“La presentazione alla sede regionale lucana dell’Inps di solo 130 domande per il “bonus giovani” da parte delle aziende lucane su un totale di 7.800 presentate complessivamente in questi primi tre giorni è un risultato sicuramente deludente anche se la cifra assegnata alla Basilicata di poco superiore ai 14 milioni di euro non è certamente consistente e comunque tale da alimentare eccessive aspettative”. E’ il commento del capogruppo del Pdl in Consiglio Regionale Michele Napoli sottolineando che “il decreto legge prevede che le risorse sono destinate ad ampliare le possibilità di ingresso nel mondo del lavoro per quei giovani che siano da almeno sei mesi disoccupati e non abbiano conseguito la maturità scolastica, mediante sgravi alle imprese fino a 650 € mensili. Il fondo assegnato alla Basilicata pertanto potrebbe finanziare tra le 1.500 e le 1.700 domande sino al 2015, tenuto conto che l’assegnazione dei fondi avverrà a cadenza annuale e che l’obiettivo finale è di 100mila assunzioni (20mila nel 2013)”.
Nel ricordare che “dei 794 milioni stanziati in totale, 148 sono previsti per il 2013 e 248 per il 2014 e il 2015, per il 2016 sono previsti 150 milioni, quasi due terzi delle risorse sono destinate alle Regioni del Sud (500 milioni nel complesso)”, Napoli aggiunge che “c’è comunque un margine per sfruttare al meglio quest’opportunità che, ripeto, è solo una boccata d’ossigeno della quale non possiamo che rallegrarci poiché porterà un’occasione di lavoro per qualche centinaio di nostri ragazzi. Non si deve comunque sottovalutare che partecipare al ‘Click day’ Inps per il bonus under 30 per molti consulenti del lavoro si è rivelata un’altra lotta contro il malfunzionamento dei sistemi della Pubblica amministrazione, come ha lamentato l’associazione nazionale dei consulenti, Ancl, segnalando i casi di matricole di aziende rifiutate, comunicazioni di irregolarità nella applicazione informatica, criticità nella compilazione on line della modulistica. E tutto questo con il risultato che molte aziende rimarranno fuori dalle agevolazioni non per un loro ritardo di presentazione della domanda, ma per il disservizio”.