“Attenzione a caricare di eccessiva enfasi i risultati presentati dall’assessore Liberali dell’avviso pubblico che sarebbe finalizzato a dare sostegno alla competitività per le piccole e medie imprese lucane. Pur essendo il provvedimento positivo, per altro da noi da tempo sollecitato raccogliendo proposte ed esigenze di associazioni imprenditoriali e singoli imprenditori, non vorremmo che si innescassero forti aspettative tra quelle categorie, le partite Iva, gli artigiani, i commercianti, i piccoli imprenditori, che non riescono ancora ad intravedere l’uscita dal tunnel della crisi confermata da 1 miliardo e 700 milioni di euro di PIL perduti dal 2008 ad oggi, una disoccupazione giovanile (15-24 anni) superiore al 50% per centoe, soprattutto, dai dati relativi alla demografia delle imprese artigiane, che, nel terzo trimestre dell’anno in corso, fanno registrare un saldo ancora una volta negativo di 42 unità( 102 le nuove iscrizioni di imprese nel comporto dell’artigianato a fronte delle 144 cessazioni di imprese)”. E’ il commento del capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Michele Napoli.
“E’ innegabile – continua – che la ‘politica degli incentivi’ sinora perseguita dalla Giunta regionale ha, di fatto, rinunciato ad eliminare i fattori delle diseconomie regionali (deficit infrastrutturale, stretta creditizia, scarsi investimenti in innovazione, inadeguata valorizzazione del capitale umano frutto della scarsa efficacia di Università e scuole di formazione e livelli di tassazione elevati e del tutto sproporzionati alla qualità e quantità di servizi erogati alle imprese), preferendo compensare le stesse, per un tempo indefinito, con semplici trasferimenti monetari. E’ questa l’idea, oggettivamente fallimentare, che ha orientato la politica regionale di sostegno al tessuto produttivo regionale e di cui i PIA( Pacchetti Integrati di Agevolazione) sono solo l’ultima delle espressioni rispetto agli altri programmi di industrializzazione o riconversione industriale posti in campo dall’attuale maggioranza di governo e che hanno lasciato sul campo solo morti e feriti.Per averne conferma – aggiunge Napoli – basta chiedere ai lavoratori della Lucana Calzatura di Maratea,della Filatura della Valle di Vitalba, della Standartela di Sant’Angelo Le Fratteo della EcoSunPower di Atella.Mirabili esempi di un triste costume, quello del “prendi i sussidi regionali e scappa” che ha imperato ed impera tutt’ora in Basilicata e rispetto al quale il bando diretto a promuovere la competitività delle PMI rappresenta una timida ma positiva inversione di tendenza”.
Secondo il capogruppo di Forza Italia “le prospettive non ancora favorevoli dell’economia lucana richiedono misure incisive come maggiori investimenti in ricerca e sviluppo , sostegno concreto all’innovazione attraverso la promozione delle sturt up, riduzione del carico fiscale sulle imprese e maggiori capacità amministrative degli uffici regionali a supporto dell’apparato produttivo lucano.Sono questi gli ingredienti per una crescita economica, stabile e duratura della Basilicata e per cambiare il rapporto tra politica e società nella nostra regione, dando maggiore spazio alle scelte imprenditoriali e superando le logiche dirigistiche che non stanno al passo con i tempi.
L’ attuale dimensione globale dell’economia– afferma Napoli – pretende nuove progettualità in grado di porre fine alle cattive prassi, come quella degli imprenditori che si aggirano nei corridoi dei Dipartimenti regionali a caccia dell’incentivo migliore, considerato, a torto, la panacea ai mali della propria azienda.
Quello che vogliamo – conclude – è una nuova figura di imprenditore che ‘non operi in Regione’, ma nell’ambito della propria azienda, evitando l’ingerenza della politica e dedicandosi alla qualità ed alla quantità dei prodotti della propria azienda, garantendo così un approccio di tipo diverso all’intero sistema imprenditoriale lucano”.
Nov 27