Stanno giungendo in questi giorni presso la sede della Confesercenti numerosi verbali di accertamento violazioni amministrative per “non corretto smaltimento dei rifiuti solidi urbani” notificati ad altrettanti titolari di attività commerciali ubicate nel Centro Storico e non solo della Città.
In pratica, si evince dai verbali, i titolari delle attività non avrebbero svolto correttamente la selezione dei rifiuti “non effettuando la preventiva selezione tra organico, plastica e vetro depositandoli indistintamente in più bustoni nei pressi della via …… (sede dell’attività)”.
Laddove effettivamente la raccolta non fosse effettuata in maniera esatta, “nulla questio” da parte nostra; ma purtroppo le considerazioni da fare sono di altra natura e largamente anticipate nei numerosissimi incontri tenuti nei mesi scorsi con l’allora assessore all’ambiente comunale, e cioè: il porta a porta è sempre una questione che lascia il tempo che trova perchè nel tempo in cui i raccoglitori restano fuori dall’attività commerciale, nell’attesa di essere recuperati dalla Ditta raccoglitrice (anche alcune ore dopo) può succedere di tutto; passanti indisciplinati che versano i propri rifiuti nei raccoglitori, animali randagi che possono interferire, ecc.
Inoltre la contestazione (lo si evince dai verbali) non è mai fatta al momento e non perchè i locali commerciali risultano chiusi, ma per altre ragioni che possiamo solo immaginare! La contestazione immediata darebbe, a ns. giudizio, la prova della reale colpevolezza e non la presunzione; infatti, è scritto sempre nei verbali che “non è stato possibile contestare personalmente al trasgressore in quanto successivamente individuato a seguito di accertamenti in loco, riconducibili al reo” e cioè “rinvenimento di documenti fiscali”.
In sintesi personale della ditta raccoglitrice con personale della Polizia Locale rinvenendo nei bustoni scontrini fiscali risalirebbe al commerciante “reo” che per legge è tenuto a consegnare lo scontrino al cliente e non a se stesso!
Pertanto la Confesercenti ha invitato con una nota il Sindaco di Matera – in autotutela – a ritirare i verbali di accertamento emessi per evitare noiose lungaggini burocratiche ai ricorrenti e a un ulteriore confronto con i rappresentanti di categoria per analizzare le criticità riscontrate nel servizio di raccolta, così come tra l’altro stabilito nei numerosi incontri precedenti.
Non si capisce perchè il Comune di Matera per far cassa non controlla il dilagante fenomeno dell’abusivismo turistico purtroppo presente in Città e da noi prontamente segnalato, ma preferisce “fare accertamenti in loco” per risalire ai presunti colpevoli di mancata raccolta differenziata; forse perchè è sempre più comodo notificare sanzioni a “chi ha un numero civico”.
Ago 25
1. La raccolta porta a porta è largamente utilizzata in tutta Italia con risultati eccellenti in termini di percentuale di rifiuti differenziati rispetto al totale, non si capisce quindi perché a Matera non si dovrebbe fare. Si certo i passanti potrebbero… ma anche gli asini potrebbero volare fino a prova contraria
2.Il “dilagante fenomeno dell’abusivismo turistico” è un altro problema, così come quello della corretta organizzazione del conferimento e dello smaltimento dei rifiuti. Ciò non toglie che le regole devono essere rispettate senza dover necessariamente spostare l’attenzione su altri problemi