamenti però hanno portato anche ad opportunità fornite dalla disponibilità di investimenti che possiamo orientare; la possibilità di ospitare eventi internazionali come la visita della delegazione del G7, e poi, tutte le altre iniziative che convergono sul tema digitale che vede Matera città sperimentale con altre 4 città per il 5G, e con la distribuzione della fibra ottica che nel dicembre 2018 coprirà il 70% della città. A tutto questo si accompagna l’interesse di investitori privati interessati alla creatività e al digitale. In questo senso, il ruolo dell’amministrazione comunale non sarà quello di intervenire in modo regolativo-limitativo rispetto alle dinamiche del centro storico”. E in tema di sviluppo, Antonio Nicoletti ha fatto riferimento al Bando per le periferie che ha consentito all’amministrazione comunale di intervenire sulla riqualificazione di aree ben precise con l’obiettivo di migliorare la vita dei cittadini. Inoltre ha illustrato elementi legati ai nuovi attrattori turistici, per alleggerire il carico della presenza dei turisti nel centro storico e nei Sassi creando nuove centralità, nuovi punti di attrazione. “Lo faremo – ha detto – utilizzando l’inserimento di arte urbana, la creazione di nuovi contenitori e contenuti e riprendendo iniziative nate dal basso che sono cresciute negli ltimi anni. La presenza di mosaici, ad esempio, in alcune periferie verrà reinterpretata grazie al progetto Mosaico digitale che diventerà il tassello perfetto per lo sviluppo urbano.
Verranno individuati 10 luoghi pubblici fra periferia e centro che saranno connessi da un progetto artistico e informatico con pareti smart e che, grazie alla presenza di artisti nazionali e internazionali, favoriranno un tour nella città contemporanea”.
Salvatore Pepe di Mosaico Digitale, spiega come è nata l’idea di partecipare al Festival della Crescita a Matera: “L’azienda Mosaico Digitale nasce a Gravina, fa mosaici in resina e ha comprato a Ferrandina un’industria chimica che aveva dichiarato il fallimento per poter realizzare prodotti di derivazione agricola e destinati all’industria 4.0. La nostra azienda realizza quindi prodotti non più di derivazione petrolifera ma appunto di derivazione agricola, dall’olio di soia. Siamo qui perchè per avere una crescita bisogna avere anche una visione di rivoluzione culturale. Produrre prodotti bio è sicuramente il futuro e la crescita si ha pensando a quali sono i trend del futuro. La produzione di prodotti di derivazione agricola è sicuramente una delle vocazioni del territorio, avendo territori che non sono coltivati e che quindi possono essere destinati a questo tipo di produzione”.
Cos’è un mosaico digitale. “Il mosaico digitale è una evoluzione del concetto stesso di mosaico. Il mosaico nasce come digitale. I primi pixel della storia sono il mosaico. Se vediamo il Cave Canem di Pompei non è altro che la scomposizione a pixel di una idea di cane, fatta con dei pezzettini di pietra. Noi abbiamo pensato che nel XXI Secolo ci fossero dei materiali innovativi, la resina, e delle tecniche innovative, la tecnologia digitale, che ci permetteva di realizzare dei pixel ad alta risoluzione. Questa è l’innovazione di mosaico digitale”.
Il tour 2017 del Festival della Crescita proseguirà con le seguenti tappe: Reggio Emilia il 17 giugno; Sestri Levante (GE) il 26 e il 27 giugno; Langhirano (PR) il 9 settembre; Siracusa il 23 settembre e Milano dal 19 al 22 ottobre.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro per il Festival della Crescita (foto www.SassiLive.it)