Il Movimento Riscatto, Altragricoltura e AltragricolturaBio partecipano alla manifestazione contro il TTIP del 7 maggio a Roma contro la crisi rurale, contro il TTIP e per nuove regole sul commercio che garantiscano il lavoro, i diritti, il reddito e la certezza del cibo sicuro. Di seguito l’appello rivolto agli agricoltori per la manifestazione nazionale.
si legge nell’appello nazionale a partecipare alla manifestazione contro il TTIP: “Chiediamo a tutte le donne e gli uomini da sempre attivi in difesa dei diritti e dei beni comuni, ai sindaci, ai comitati, alle reti di movimento, alle organizzazioni sindacali, alle associazioni
contadine e consumeristiche, agli ambientalisti e al mondo degli agricoltori e delle piccole imprese e a tutti quanti hanno a cuore la democrazia, di costruire assieme a noi una grande manifestazione nazionale a Roma il 7 maggio 2016.”
Il movimento degli agricoltori italiani mobilitati contro la crisi agricola ci sarà e invita alla partecipazione. Ci saremo con una delegazione del Movimento Riscatto e di Altragricoltura da diverse regioni italiane per dire con forza la nostra opposizione al trattato di libero scambio fra Europa e Stati Uniti (ma anche quello con il Canada) che segnerebbe la totale cancellazione del
pur labile sistema di protezione europeo per le nostre produzioni e i diritti al cibo sano e garantito per i consumatori. In realtà tutta l’agricoltura produttiva europea è già oggi dominata
dagli interessi e dalle regole imposte dalle lobbies delle multinazionali dell’agroindustria e della speculazione commerciale e finanziaria e lo stesso sistema dell’agricoltura mediterranea è a
rischio perchè svuotato di un corretto rapporto col lavoro, l’ambiente e il consumo.
Fra gli strumenti con cui è stato realizzato questo stato di crisi permanente che scarica in basso i costi espropriando di diritti gli agricoltori e i cittadini vi sono le strategie europee sui trattati
commerciali spacciati per cooperazione allo sviluppo (vedi gli accordi Euromed e collaterali) e la scelta di delegare le scelte poltiche al mercato consacrata dai trattati commerciali di libero scambio.
In realtà è in atto uno scontro di interessi gigantesco che sta vedendotante aziende agricole, contadini, movimenti, sindacati e reti battersi per affermare il primato di scelte produttive, sociali ed economiche con al centro gli interessi dei cittadini, degli agricoltori e dei popoli.
La nostra opposizione al trattato Commerciale di Libero scambio con gli USA è per invocare un altro modello sociale e per difendere il diritto a produrre dei nostri agricoltori rivendicando la nostra responsabilità di gestire il lavoro della terra e di produzione del cibo.
Se fosse firmato il trattato il rischio per la nostra agricoltura sarebbe mortale, omologandola completamente al sistema agroindustriale degli Stati Uniti e completando il processo di svuotamento del nostro Made in Italy che sarebbe ridotto solo e definitivamente a una vuota
questione di marchi perdendo le qualità produttive garantite da millenni di storia di lavoro contadino.
Quanto siano gravi i rischi per la nostra agricoltura, la salute dei cittadini e la qualità della nostra democrazia è reso chiaramente dal documento riservato diffuso nei giorni scorsi da Green Peace che svela, se ce ne fosse stato bisogno, le manovre delle lobbies statunitensi che
puntano, proprio con il TTIP, a travolgere la resistenza europea sulle denominazioni d’origine e le tutele dei prodotti e sugli OGM.
Per questo saremo il 7 maggio a Roma alla manifestazione contro il TTIP insieme a centinaia di reti e movimenti italiani.
Vi saremo portando la nostra proposta di Sciopero per la Terra che terremo fra il 24 e il 26 maggio prossimi.
Tre giorni proposti dagli agricoltori meridionali in mobilitazione contro la crisi, dal Movimento Riscatto e dalla Rete dei Municipi Rurali che ha, fra i suoi punti centrali di piattaforma e proposta, proprio la rivendicazione di “nuove regole per il commercio”.
Lo Sciopero per la Terra chiama alla mobilitazione non solo gli agricoltori e le aziende ma tutte le reti e i movimenti sociali e sindacali dei cittadini italiani con l’obiettivo di costruire un
movimento popolare ampio per la Sovranità Alimentare contro la crisi rurale e del cibo.
Altragricoltura e Altragricoltura Bio (che sono fra i soggetti proponenti la manifestazione del 7 maggio) e il Movimento Riscatto, che vi aderisce convintamente, invitano alla partecipazione per rafforzare l’alleanza fra soggetti sociali impegnati ad affermare la democrazia e i
diritti. Perchè la lotta per la terra è lotta per un’altra società