Il Movimento Riscatto (che ha dimensione nazionale) nella sua assemblea regionale tenuta a Grassano Scalo il 12 aprile scorso si è dato una prima configurazione organizzativa ed obiettivi specifici anche in Basilicata. Nella importante e partecipata assemblea lucana il movimento
ha ribadito il percorso definito nazionalmente con al centro la piattaforma e gli obiettivi a base dello Sciopero per la Terra ed ha definito le priorità per la Basilicata fissandole in un documento che sarà presentato il 12 maggio prossimo a Scanzano Jonico nella iniziativa
pubblica prevista per le ore 18.30 nella Sala del Consiglio Comunale.
L’assemblea costitutiva ha definito anche un primo profilo organizzativo eleggendo un “parlamentino regionale per l’Unità Rurale” del Movimento con 42 persone in rappresentanza di alcune associazioni aderenti (fra cui Altragricoltura, il Comitato TerreJoniche e l’UCI – Unione Coltivatori Italiani) e diversi agricoltori e allevatori di diverse aree
regionali.
In quella sede si è anche provveduto ad eleggere il Presidente Regionale (nella persona di Enzo Devincenzis, agricoltore di Montalbano Jonico, già sindaco e protagonista negli anni scorsi di diverse iniziative adifesa degli agricoltori del territorio) e il Coordinatore Regionale
(nella persona di Emilio Vesia, cerealicoltore di Miglionico, fra i fondatori del Movimento Riscatto e protagonista della mobilitazione contro l’IMU agricola).
Primo compito del coordinamento eletto è quello di preparare la partecipazione lucana allo Sciopero per la terra, rilanciandone la piattaforma rivendicativa nazionale e attualizzandola ai problemi concreti degli agricoltori e allevatori lucani.
Dopo l’incontro con le donne “Amiche del Riscatto” tenuto a Matera nel Parco Scultura della Palomba domenica 8 maggio con a tema il confronto sull’obiettivo di dare vita all’alleanza fra produttori e consumatori, sarà l’assemblea pubblica del 12 sera a Scanzano Jonico a definire la
piattaforma regionale specifica ed a decidere le forme concrete dell’iniziativa che, fra l’altro, prevede una manifestazione per il giorno 24 maggio contro la crisi agricola e per chiedere interventi straordinari alla Regione Basilicata.
Intanto nel pomeriggio di martedì 10 maggio fra le ore 17 e le ore 19 si tiene a Matera nella Sala del Consiglio Provinciale l’incontro con i Sindaci di Puglia e Basilicata per condividere le modalità di partecipazione dei Comuni allo Sciopero per la Terra.
L’incontro è stato convocato dalla Rete dei Municipi Rurali (di cui il Sindaco di Gravina in Puglia Alesio Valente è coordinatore del Tavolo dei Sindaci Rurali) dopo che il 22 aprile scorso nel suo Primo incontro Nazionale tenuto nella Sala Consigliare di Gravina in Puglia aveva
lanciato l’appello ai Comuni Rurali di aderire allo Sciopero per la Terra.
La proposta (avanzata dai sindaci siciliani) ai sindaci lucani e pugliesi è di aderire allo Sciopero annunciando la chiusura dei servizi non essenziali del Comune per alcune ore fra i giorni 24 e 26 di maggio e di convocare una assemblea aperta per adottare con delibera una
lettera da inviare al Governo Nazionale ed alle Regioni con le richieste contro la crisi agricola e delle comunità rurali.
Mentre si stava preparando la riunione programmata per l’11 maggio a Licata con i Sindaci Siciliani per organizzare anche in Sicilia lo Sciopero per la Terra, è arrivata in mattinata la notizia dell’incendio della casa del sindaco Angelo Cambiano impegnato ad affermare con la sua
azione civile ed amministrativa il rispetto della legalità negli interessi della sua comunità. Gianni Fabbris, coordinatore nazionale del Movimento riscatto e vicepresidente della Rete dei Municipi Rurali, che domani sarà a Licata, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Al
Sindaco Angelo Cambiano tutta la nostra solidarietà come Rete dei Municipi Rurali e Movimento Riscatto e il nostro impegno a sostenere la sua azione e il suo diritto/dovere a svolgere il proprio compito di amministratore in sicurezza. Ci siamo incontrati in queste settimane di lavoro per preparare le iniziative contro la crisi agricola che ci
vedono lavorare allo Sciopero per la Terra e abbiamo apprezzato il suo impegno come di tanti altri sindaci siciliani a difesa delle comunità rurali e degli agricoltori. L’impegno per difendere la terra è impegno per una società giusta e solidale e gli agricoltori, come tutti i
cittadini, possono guardare al futuro oltre la crisi in cui sono ricacciati solo affermando la cultura e le pratiche fuori da ogni mafia.
Culture e pratiche che contribuiscono a tenere schiacciati diritti materiali e libertà, estorcendo risorse, imponendo non solo il pizzo ma anche il racket commerciale, rubando futuro e imponendo con l’illegalità e la violenza un ordine contrario agli interessi delle comunità. Per noi che abbiamo scelto di lavorare a difendere le comunità rurali, i Sindaci
(al di là di quale parte politica siano espressione) sono i rappresentanti delle comunità e sono il punto di riferimento per la propria unità e coesione. L’aggressione intimidatoria al Sindaco Angelo Cambiano è un attacco alla sua comunità ed a tutti noi che va condannato
senza esitazione, rafforzando la solidarietà e pretendendo dalle Istituzioni preposte il massimo della sua tutela”.
L’incontro di mercoledì 11 maggio, convocato alle ore 17 al Teatro Comunale RE, per organizzare la partecipazione dei Comuni Siciliani allo Sciopero per la Terra nell’ultima settimana di maggio, sarà anche l’occasione per concordare come movimento contadino impegnato contro la crisi agricola, iniziative concrete a sostegno dell’azione del sindaco Cambiano e degli altri sindaci e amministratori impegnati a difendere il territorio e la
legalità con l’impegno quotidiano nei propri comuni.
Lo Sciopero per la Terra si svolgerà durante tutta la settimana fra il 23 e il 29 maggio in diverse regioni e territori italiani, con diverse iniziative (fra queste, sono previste già alcune sul tema della cultura antimafia) e con alcune manifestazioni regionali ed ha, anche,
l’obiettivo di denunciare la funzione e il ruolo cui sono i Comuni Rurali, sempre di più ridotti a esattori per conto dello Stato, senza strumenti e risorse per intervenire e dare risposte e su cui si scaricano ormai le contraddizzioni, le sofferenze dei cittadini e le
tensioni sociali.
Per questo la Rete dei Municipi Rurali (che associa movimenti, associazioni, aziende, cittadini ma anche comuni ed enti locali) chiama a partecipare e rafforzare lo Sciopero per la Terra, sapendo che in Sicilia incontra l’impegno attivo di tanti sindaci e amministratori
locali di diverse regioni cui assicura di essere al loro fianco.
All’incontro di domani 11 maggio parteciperanno diversi sindaci siciliani, movimenti siciliani oltre che il Coordinatore Nazionale del Movimento Riscatto e Vicepresidente della Rete di MUnicipi Rurali Gianni Fabbris.
Mag 10