Movimento Riscatto: il pasticcio indecoroso delle elezioni farsa al Consorzio di Bonifica. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Ci rivolgiamo ancora una volta alla regione che può intervenire anche expost ed annullare elezioni farsa. Adesso spuntano le liste “giuste” che il Commisario non ha voluto produrre. Il modo come il Consorzio sta gestendo le elezioni è imbarazzante e getta discredito sulle istituzioni e l’onorabilità dei lucani. Chiediamo formalmente un incontro con il Vicepresidente Dott.ssa Flavia Franconi ed all’Assessore all’Agricoltura Luca Braia.
Il Movimento Riscatto, denuncia che ai molti motivi di irregolarità e nullità nella gestione delle elezioni che il Commissario del Consorzio di Bonifica non ha voluto sospendere, si aggiunge il modo in cui in queste ore si stanno tenendo le così dette “Elezioni”. “Dai casi che stiamo monitorando sta emergendo, finora, un quadro imbarazzante diretta conseguenza di regole sbagliate e di una gestione dilettantesca e improvvisata delle elezioni.” Dichiarano Gianni Fabbris e Nicola Manfredelli aggiungendo: “Esprimiamo la nostra solidarietà ai dipendenti ed ai funzionari del Consorzio di Bonifica chiamati a svolgere compiti impropri per cui corrono persino il rischio di denunce per effetto di disposizioni che stanno nella diretta responsabilità delle decisioni del Commissario del Consorzio di Bonifica, Avv. Giuseppe Musacchio. La gestione delle elezioni e la garanzia del corretto esercizio del diritto al voto è un passaggio delicato che non può essere affrontato con improvvisazione e superficialità nelle procedure e nelle modalità attuative. Stiamo monitorando quando sta accadendo, e dichiariamo, fin d’ora, che ai motivi di denuncia alla Procura ed alla Regione che abbiamo già prodotto per le responsabilità del Consorzio sull’iter che ha portato alle elezioni si stanno aggiungendo numerosi altri elementi sul modo stesso come è gestita la giornata elettorale di oggi. Non mancheremo di integrare le denunce con le segnalazioni su quanto sta accadendo e non mancheremo di aggiungere questi ulteriori elementi ai motivi dei ricorsi che faremo alle autorità competenti perché venga riconosciuta la nullità delle elezioni”.
Fra i casi che stanno emergendo se ne segnala uno in particolare:
– nel seggio di Lauria un cittadino si è recato al voto ed ha regolarmente votato; dopo aver votato è stato richiamato perchè “ad una successiva verifica su un secondo elenco inviato ieri dal Consorzio” si è scoperto che il cittadino sarebbe moroso di circa 30 euro col vecchio consorzio (morosità di cui lo stesso cittadino non sa nulla); la sede centrale, consultata telefonicamente, avrebbe dato disposizione di annullare il voto (ovvero di aprire l’urna per togliere la scheda già votata) alle ore 15 circa il cittadino li sta diffidando dal farlo dichiarando che nel caso chiamerebbe i Carabinieri. Nell’urna, dunque, c’è una scheda votata illegalmente secondo i parametri del consorzio ma nella piena legittimità secondo l’interpretazione del cittadino (e la nostra). Va, comunque rilevato che, dunque, ci sarebbero due elenchi di aventi diritto al voto di cui uno (aggiornato nei giorni scorsi con le morosità) non è stato prodotto quando il Movimento Riscatto ha richiesto l’elenco ufficiale e per cui Gianni Fabbris ha accusato di falso il Commissario e depositato l’esposto alla Procura della Repubblica. Si conferma, cioè, che era possibile sapere per tempo chi era in regola o meno ma il Commissario non ha provveduto ai propri obblighi.
Oltre questo caso, già di per se assolutamente inquietante, segnaliamo alla stampa che a Villa d’Agri dei cittadini hanno chiamato i Carabinieri perché fosse messo a verbale l’illegittimità della dichiarazione pretesa dal Consorzio per votare e che essi, rifiutandosi, chiedevano comunque di esercitare il diritto al voto.
Segnaliamo anche la circostanza per cui in diversi casi sono state consegnate ai cittadini due schede per votare due volte. A tal proposito si chiarisce che l’articolo 16 della legge regionale n. 1 dell’11 gennaio 2017, ai commi a e b recita:
“1. Ogni consorziato che goda dei diritti civili, iscritto nei ruoli di contribuenza e che sia in regola con il pagamento dei contributi consortili, ha diritto ad un voto.
2. Il consorziato contribuente iscritto quale proprietario individuale in più sezioni esercita il proprio diritto di voto nella sezione in cui risulta maggior contribuente.”
Gianni Fabbris e Nicola Manfredelli: “Stiamo approfondendo le circostanze interpretative che inducono i funzionari del Consorzio a permettere ad alcuni cittadini di votare due volte. L’unico caso in cui questo possa avvenire è che l’elettore sia destinatario di una delega formale autenticata nei modi di legge e depositata dieci giorni prima del voto presso il Consorzio. Chiederemo che tutti gli atti siano sottoposti a verifica per accertare ogni singolo profilo delle procedure applicate ma sottolineiamo quanto abbiamo denunciato in questi giorni: non può essere il Consorzio stesso a vigilare sul proprio operato”.
Il Movimento Riscatto rileva, comunque, l’inesistenza di verifiche anche elementari, registri dei votanti su cui annotare l’elenco dei partecipanti controfirmati da chi si è recato al voto e, comunque, l’assenza di qualsiasi osservatore superpartes di quanto si sta consumando nella giornata di oggi nei cosi detti “seggi elettorali” (chi potrà verificare quante saranno realmente le schede nelle urne alle ore 21? Chi garantisce che non ci siano brogli o manipolazioni?)
“L’ombra inquietante stesa su queste elezioni si va espandendo e il modo come il Commissario del Consorzio di Bonifica sta applicando le norme (di per se comunque da sottoporre a verifica) getta discredito sulle istituzioni e l’onorabilità della comunità lucana.” Dichiarano Fabbris e Manfredelli, aggiungendo: “Chiediamo al Vicepresidente della Regione Dott.ssa Flavia Franconi ed all’Assessore Luca Braia un incontro urgente. La Regione può e deve intervenire secondo le regole per annullare e riconvocare le elezioni. Ne va della credibilità delle istituzioni regionali che è chiamata ad assumere piena responsabilità politica. Ci ha guidato e ci guida l’idea che la qualità e la trasparenza del passaggio elettorale per l’Assemblea del Consorzio di Bonifica di Basilicata sono la base per una Riforma vera di un Ente cosi decisivo per la nostra comunità ma, anche, il viatico per conferire piena legittimità ai processi di partecipazione fra le istituzioni, i soggetti sociali e i cittadini in una fase cosi delicata per la Basilicata.
La riunione prevista lunedi sera alle ore 18,30 nella sede di Altragricoltura – Casa degli Agricoltori a Matera in Via Collodi 2, raccoglierà tutte le testimonianze su come si sono svolte le elezioni farsa e li comporrà in un dossier denuncia.
Lunedi 26 luglio alle ore 18,30 nella sede di Altragricoltura presso la Casa degli agricoltori in Via Collodi 2 a Matera è in programma la riunione organizzativa per rispondere con le iniziative alla irresponsabilità. Bonifichiamoli.