Natuzzi, al via piano di riorganizzazione. Incontro con le organizzazioni regionali: fino a maggio, reintegrati altri 400 posti di lavoro per far fronte al picco di ordinativi delle ultime fiere e della nuova poltrona Re-vive.
In merito all’incontro con le Organizzazioni Sindacali territoriali tenutosi oggi a Bari, presso la sede della Regione Puglia, organizzato dalla stessa Regione a seguito della proposta del Gruppo Natuzzi di reintegrare fino alla fine di aprile altri collaboratori, oltre a quelli già previsti dall’Accordo del 10 ottobre 2013, per far fronte a un picco di ordinativi provenienti dalle ultime fiere e dal successo della nuova poltrona Re-vive, Natuzzi comunica quanto segue:
– L’Accordo firmato da tutte le parti coinvolte nella trattativa, sotto la supervisione dei Ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro, indica chiaramente la sospensione – a partire da gennaio 2014 – della rotazione per tutto il personale produttivo e il passaggio alla Cassa Integrazione a zero ore per i collaboratori in esubero, individuati secondo i criteri di legge.
– Tuttavia, in aggiunta agli ingenti sforzi e agli investimenti messi in campo negli ultimi mesi affinché le condizioni previste dall’Accordo si realizzino, Il Gruppo ha accolto la richiesta delle OO.SS. di prorogare la rotazione per circa 900 collaboratori in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria che si alterneranno su 400 postazioni di lavoro, fino al 2 maggio 2014.
– I circa 900 lavoratori che saranno temporaneamente reintegrati a rotazione andranno ad aggiungersi ai 720 dipendenti già reintegrati a tempo pieno nell’organico del Gruppo, come previsto dall’Accordo.
– L’azienda ha, inoltre, deciso di prorogare fino al 15 marzo 2014 i termini per l’adesione alla mobilità volontaria con l’incentivo massimo previsto.
Il Gruppo Natuzzi ribadisce di aver sempre tenuto fede alla sua missione sociale e di essere adempiente su tutti i punti dell’Accordo di sua competenza, confermando la volontà di proseguire nei progetti di reindustrializzazione del Distretto per favorire il riassorbimento degli esuberi. Il piano industriale di riorganizzazione dell’assetto del Gruppo in Italia deve proseguire secondo programma e senza rallentamenti poiché è finalizzato a rendere più competitiva l’azienda in Italia e nel mondo.