Il comitato promotore “Partite Iva e imprese lucane” composto da Giuseppe Digilio, Giorgio Romaniello e Francesco Maggio annunciano in una nota la nascita dell’associazione Partite Iva e imprese lucane. Di seguito la nota integrale per il primo incontro in programma domenica 23 febbraio a Potenza.
Domenica 23 febbraio, dalle ore 15:30 fino alle 18 nella sala Scambio Logico, in viale Istria di Potenza, si riunirà il comitato organizzativo dell’Associazione Partite Iva e imprese lucane. L’incontro è il primo di una serie di appuntamenti che gli organizzatori prevedono di svolgere nell’arco dei prossimi mesi in tutto il territorio regionale. Lo scopo dell’assemblea è di sensibilizzare imprenditori, professionisti, consulenti e possessori di partita iva affinché sentano la necessità di costituirsi un organismo associativo che possa rappresentare le istanze del tessuto produttivo locale e nazionale a tutti i livelli decisionali.
All’assemblea parteciperanno rappresentanti di altre associazioni perché si possa giungere, nell’arco di poco tempo, alla definizione e alla creazione di un unico organismo associativo nazionale.
La crisi economica, l’ingiustificata vessazione nei confronti dei possessori di partita iva, il progressivo e crescente sistema di prelievo occulto da parte dello Stato dovuto per diritti senza alcuna regola, l’assurdo sistema regolamentare e burocratico che disciplina i molteplici adempimenti cui le imprese sono costrette nel percorso quotidiano per continuare a produrre reddito,hanno determinato, in questi anni, una condizione di eccessivo stress che, in molti casi, ha causato cessazioni dell’attività e conseguente fallimento delle stesse.
Gli operatori economici in generale, i professionisti, i commercianti, gli agricoltori e gli artigiani sono consapevoli dell’importanza e della necessità di contribuirecon il proprio lavoro, tassato come per qualsiasi lavoratore italiano, al mantenimento dello stato sociale del paese nel rispetto della Costituzione e del principio di solidarietà.
Le partite IVA non chiedono, e non lo faranno mai, di essere esentati da tali obblighi perché, la scelta di fare impresa, presuppone la consapevolezza e l’accettazione degli obblighi fiscali che però sia adeguata, equa ed effettivamente proporzionale al fatturato.
L’assemblea èaperto alla partecipazione di tutti i cittadini, le imprese, le associazioni e i professionisti.