Nasce l’Academy della Casa delle tecnologie emergenti. Ieri mattina a Napoli, il sindaco Domenico Bennardi, e il direttore del Cesma (Centro di servizi metrologici e tecnologici avanzati) dell’Università degli Studi Federico II, Leopoldo Angrisani, hanno sottoscritto l’Accordo quadro di durata triennale che porterà a Matera le lezioni dell’Academy, basate su un metodo innovativo di insegnamento attraverso il quale i docenti incoraggiano gli studenti a sfruttare le tecnologie che usano quotidianamente per risolvere problemi reali.
All’incontro per la sigla dell’Accordo hanno partecipato anche l’assessore all’Innovazione, Alberto Acito, il direttore scientifico della iOS Developer Academy creata in collaborazione con Apple, Giorgio Ventre, e il coordinatore della Casa delle tecnologie emergenti, Gianmarco Pepe.
Le iniziative saranno sviluppate presso i laboratori di innovazione della Casa delle tecnologie che prenderanno il via presso il villaggio tecnologico di San Rocco.
L’Accordo prevede attività di consulenza e supporto nell’organizzazione di progetti ed iniziative formative legati a blockchain, Internet delle cose, robotica, 5G, 3D video-capture, intelligenza artificiale. Il Comune di Matera coinvolgerà i partner scientifici del progetto della Casa delle tecnologie emergenti.
“Matera ha l’occasione di diventare uno degli ecosistemi tecnologici più innovativi e dinamici – dichiara il sindaco, Domenico Bennardi -. Il percorso strutturato con uno degli atenei più prestigiosi a livello europeo, quale è l’università Federico II, rappresenta un investimento strategico: la scelta dei partner giusti è fondamentale per il successo di un investimento nel quale credono tanto la nostra città quanto il ministero dello Sviluppo economico. Il Cesma è ormai un punto di riferimento mondiale – afferma il sindaco – dove hanno già fatto rotta aziende come Apple, Cisco, Tim. Consideriamo fondamentale il rapporto con questa Academy: siamo consapevoli che lavorando insieme, qui a Matera, potremo fare un ulteriore scatto in avanti nella ricerca, nella progettazione di soluzioni innovative, per uno scambio virtuoso di competenze che genera occupazione di qualità”.
Per l’assessore Acito “quello adottato dall’Academy è un metodo collaborativo e pratico che richiede agli studenti di lavorare con altri studenti, accettare e risolvere sfide, intraprendere azioni, condividere la loro esperienza ed entrare in una discussione globale attorno a problematiche importanti”.
“Il programma – prosegue Acito – si concentra sullo sviluppo di software, sulla creazione di startup e sulla progettazione di app che richiedono capacità creativa e collaborativa per responsabilizzare e fornire agli studenti le competenze necessarie per lavorare all’interno delle aziende o essere capaci di sviluppare percorsi in autonomia. Dobbiamo essere in grado di consolidare le collaborazioni con le istituzioni universitarie e scientifiche – conclude l’assessore all’Innovazione -, alimentando continuamente questo scambio di conoscenze e di esperienze, e tenere il passo con l’evoluzione delle competenze richieste dal mercato del lavoro”.