“L’applicazione in Basilicata della legge “la buona scuola” di Renzi pone molti docenti lucani di fronte all’alternativa secca tra il diritto al lavoro e il diritto alla famiglia e corre il rischio di depauperare ulteriormente il capitale umano e sociale della nostra regione”, è questo il commento rilasciato dal Capogruppo di Forza Italia, Michele Napoli, a margine della conferenza stampa tenuta presso il Consiglio regionale dal Gruppo di Forza Italia.
Nel corso dell’incontro con i giornalisti, al quale hanno partecipato il rappresentante del Comitato dei docenti lucani, Prof.ssa Raffaella Arcieri, e la Prof.ssa Tiziana Manieri, in rappresentanza delle insegnanti, che con dovizia di particolari hanno spiegato le criticità di una riforma che penalizzerà la crescita sociale ed economica della Basilicata, l’esponente azzurro ha poi sottolineato come “la realizzazione di un processo di valorizzazione dei saperi e della cultura è il fattore fondamentale per la crescita di un territorio mentre in Basilicata, e più in generale nel resto del Mezzogiorno, è in atto un processo di progressiva penalizzazione dei giovani le cui manifestazioni emblematiche sono l’interruzione del percorso di crescita della scolarizzazione superiore ed universitaria, i deficit di competenze in ambiti fondamentale dell’istruzione quali la lettura, la matematica e le scienze e gli elevati tassi di disoccupazione giovanile”.
Al cospetto di un percorso definito “oggettivamente in salita per i nostri ragazzi”il Capogruppo di “Forza Italia” ha evidenziato che “con la Legge 107 del 2015 si determina un ulteriore impoverimento delle risorse economiche e soprattutto umane e culturali della nostra regione, facendo sì che molti docenti lucani che rappresentano parte rilevante del capitale umano più qualificato del nostro territorio vadano a lavorare a centinaia di chilometri dai confini regionali”.
Napoli ha quindi rimarcato una affermazione del rappresentante del Comitato dei docenti lucani, che ha lamentato il disinteresse e la supponenza, ai limiti dello scherno, palesata dall’Assessore regionale Liberali in occasione dell’incontro avuto con i docenti plurispecializzati, ed ha stigmatizzato il comportamento del Governo regionale “che se da un lato è destinatario di ingenti risorse comunitarie della programmazione 2014 – 2020 finalizzate a migliorare il livello della istruzione e della formazione in Basilicata, dall’altro alla prima delle occasioni utili per implementare azioni volte al medesimo obiettivo liquida la questione mortificando le legittime aspettative tanto degli insegnanti quanto dei giovani lucani”.
“Quando si ha la responsabilità di gestione qualcosa come 289 milioni di euro sul Fondo sociale europeo e 826 Milioni di euro sul FESR – ha precisato Napoli menzionando la dotazione finanziaria dei fondi strutturali europei destinati alla nostra regione per il raggiungimenti di determinati obiettivi tra i quali, fra gli altri, l’inclusione sociale, la tutela delle disabilità, la crescita dei livelli di conoscenza – anziché lasciarsi andare ad atteggiamenti per niente consoni al ruolo ed alle funzioni che si rivestono, si ha l’obbligo di individuare soluzioni concrete pere rispondere ai bisogni di un territorio che ha necessità di costruire il proprio futuro sulla valorizzazione del capitale umano”.
Nella foto Michele Napoli e Paolo Castelluccio, la Prof.ssa Raffaella Arcieri, quale rappresentante del Comitato dei docenti fascia b lucani, e la Prof.ssa Tiziana Manieri, anch’essa in rappresentanza delle insegnanti lucane